I paesi dell'eurozona hanno fatto la loro parte inviando a bruxelles le proprie leggi di stabilità. Adesso tocca alla commissione, che dovrà controllare i singoli bilanci ed eventualmente chedere delle correzioni. Ma in che modo? andiamo a scoprirlo
- I 3 vincoli: con la firma del fiscal compact, gli stati membri devono rispettare il limite del 3% del deficit di bilancio in rapporto al pil, un debito pubblico che non superi il 60% del pil, il deficit strutturale dello 0,5% del pil
- Sorvegliati speciali: sono tutti quei paesi che non rispettano le regole e possono essere posti sotto "procedura di deficit eccessivo". Una situazione in cui, attualmente, si trovano 11 paesi della ue: cipro, croazia, francia, gran bretagna, grecia, irlanda, malta, polonia, portogallo, slovenia, spagna. L'Italia ne è uscita nel 2013
- Procedura di deficit eccessivo: la prima valutazione sull'apertura di una procedura è della commissione, la decisione finale spetta ai capi di stato e di governo. Quando il consiglio decide che in un paese esiste un disavanzo eccessivo, invia delle raccomandazioni allo stato membro in questione, il quale le deve adottare entro un certo periodo; se lo stato le ignora, il consiglio può applicare sanzioni o ammende
- Sanzioni: il meccanismo sanzionatorio è graduale. Prima ancora di essere posto sotto procedura per deficit eccessivo, se lo scarto con gli obiettivi di bilancio è giudicato troppo marcato, al paese può essere imposto un deposito con interessi pari allo 0,2% del pil. Se il gap viene colmato, la somma viene restituita; in caso contrario lo stato membro viene posto sotto procedura per deficit eccessivo e la somma viene convertita in deposito senza interessi. Se poi la raccomandazione del consiglio non viene perseguita, il deposito diventa ammenda, prima dello 0,2% poi dello 0,5% del pil
- Clausole di flessibilità: si tratta di clausole previste dalle regole ue alle quali si appellano i paesi nel mirino per violazioni di deficit e di debito. Si tratta delle "circostanze eccezionali", ossia indipendenti dalla volontà dello stato e aventi effetti sensibili sui conti pubblici, come una grave recessione economica; ma si può tenere anche conto di riforme strutturali di ampio respiro, con effetti positivi a lungo termine sul bilancio
- Nuovi regolamenti sulla sorveglianza: le nuove regole (six pack e two pack) prevedono un monitoraggio costante dei bilanci nazionali nel corso dell'anno. Il monitoraggio avviene in due tappe fondamentali: a fine aprile e a metà ottobre. La prima tappa è la presentazione alla commissione da parte di ogni stato membro di un programma di stabilità (per i paesi dell'eurozona) o di convergenza (per gli altri) entro il 30 aprile; la seconda tappa è l'invio alla commissione europea entro il 15 ottobre del progetto di legge di bilancio (in Italia legge di stabilità). Bruxelles la esamina e si pronuncia entro il 30 novembre, se rileva "gravi inosservanze" del patto di stabilità e di crescita può chiedere entro due settimane allo stato membro di modificare il progetto di finanziaria
- I mercati: la sanzione che forse spavanta di più i diversi paesi è quella dei mercati. Nel momento in cui i mercati si rendono conto che le regole europee possono essere violate a ripetizione, perdono fiducia nel sistema e cominciano a vendere i titoli di stato dei paesi più a rischio
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