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Incassare il trattamento di fine rapporto in busta paga non sempre conviene. La possibilità offerta dalla legge di stabilità potrebbe infatti far diminuire l'assegno integrativo del 10%, ma la penalizzazione può sfiorare anche il 30%

La legge di stabilità ha introdotto la possibilità di trasformare per un periodo limitato di tempo il trattamento di fine rapporto in una parte integrativa della retribuzione. Ma le conseguenze di questa scelta devono essere soppesate con attenzione. La prestazione netta che il lavoratore potrebbe ottenere da un fondo pensione si ridurrebbe infatti drasticamente

La riduzione dipende da una serie di fattore, come ad esempio, il numero di anni di iscrizione al fondo pensione, il periodo temporale lungo il quale avviene l'iscrizione e il tasso annuo di rendimento ottenuto. Secondo i calcoli effettuati dal sole 24ore, l'impatto maggiore del tfr in busta paga si verifica nei casi di contributi più contenuti e tassi annui di rendimento dei fondi pensione più elevati

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