Entro il 2026 previsti investimenti per 2,1 miliardi
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Entro il 2026 l’Agenzia del Demanio farà e investimenti per 5,5 miliardi di euro, di cui 2,1 miliardi da realizzare e 3,4 miliardi di euro da avviare, riqualificando almeno 5 milioni di metri quadrati di immobili, secondo un’impostazione che si fonda su tre pilastri: centralità dell’utenza, innovazione e digitalizzazione, sostenibilità. L’aumento atteso del valore del patrimonio e dell’indotto sul territorio sono stimati rispettivamente in 2,2 miliardi e in 2,3 miliardi. Questi numeri sono previsti dal Piano Strategico Industriale e sono stati resi noti in occasione della presentazione dei dati contenuti nel primo Rapporto annuale “L’Italia e i suoi beni: il patrimonio immobiliare dello Stato al servizio della pubblica amministrazione, dei territori, dei cittadini e delle imprese”.

L’Agenzia del Demanio gestisce 43mila immobili per un valore di 62,5 miliardi di euro

In base a quanto evidenziato, è con l’obiettivo di trasformare grandi complessi immobiliari in disuso in cittadelle e poli della giustizia, uffici pubblici, residenze universitarie, scuole, centri di ricerca per restituire alla Pubblica Amministrazione, ai territori e ai cittadini edifici e aree riqualificate in un’ottica di rigenerazione urbana e sostenibilità economica, sociale e ambientale, che l’Agenzia del Demanio gestisce 43mila immobili per un valore di 62,5 miliardi di euro

Riqualificazione e rigenerazione urbana: dal 2021 a oggi avviati 130 nuovi interventi per 1,9 mld di euro

Secondo i dati riferiti alle convenzioni stipulate a oggi sono stati avviati complessivamente 529 interventi per 3,6 miliardi di euro, di cui 181 al Nord per un valore di 1,2 miliardi di euro, 169 al Centro per un valore di oltre un miliardo e 179 al Sud per un valore di 1,3 miliardi. Il Rapporto 2023 ha poi evidenziato che l’accelerazione del processo di riqualificazione ha fatto registrare a giugno 2023 rispetto allo stesso mese del 2021 una forte crescita del numero degli interventi (+ 130), con un incremento dell’84% di valore degli investimenti, pari a +1,9 miliardi di euro. Sul fronte della riduzione dei costi per lo Stato, nel 2022 rispetto all’anno precedente è stato ottenuto un risparmio per locazioni passive e costi di funzionamento di circa 30 milioni di euro annui che, per effetto del piano di investimenti si prevede raggiungerà circa 126 milioni di euro nel quinquennio 2022-2026.

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Alessandra del Verme, direttore dell’Agenzia del Demanio, ha affermato: “Il nostro obiettivo è di investire in interventi che portino risultati concreti in termini economici, sociali e ambientali. “In particolare, all’aumento del valore del patrimonio immobiliare, alla riduzione della spesa per lo Stato, alla generazione di effetti indotti sullo sviluppo del Paese, alla restituzione alla collettività di spazi migliori e più funzionali, rendendo gli edifici autonomi dal punto di vista energetico, più sicuri dal punto di vista strutturale e del rischio sismico, resilienti ai cambiamenti climatici. In linea con tale visione il Piano Strategico Industriale, il primo di un ente pubblico economico, si rivela uno strumento fondamentale di pianificazione e analisi, anche attraverso modelli predittivi e indicatori specifici per misurare i risultati delle attività, considerando l’attuale contesto, i fattori del cambiamento e gli obiettivi del Pnrr e del RePower Eu”.
 

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