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Chi decide di andare in pensione nel 2015 deve fare i conti con le numerose novità che sono state introdotte negli ultimi anni nel sistema pensionistico italiano. Vediamo quali sono

  1. Pensioni, i contributi - sono versati dal datore di lavoro che opera come sostituto d'imposta e trattiene una parte a carico del lavoratore per il pagamento della previdenza pubblica. Mentre nel sistema retributivo i contributi servono a pagare le prestazioni di chi è andato in pensione negli anni scorsi, nel sistema contributivo (quello attualmente in vigore) servono a pagare la pensione del lavoratore
  2. Pensione di reversibilità - si chiama così se il soggetto deceduto era già andato in pensione, altrimenti si chiama pensione indiretta. Spetta al coniuge, ai figli minorenni o disabili o al coniuge separato se assegnatario di un assegno di mantenimento
  3. Pensione di vecchiaia - si ottiene al raggiungimento dell'età pensionabile con almeno vent'anni di contributi. L'età è diversa per donne e uomini, ma sarà allineata a 66 anni e 7 mesi a partire dal 2018. Si può andare in pensione anche con 15 anni di contributi, se raggiunti tutti entro il 1992
  4. Pensione anticipata - si consegue al raggiungimento dei requisiti contributivi previsti dalla legge che sono di 41 anni e 6 anni per le donne e 42 anni e 6 mesi per gli uomini, che a partire dal 2016 saranno innalzati di quattro mesi per l'aumento delle speranza di vita
  5. Pensione anticipata contributiva - chi non ha raggiunto l'anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 può andare in pensione al raggiungimento dei 63 anni e 3 mesi di età con almeno vent'anni di contribuzione effettiva
  6. Pensione, ricongiunzione onerosa - permette di accreditare i contributi di diversi enti previdenziali per permettere di aumentare l'importo della pensione. Il più delle volte si tratta di una ricongiunzione onerosa, il cui costo varia a seconda della retribuzione goduta, dell'anzianità contributiva complessiva e del sistema di calcolo
  7. Pensioni, cumulo contributi - consente di utilizzare contributi accumulati in altri enti previdenziali senza ricorrere alla ricongiunzione onerosa. È possibile se non si è raggiunti il limite minimo in nessuno degli enti e comunque dà diritto a percepire la prestazione solo al raggiungimento dell'età prevista per la pensione di vecchiaia. Non è cumulabile la prestazione percepita nelle diverse casse dei professionisti
  8. Pensioni, la totalizzazione - è simile al cumulo però si può aver sviluppato un diritto autonomo alla pensione in una delle gestioni interessate. In questo caso, per il calcolo della pensione si utilizzeranno le regole vigente nell'ente dove si è acquisito il diritto alla pensione. Si totalizza con 40 anni 3 mesi di contributi oppure 65 anni e 3 mesi di età
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