Creato nel 2013 dall'allora ministro del Lavoro Enrico Giannini, il Sia (Sostegno per l'inclusione attiva) è ora rilanciato dal suo successore Giuliano Poletti. Il piano contro la povertà prevede lo stanziamento di 320 euro al mese per 180-220 mila famiglie povere o in difficoltà.
Non si tratta di un semplice sussidio, perché l'erogazione dei soldi è vincolata all'impegno del singolo a seguire progetti sociali e lavorativi personalizzati. Il budget di partenza sono 750 milioni per il 2016, ma per l'anno prossimo si punta a un raddoppiamento delle risorse per coprire la platea dei minorenni in condizione di povertà assoluta.
La domanda per ottenere il Sia potrà essere inoltrata a partire dal 2 settembre. Per ottenerlo bisognerà soddisfare determinati requisiti economici: (Isee inferiore o uguale a 3mial euro) e familiari (presenza almeno di un minorenne, oppure di un figlio disabile o ancora di una donna incinta.).
Le famiglie saranno chiamate a impegnarsi nella ricerca di un lavoro, ma anche nel raggiungimento di obiettivi di istruzione (frequenza scolastica) o sanitari (vaccinazione).
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