Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, pensa a un aumento delle pensioni minime. Un intervento da inserire nella prossima legge di Bilancio. Al momento, in seguito anche al confronto con i sindacati, le ipotesi sul fronte della previdenza sono quelle che prevedono un aumento del numero delle persone che prendono la quattordicesima e della no tax area. Ma il primo ministro punta al ritocco dell’assegno base, quello da 500 euro al mese.
Per valutare la portata dell’intervento, Palazzo Chigi ha chiesto una serie di dati e simulazioni all’Inps. Il problema è sempre lo stesso: i costi. Gli italiani coinvolti, infatti, sarebbero 2,3 milioni. E questo pur lasciando fuori dall’aumento chi prende anche altri assegni previdenziali.
L’ipotesi, dunque, è scendere a un miliardo escludendo dall’aumento anche chi ha un’altra entrata in famiglia, utilizzando l’Isee, il cosiddetto riccometro che misura reddito e patrimonio non della singola persona, ma dell’intero nucleo familiare.
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