Il presidente Alberto Zanni spiega i progetti Confabitare Donna e Sportello Donna
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8 marzo
GTRES

In Italia il 46,7 per cento dei proprietari di casa è donna, e circa la metà sono anche le professioniste in ambito immobiliare come agenti o amministratrici di condominio. Se però la parità numerica è certificata, altra cosa è la parità di tutele e di diritti, ancora tutta da conquistare. Confabitare lancia quindi alcune iniziative, spiegate a idealista/news dal presidente Alberto Zanni, per sostenere “l’altra metà del cielo” immobiliare, sperando di essere un buon esempio anche per altri ambiti. Ecco di cosa si tratta.

In cosa consiste il progetto  Confabitare Donna?

Il progetto Confabitare Donna, partito qualche anno fa, ha l’obbiettivo, tramite diverse iniziative, di valorizzare le donne nella nostra associazione in particolare nel settore immobiliare. Non è questione di quote rosa, perché abbiamo già molte donne che ricoprono ruoli importanti nella nostra associazione. È questione invece di valorizzare le presenze nei ruoli di gestione, in particolare per le donne che lavorano nel campo immobiliare (amministratrici, agenti) che riscontrano problemi a vedere riconosciuti i propri diritti di donna, di moglie e di madre da un lato, e il proprio valore professionale dall’altro.

Quali sono i problemi delle professioniste dell’immobiliare dal punto di vista dei diritti?

Una prima tipologia di problema è legato alle difficoltà a conciliare famiglia e lavoro, in particolare durante i periodi di maternità. Diverse amministratrici di condominio la settimana dopo il parto già lavoravano portandosi il  figlio in ufficio. Non avendo coperture previdenziali professionali, le donne non hanno diritti riconosciuti e tutelati, e questo invece deve diventare un elemento importante. Si sa, quando è un uomo a diventare papà lui è tranquillo perché a casa col bambino resta la mamma. Ma se si tratta di una donna, che magari non può avere il periodo di maternità, lei deve badare al figlio e anche al lavoro, altrimenti ovviamente smette di guadagnare.

Quali sono invece i problemi di riconoscimento professionale delle donne?

Non è raro che una amministratrice di condominio, ad esempio, venga snobbata o presa poco sul serio durante le riunioni per il solo fatto di essere una donna, mentre magari è più preparata di altri. Oppure capita che un’agente immobiliare, magari giovane e carina, sia oggetto di battute offensive da parte di clienti uomini.

Cosa ci vorrebbe per una maggiore tutela delle donne che operano nell’immobiliare?

Maggiore cultura e rispetto da parte di tutti, senz’altro. E norme più chiare a tutela di queste figure professionali: su questo ci stiamo impegnando e ci lavoreremo.

In cosa consiste invece l’iniziativa Sportello Donna?

Sportello Donna, che verrà inaugurato proprio l’8 marzo 2022, è una iniziativa mirata ad assistere sia le professioniste sia le proprietarie di casa che abbiano bisogno di assistenza tecnica, legale, fiscale su temi immobiliari. Spesso appunto si tratta di professioniste che si trovano a dover conciliare lavoro e famiglia e hanno bisogno di una mano, o di proprietarie che vivono sole e non hanno nessuno che le assista in caso di problemi. Noi forniamo quindi assistenza gratuita su questi temi tramite i nostri avvocati, fiscalisti, esperti di condomini o di diritto del lavoro, a disposizione presso le sedi Confabitare in tutta Italia in orario di ufficio. Basta presentarsi e fare richiesta di assistenza: si troverà certo l’esperto pronto ad aiutare.

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