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Lavoro part time
Eurostat

Nel terzo trimestre del 2022, la quota di lavoratori part time sul totale delle donne occupate di età compresa tra 15 e 64 anni era molto più alta (28%) di quella degli uomini (8%), secondo i dati recentemente diffusi da Eurostat, in occasione della Giornata internazionale della donna.

Secondo Eurostat, tra luglio e settembre dello scorso anno, quasi la metà delle donne (48%) con funzioni elementari ha lavorato part-time contro il 19% degli uomini. Una categoria di lavoro che riguarda, ad esempio, gli addetti alle pulizie o gli aiutanti in cucina. È, inoltre, la categoria che ha registrato la maggiore differenza tra le percentuali di donne e uomini part-time (29%). A questo gruppo di “occupazioni” seguono gli addetti ai servizi e alle vendite (35% donne vs. 15% uomini) e tecnici e ausiliari (26% vs. 7%).

Lavoro part time
Eurostat

Le differenze minori tra le percentuali di lavoratori a tempo parziale nell'occupazione femminile e maschile si registrano nelle categorie occupazionali dei dirigenti (10% donne Vs 3% uomini) e degli operatori di macchina (13% Vs 5%), con il 7% e l'8% differenza, rispettivamente.

Solo in Romania la percentuale di uomini che lavorano part time è più alta: 4% degli uomini contro il 3% delle donne. Seguono Bulgaria, Slovacchia, Ungheria e Portogallo .

In direzione opposta l'Olanda, che ha la più alta percentuale di donne che lavorano part time: il 63% dell'occupazione totale contro il 24% degli uomini, con una differenza di 39 punti percentuali. Gli altri due paesi dell'UE con le maggiori differenze tra donne e uomini sono l'Austria (39 pp) e la Germania (37 pp).

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