È ufficiale: c’è tempo fino al 31 luglio 2011 per chiedere la sospensione della rata del mutuo, da parte delle famiglie in difficoltà. Fin'ora sono state 35mila le domande accettate, ma con l'aumento dei pignoramenti e della morosità, è facile prevedere che da qui all'estate potranno essere molte di più
Il piano famiglie dell'abi, firmato insieme a 12 associazioni dei consumatori, prevede i seguenti requisiti:
È riservato a famiglie con reddito fino a 40mila euro annui
Il mutuo non deve superare i 150mila euro per acquisto o ristrutturazione della prima casa
Aver subito qualche evento traumatico (perdita del lavoro, morte di un famigliare, ingresso in cassa integrazione) entro il 30 giugno 2011 e non aver già usufruito della sospensione, che comunque non può superare i dodici mesi
Secondo gli ultimi dati forniti dall'abi sono oltre 35mila le famiglie che hanno ottenuto la sospensione della rata tra febbraio e novembre 2010. Una misura applicata a 35.472 contratti per 4,4 miliardi di euro che ha portato a 245 milioni di liquidità in più, in media 6.500 euro per nucleo famigliare. La causa più frequente che ha spinto a chiedere il beneficio è stata la perdita del rapporto di lavoro subordinato (45% dei casi)
A livello territoriale - segnala ancora il monitoraggio dell’abi - il primato spetta al nord (53,3 %), seguito da centro (25,2%) e sud e isole (21,5%)
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