I dati Abi e i commenti degli esperti sull'andamento dei finanziamenti acquisto casa
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Gli ultimi dati sui mutui casa GTRES

Il mercato dei mutui è in crescita grazie ai tassi in discesa. Ecco gli ultimi dati Abi e le previsioni degli esperti.

Mercato mutui 2019: i dati Abi

“Sulla base degli ultimi dati relativi ad agosto 2019, - si legge nel report mensile Abi, - si conferma la crescita del mercato dei mutui. L’ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie registra una variazione positiva di +2,5% su base annua. Il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è risultato pari a 1,45% (1,70% ad agosto 2019, 5,72% a fine 2007). Il totale dei prestiti alle famiglie è cresciuto del +2,4% (+2,5% nel mese precedente; -1,5% a novembre 2013). La dinamica dei finanziamenti alle famiglie è rimasta solida tanto per la componente dei mutui per l’acquisto di abitazioni (+2,5% la variazione annua), quanto per quella del credito al consumo. In particolare, nel secondo trimestre del 2019 la quota di acquisti finanziati con mutuo ipotecario sale di quasi due punti percentuali (all’80% circa) mentre rimane pressoché stabile il rapporto fra il prestito e il valore del singolo immobile (74,2%)”.

Per quanto riguarda i criteri di concessione di finanziamenti alle famiglie, questi sono rimasti invariati. “Per il trimestre in corso, - segnala la nota Abi, - gli intermediari si attendono un contenuto irrigidimento per i mutui alle famiglie. La domanda di finanziamenti da parte sia delle imprese sia delle famiglie ha registrato un moderato incremento”.

Mutui a tasso fisso a settembre 2019 

A settembre 2019 il tasso preferito si conferma quello fisso. “Dalle segnalazioni del SI-ABI,- si legge nella nota dell’Associazione Bancaria, -  si rileva che a settembre 2019 il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l’acquisto di abitazioni - che sintetizza l’andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo – si è attestato su un valore pari a 1,45% (1,70% il mese precedente; 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui oltre l’80% sono mutui a tasso fisso: nell’ultimo mese la quota del flusso di finanziamenti a tasso fisso è risultata pari all’81,4% (72,6% il mese precedente). Il tasso medio ponderato sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie è risultato a settembre 2019 pari al 2,51% (2,52% il mese precedente; 6,16% a fine 2007”.

Mutui, quanto si risparmia con i tassi ai minimi

“I tassi ai minimi storici di settembre consentono un risparmio compreso tra i 360 e i 720 euro annui per chi decide oggi di accendere un mutuo, rispetto ai tassi in vigore lo scorso gennaio”. Lo afferma il Codacons, commentando in dati diffusi dall’Abi. “La forte discesa dei tassi di interesse produce un doppio vantaggio per i mutuatari – spiega il Codacons. – Da un lato consente risparmi che, rispetto ai tassi di gennaio, variano dai 360 ai 720 euro al mese, a seconda della tipologia di mutuo, per chi oggi accende un finanziamento; dall’altro permettono per coloro che già pagano un mutuo di utilizzare l’istituto della surroga, strappando condizioni estremamente vantaggiose alle banche. Non a caso nell’ultimo mese si è registrato un vero e proprio boom di surroghe nel nostro paese, che hanno raggiunto i livelli più elevati dal 2015” – conclude il Codacons.

Mercato mutui 2019, calano le erogazioni

Tali dati vanno letti insieme a quelli di Banca d’Italia, secondo cui le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 11.754 milioni di euro nel secondo trimestre 2019. Rispetto allo stesso trimestre del 2018 si registra una contrazione delle erogazioni pari a -14,5%, per un controvalore di oltre 1.990 milioni di euro.

Analizzando nel dettaglio i dati relativi alle erogazioni di mutui in Italia scopriamo che calano di circa l’11% le operazioni a supporto di un acquisto immobiliare mentre è più consistente il calo per le operazioni di surroga e sostituzione che registrano una contrazione del -39,4%. Anche il saldo andamentale da inizio anno porta un valore negativo, pari a -7,3% con quasi 23 mld di mutui erogati.

“Rilevazione importante quest’ultima pubblicata da Banca d’Italia, - commenta Renato Landoni, presidente Kiron Partners. - Alla luce dei dati di riduzione della domanda di mutui registrati nel corso di tutto il 2019, da un lato ci si aspettava un ridimensionamento dei mutui erogati ma certamente in una misura inferiore rispetto al calo registrato. Possiamo affermare che il mercato dei mutui alla famiglia è sempre più polarizzato sulla componente di acquisto, che rappresentata il 91,5% del totale delle operazioni”.

“Questa apertura d’anno ci restituisce la consapevolezza che da un lato il mercato ha beneficiato dell’onda lunga della crescita del numero di operazioni proveniente dal 2018, - aggiunge Landoni, - dall’altro alza il dubbio riguardante la direzione che prenderà il mercato nel corso del proseguo del 2019”.

Quali dunque le previsioni per il mercato dei mutui 2019? “Il mercato dei mutui alla famiglia resta oggi ben strutturato, - risponde Landoni. - E’ da marzo del 2016 che il tasso di riferimento è pari a zero. L’impegno della Banca Centrale è stato quello di non aumentarlo per i prossimi mesi e ciò ha contribuito a rasserenare i mercati e a portare gli indici di riferimento ai minimi storici. Il resto dipenderà molto dalle politiche economiche che il nostro Paese adotterà in termini di sostegno all’economia reale, quella fatta dai cittadini e dalle famiglie, soprattutto riguardo al sostegno dell’occupazione e al reddito”.

E’ ancora il momento di acquistare casa con un mutuo? “Ad oggi, visti i prezzi degli immobili ancora convenienti, l’abbassamento dei tempi di compravendita e i tassi dei mutui ancora ai minimi storici, permangono interessanti opportunità sul mercato immobiliare sia per chi vuole comprare a scopi abitativi sia per chi vuole comprare a titolo di investimento”, è il parere di Landoni.

Surroga mutuo a tasso fisso e variabile

A latere di quanto sopra, resta l’evidente fenomeno del ritorno alla surroga, osservato anche da Facile.it e Mutui.it nel mese di settembre 2019.  "Lo scorso mese abbiamo registrato un vero e proprio boom nella richiesta di surroghe, era dal 2015 che non si raggiungevano picchi così alti, - spiega Ivano Cresto, Responsabile mutui di Facile.it. - Il calo dei tassi di interesse visto in questa prima parte dell’anno è stato fondamentale per stimolare la domanda di finanziamenti, sia da parte dei mutuatari che vogliono provare a cambiare banca, sia per chi è alla ricerca di un nuovo mutuo”.

Numeri alla mano, i tassi proposti dalle banche alla clientela finale lo scorso mese sono stati estremamente bassi, soprattutto per quanto riguarda i mutui fissi. Grazie alla diminuzione dell’IRS (l’indice europeo che guida l’andamento di questa tipologia di finanziamento), i migliori tassi offerti a settembre per un mutuo medio (126.000 euro in 25 anni, LTV pari al 70%) oscillavano tra l’1,04% e l’1,34% (Taeg), con un calo, rispetto a gennaio, compreso tra lo 0,55% e l’1,20%; vale a dire un risparmio medio per i consumatori compreso tra i 30 e i 60 euro al mese.

La diminuzione dell’indice IRS ha avuto un’altra conseguenza: la riduzione ai minimi della differenza tra tasso fisso e variabile. Non sorprende quindi vedere come sempre più italiani cerchino di assicurarsi queste condizioni estremamente favorevoli per tutta la durata del finanziamento; guardando alle richieste di mutuo raccolte a settembre emerge che il 93% degli aspiranti mutuatari ha optato per il tasso fisso; era l’86% a giugno 2019, l’84% a gennaio 2019.

Mutui a settembre 2019, importi medi

Puntando l’attenzione sugli altri valori principali emerge che l’importo medio richiesto a settembre 2019 è stato pari a 133.477 euro, vale a dire l’1,3% in meno rispetto a giugno 2019; il calo non deve però preoccupare perché legato, prevalentemente, all’aumento della richiesta di surroghe. In diminuzione anche il Loan To Value, il rapporto tra valore dell’immobile e valore del mutuo richiesto, passato nei 3 mesi analizzati dal 67% al 63%. La durata media dei piani di ammortamento richiesti è pari a poco più di 21 anni, mentre l’età media dei richiedenti è di poco superiore ai 41 anni. Se si guarda alle somme effettivamente concesse dalle banche emerge che nel mese di settembre gli istituti di credito sono stati più generosi; l’importo medio erogato è stato pari a 128.447 euro, in aumento del 3,2% rispetto a giugno 2019.

Mutui 100% a tassi vantaggiosi

Secondo Facile.it e Mutui.it ad ottobre 2019 alcuni istituti bancari sono tornati a proporre mutui al 100%, con tassi estremamente contenuti se paragonati al passato e senza necessità di ricorrere al Fondo Garanzia Prima casa.

“Se fino ad oggi i mutui al 100% erano prodotti accessibili solo attraverso il Fondo Garanzia Prima casa o pagando tassi molto elevati, anche superiori al 4%, - spiega Ivano Cresto, - adesso alcuni istituti di credito sono tornati a proporre questa tipologia di finanziamento senza necessità di accedere al Fondo e con tassi di interesse estremamente contenuti, intorno al 2,5%, valori che fino allo scorso anno erano riservati a mutui all’80%”.

 

 

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