
Le richieste di moratoria mutui 2020 ad aprile sono esplose. Secondo i dati Crif sono state circa 547 mila le domande di sospensione dei finanziamenti rateali in genere da parte delle famiglie solo nel mese di aprile. Di queste, le richieste di moratoria mutui hanno rappresentato il 44%.
Delle 546.740 linee di credito per le quali è stata chiesta la sospensione del rimborso delle rate da parte di privati consumatori, se 240.565 richieste sono su mutui immobiliari, circa 175.000 riguardano prestiti personali. A seguire, più di 68.000 sono le richieste di moratoria sui mutui di liquidità, 41.270 si riferiscono a prestiti finalizzati mentre le restanti 22.373 a contratti di leasing e altri prodotti rateali.

Analizzando le caratteristiche delle moratorie nelle varie forme tecniche, per i mutui immobiliari la rata mensile per la quale è stata chiesta la sospensione risultata pari a 681 euro, mentre l’importo residuo ancora da rimborsare per estinguere il finanziamento è di 128.535 euro.
Per gli altri mutui la rata mensile dei contratti per i quali è stata richiesta la moratoria è pari a 776 euro contro i 385 euro dei prestiti personali e dei contratti di leasing, e i 253 euro dei prestiti finalizzati.

In termini di peso dei contratti sospesi rispetto a quelli attivi, la media nazionale è pari al 2,6%, con un’accentuazione evidente in Trentino Alto Adige, dove il numero di finanziamenti per i quali è stata richiesta la moratoria è addirittura pari all’8,6%. Più alto della media anche il dato relativo all’Emilia Romagna, con il 4,1%, e della Basilicata, con il 3,7%.
Infine, osservando la distribuzione per fasce d’età dei consumatori che hanno richiesto una moratoria, emerge che 1 su 3 appartiene alla generazione dei Baby boomers (tra i 52 e i 66 anni). Il 28,9% dei richiedenti ha, invece, un’età compresa tra 51 e 44 anni, mentre il 18,9% hanno tra 43 e 37 anni.
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