L’intelligenza artificiale è già tra noi e interviene in modo massiccio, e molto utile, nella trasformazione digitale e sostenibile delle città, tra gli obiettivi non solo italiani ed europei ma anche, in generale, del progresso dell’umanità. Gianluca Salviotti, docente di sistemi informativi alla Sda Bocconi, ha spiegato a idealista/news a che punto è l’Italia nell’uso della tecnologia per la progettazione urbana
Come la trasformazione digitale impatta sulle città? “Il digitale è ormai ovunque, non si può più vivere senza. Ma se pensiamo specialmente alla città, vediamo che le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale intervengono attivamente sotto il profilo della progettazione e del design urbanistico, aiutando gli operatori a capire dove collocare i principali servizi e i punti di interesse per i cittadini. Lo si fa con apposite simulazioni che sono di supporto a chi pianifica la città in modo operativo. L’altro aspetto è quello dell’uso concreto degli spazi da parte dei cittadini.
Come far sì che l’AI diventi uno strumento utile per tutti? “Occorre capire come trarre vantaggio dalla pianificazione della qualità della vita in città, dalla gestione del traffico all’ottimizzazione energetica, all’illuminazione pubblica, tutti i servizi per i cittadini insomma. La chiave è cercare di immaginare le esigenze dei cittadini e capire quali tecnologie possono soddisfarle.L’Italia, che siamo abituati a vedere come fanalino di coda, in realtà ha già prodotto varie innovazioni interessanti. Il tema è la diffidenza dei cittadini stessi, che va rimossa a livello di educazione e di cultura per accogliere la trasformazione digitale”.
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