L’ottenimento del DURC di congruità è indispensabile per diversi settori dell’edilizia. Grazie a questo strumento, è infatti possibile verificare la congruità tra la manodopera impiegata e il valore complessivo dell’opera, per far emergere l’eventuale lavoro in nero o l’evasione contributiva.
È utile sapere che si tratta di un documento diverso dal classico DURC richiedibile online, che certifica invece la regolarità contributiva generale dell’impresa.
Cos’è il DURC di congruità
Come già accennato, il DURC di congruità - conosciuto anche come Documento Unico di Regolarità Contributiva - è un documento essenziale per diversi ambiti dell’edilizia, degli appalti o dei lavori pubblici. Tramite il DURC di congruità, infatti, viene verificato che:
- la manodopera impiegata sia compatibile con il valore complessivo dell’opera eseguita;
- non vi sia il rischio di evasione contributiva o, ancora, dell’impiego di lavoratori in nero.
L’ottenimento del DURC di congruità è stato prima introdotto dal Decreto Semplificazioni, poi tradotto nella Legge 120/2020, dopodiché rivisto con il Decreto Ministeriale 143/2021. È però necessario specificare che la presentazione di questo strumento - diverso, come già spiegato, dal classico DURC per la regolarità contributiva dell’impresa - non è sempre obbligatoria, ma riguarda alcune specifiche tipologie di interventi edili.
Il DURC di congruità - detto anche Attestazione di Congruità - viene inoltre rilasciato dalla Cassa Edile o dall’Edilcassa territorialmente competente, in genere entro 10 giorni dalla richiesta avanzata dal committente.
Quando è necessario il DURC di congruità
La presentazione del DURC di congruità si rende obbligatoria per alcune tipologie di lavori edili, sia in campo privato che pubblico. In generale, questo strumento si rende necessario:
- per i lavori privati di valore superiore a 70.000 euro, soprattutto per dimostrare l’assenza di lavoratori in nero. Si tratta di una recente introduzione che, se disattesa, può anche portare a una multa fino a 5.000 euro per mancata congruità della manodopera;
- per i lavori che godono di bonus edilizi o altri incentivi fiscali. Ad esempio, il DURC di congruità serve anche per il Superbonus o altre analoghe agevolazioni;
- i lavori pubblici e i relativi appalti, per i quali lo strumento è sempre obbligatorio.
Quali lavori rientrano nel DURC di congruità
Analizzati quali siano gli ambiti in cui il DURC di congruità si rende obbligatorio, è utile domandarsi per quale tipologia di lavoro serva dimostrare la compatibilità della manodopera impiegata ai lavori eseguiti. Nei casi previsti dalla legge, lo strumento si applica:
- lavori di nuova costruzione;
- interventi di ristrutturazione o ampliamento;
- lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria;
- interventi di demolizione o movimentazione a terra.
Chi ha l’obbligo del DURC di congruità
Ma quali sono i soggetti che hanno l’obbligo di ottenere l’Attestazione di Congruità? Verificato che la tipologia di intervento ricada negli ambiti e nella tipologia di lavori per i quali lo strumento è obbligatorio, la richiesta grava sul committente dei lavori, sia pubblici che privati. Su questo soggetto, infatti, ricadono tutti gli obblighi di controllo della compatibilità della manodopera impiegata.
Tuttavia, anche altri soggetti concorrono nella definizione e nel calcolo della congruità. Ad esempio:
- l’impresa che esegue i lavori, nel rispetto del progetto e del contratto sottoscritto, deve fornire le informazioni necessarie per la corretta valutazione della congruità;
- gli eventuali subappaltatori concorrono alla definizione della congruità, fornendo informazioni sulla manodopera impiegata e la relativa regolarità contributiva.
In altre parole, tutti i soggetti che concorrono all’esecuzione dei lavori devono fornire al committente tutti i dati e le informazioni indispensabili per la corretta valutazione della congruità.
Come funziona il DURC di congruità
La valutazione della congruità tra manodopera impiegata e valore dell’opera è un procedimento complesso, che riguarda tutte le principali fasi degli interventi di edilizia. In linea generale, si può semplificare dicendo che il DURC di congruità funziona controllando:
- la compatibilità tra manodopera e lavori all’inizio dei lavori. In fase di registrazione del cantiere presso la Cassa Edile territorialmente competente, infatti, sarà necessario fornire i contratti, i costi stimati e la manodopera che si desidera impiegare, per verificare che la composizione dell’intervento sia congrua;
- la congruità nel tempo, con verifiche in itinere eventualmente richieste dalla Cassa Edile o dal committente. L’impresa che realizza i lavori, infatti, deve comunicare la manodopera effettivamente impiegata, fornendo le ore di lavoro in relazione agli interventi già realizzati e ai loro costi;
- la congruità finale, a lavori terminati. In questo caso, la Cassa Edile andrà a controllare che l’impiego della manodopera effettivamente impiegata sia non solo compatibile con i lavori realizzati, ma anche alle soglie di riferimento previste per legge.
Ma come avviene, materialmente, la valutazione della congruità? Si procede con degli appositi calcoli, in base ad alcune tabelle che riportano gli indici di congruità della manodopera, aggiornate annualmente. Ad esempio, per il DURC di congruità 2024, l’aggiornamento è avvenuto nel mese di maggio.
Come si calcola il DURC di congruità
Il calcolo del DURC di congruità può essere molto complicato e, per questa ragione, è stata predisposta la piattaforma telematica CNCE Edilconnect della Cassa Edile. Tramite questo sistema, il committente o l’impresa inseriscono i dati relativi alla manodopera e ai lavori sulla piattaforma, specificando dettagli quali, ad esempio:
- le ore di lavoro effettuate e la quantità di manodopera impiegate;
- i costi dello stesso lavoro e della manodopera;
- il costo complessivo dell’opera.
A questo punto, il sistema confronta la quantità e il costo della manodopera e il valore complessivo di lavoro, elaborando un indice di congruità. Quest’ultimo viene poi confrontato con le già citate tabelle di riferimento, per verificare eventuali spostamenti. In linea generale:
- se l’indice di congruità è compatibile con i valori della tabella di riferimento, il DURC viene rilasciato senza eccezioni;
- se invece vi è uno scostamento dagli indici di riferimento, vi sono dei riferimenti massimi entro cui rimanere.
Data la complessità dell’intera procedura, può essere utile presentare un esempio di DURC di congruità, ovviamente semplificato rispetto al reale per facilitare la comprensione. Si ipotizzi che il valore complessivo per la ristrutturazione di un edificio pubblico sia di 400.000 euro. Di questi si ipotizzi che:
- per i lavori edili si spenda 320.000 euro;
- sia necessario rispettare un incidenza minima della manodopera del 26%, pari a 83.200 euro, per questa tipologia di lavoro.
Al momento della verifica del DURC, se l’impresa dichiara una spesa di 60.000 euro per la manodopera, non vi è congruità poiché la cifra è al di sotto dell’indice minimo di 83.200 euro. A questo punto, la Cassa Edile richiederà alla stessa impresa di regolarizzare la sua posizione, ad esempio con il pagamento della differenza, pena l’impossibilità di ricevere il saldo finale dei lavori.
Cosa succede se manca il DURC di congruità?
Il mancato ottenimento del DURC di congruità, quindi per mancata compatibilità della manodopera impiegata rispetto ai lavori effettivamente realizzati, può portare a diverse conseguenze. In particolare:
- per i lavori pubblici, la mancata congruità porta alla sospensione del pagamento del saldo finale dei lavori, fino alla sua regolarizzazione;
- per i lavori privati eseguiti con la previsione di approfittare di incentivi, sgravi o bonus, si perde la possibilità di accedere ai benefici fiscali previsti.
Non è però tutto, poiché la mancata regolarizzazione - che solitamente, dopo la richiesta della Cassa Edile, avviene versando la differenza tra i costi di manodopera dichiarati e l’indice di congruità previsto - può comportare sanzioni amministrative di entità variabile per il committente o il ritiro dei benefici fiscali, a seconda della natura dei lavori. Nei casi gravi, il committente può essere anche perseguito penalmente.
Come già anticipato, data la complessità della questione, è utile affidarsi a professionisti per il corretto calcolo del DURC di congruità e, ancora, a legali esperti per la gestione di eventuali criticità.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account