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Come se non fosse bastato il rapporto istat sull'andamento (pessimo) delle costruzioni nel 2011, anche l'ance (associazione nazionale costruttori edili) ha presentato il suo bollettino di guerra. Se non verranno prese misure specifiche, nel 2012 gli investimenti per le nuove costruzioni subiranno una riduzione del 3,2%, prolungando così gli effetti della crisi sul mercato immobiliare

Già il 2010 si era chiuso con una riduzione del 6,4% e nel 2011 sono peggiorate le aspettative con una flessione del 4%. "Dal 2008 al 2012, così - si legge nel rapporto ance - il settore avrà riportato perdite per il 22,3% in termini reali, riportandosi ai livelli di produzione osservati nel 1994"

I posti di lavori persi, secondo l'associazione costruttori dall'inizio della crisi sono 230mila, e salgono a 350mila se si considerano i settori collegati

L'unico comparto che ha tenuto è quello delle ristrutturazioni, dicono i costruttori, forse anche per merito degli incentivi. Al contrario parte in causa della flessione del settore sarebbero i mancati pagamenti della pubblica amministrazione, nonché il peggioramento delle condizioni del credito alle imprese

 

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2 Commenti:

29 Settembre 2011, 18:33

Non ci sono più soldi, le case invendute sono troppe, che ci costruiamo ancora?

30 Settembre 2011, 12:39

Abbassare i prezzi? margini più bassi , ma si esce dallo stallo.

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