Negozi e botteghe rientrano nella tipologia immobile C/1. Scopriamo insieme caratteristiche e metodo di tassazione
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tipologia immobile C/1
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Conoscere la categoria catastale alla quale appartiene il proprio immobile è fondamentale per determinare le tasse che bisogna versare allo Stato. Nella categoria catastale C, che include i luoghi di uso terziario e commerciale, rientra la tipologia immobile C/1. Quest’ultima contempla negozi e botteghe, ossia locali finalizzati al commercio e alla vendita, i quali si distinguono da quelli delle altre categorie catastali di tipo C sia per le caratteristiche che presentano che per il calcolo delle imposte in riferimento alla consistenza e alla classe catastale.

Tipologia immobile C/1: definizione e caratteristiche

La categoria catastale è un parametro molto importante per determinare le imposte e le tasse dovute dal proprietario di un immobile. Oggigiorno, la classificazione catastale degli immobili è regolata dal Regio Decreto numero 652 del 13 aprile 1939 e dalle norme che hanno istituito il Nuovo Catasto Edilizio Urbano. Al momento, esistono varie tipologie di categorie catastali, tra le quali rientra la classe C che indica i luoghi a destinazione ordinaria commerciale e varie.

All’interno di questa classe, è presente la tipologia immobile C/1, la quale include tutti gli immobili rientranti nella definizione di Negozio e Bottega. Si tratta, più precisamente, di locali impiegati per un commercio diretto, per esercitare la vendita al pubblico e per condurre affari. Nella categoria catastale C1 sono inclusi, ad esempio:

  • negozi;
  • parrucchieri e barbieri;
  • ristoranti, bar, trattorie e agriturismi;
  • bigliettai;
  • orologiai;
  • ambulatori medici.

Naturalmente, nella categoria catastale C/1, l’ufficio telefonico rappresenta anch’esso, al pari dei negozi sopracitati, un locale adibito a funzioni di carattere commerciale.

Categoria catastale C/1, differenze con le altre categorie catastali di tipo C

Per evitare di fare confusione tra le varie categorie catastali del gruppo C, è bene conoscere le differenze che sussistono fra queste. La prima distinzione da fare è, infatti, tra la categoria catastale C/1 e la categoria catastale C/2. Come visto nel paragrafo precedente, uno dei requisiti del locale C/1 è lo svolgimento di un’attività commerciale di vendita, cosa che invece non caratterizza i locali della categoria catastale C/2. In quest’ultima classe, sono, infatti, inclusi solo i magazzini, ossia quei locali adibiti esclusivamente allo stoccaggio e rimessaggio di prodotti e merci.

Un’altra distinzione da fare è quella tra categoria catastale C/1 e categoria catastale C/3. In quest’ultima rientrano i cosiddetti Laboratori per Arti e Mestieri. Si tratta, più nello specifico, di locali adibiti a laboratori artigianali, generalmente ubicati in periferia e quasi mai nelle zone centrali della città. Questi si distinguono dalle botteghe della tipologia immobile C/1 per il fatto di non avere adattamenti per la vendita.

Poi, ci sono le categorie catastali di tipo C/4, C/5 e C/6, tutte senza fine di lucro. La categoria catastale C/4 include fabbricati e locali per esercizi sportivi, la categoria catastale C/5 stabilimenti balneari e di acque curative, la categoria catastale C6 stalle, scuderie, rimesse e autorimesse e, infine, la categoria catastale C/7 tettoie chiuse o aperte.

Categoria catastale C/1 e consistenza catastale

Un’altra caratteristica che distingue la categoria catastale C/1 dalle altre categorie di tipo C riguarda la consistenza catastale. Quest'ultima è fondamentale per il sistema fiscale italiano poiché, indicando la grandezza esatta di un immobile dal punto di vista catastale attraverso uno specifico parametro di misura, consente di determinare le tasse dovute dal proprietario.

Se per gli immobili rientranti nella categoria C la consistenza catastale è la superficie netta del locale, per i negozi e le botteghe inclusi nella tipologia immobile C/1 questa si calcola sommando ai metri quadrati totali dei locali principali adibiti all’attività commerciale la superficie dei locali accessori, ma in rapporto ad un preciso valore percentuale che varia tra il 20 e il 50%.

Tipologia immobile C/1: tasse

Riconoscere la tipologia di immobile è fondamentale nella determinazione delle tasse e imposte che il proprietario deve versare. Per determinare le tasse della categoria C, quindi anche della tipologia immobile C/1, è necessario prendere in considerazione la rendita catastale dell’immobile e la classe catastale. La classe catastale dipende sia dalla qualità urbana del contesto nel quale l’immobile è situato (quindi presenza di infrastrutture o servizi specifici) che dalla qualità ambientale dettata dalle condizioni del paesaggio e delle tipologie naturalistiche di riferimento.

Sempre per la tipologia immobiliare C/1, altri fattori che incidono sulla classe catastale sono la zona di mercato immobiliare, nonché le caratteristiche dell’immobile stesso (es. il grado di rifinitura o l’esposizione). Questo significa che maggiore è il numero della classe catastale di un’immobile, maggiori saranno le imposte da versare da parte del proprietario. Ad esempio, un immobile che rientra nella categoria catastale C/1 classe 12 avrà un reddito molto più alto rispetto ad un immobile appartenente alla categoria catastale C/6 classe 1. Oggi, è bene sapere che il numero della classe catastale non è fisso, ma varia da un Comune all’altro.

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Ecco altre informazioni che potrebbero esserti utili sulla tipologia immobile C/1.

Quali sono le categorie C/1?

Nella categoria C/1 sono inclusi tutti quegli immobili che rientrano nella definizione Negozi e Botteghe. Più nello specifico, si tratta di fabbricati minori di un magazzino che sono adibiti a funzione commerciale di vendita.

Cosa significa categoria C/6 classe 1?

La categoria C/6 classe 1 indica una stalla, una scuderia, una rimessa o un’autorimessa di classe catastale bassa, quindi un immobile per il quale il proprietario è tenuto a versare delle imposte ridotte.

Come calcolare consistenza catastale C/1?

La consistenza catastale C/1 si calcola facendo la somma dei metri totali dei locali adibiti all'attività commerciale con la superficie dei locali accessori, ma in rapporto ad un determinato valore percentuale che varia da 20 al 50%.

Cos’è un C/2?

La categoria catastale C/2 include al suo interno i magazzini, quindi quei locali adibiti esclusivamente allo stoccaggio e al rimessaggio di merci e prodotti.

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