
Solo sei anni fa erano più del triplo i giovani neolaureati italiani che iniziavano la carriere con un contratto a tempo indeterminato. Ora vince il popolo degli stagisti/tirocinanti: sono il 39%. Per chi viene assunto la retribuzione oscilla tra i 22mila e i 26 mila euro. Il miglior salario è quello nel settore chimico farmaceutico. A dirlo è uno studio di gidp (associazione responsabili delle risorse umane) sul rapporto tra le imprese e i giovani che escono dagli atenei
Nell'ultimo anno solo il 5,5% dei neolaureati è stato assunto con un contratto a tempo determinato. Solo nel 2004 erano più del triplo, il 20%. Quasi al 40%, invece, i giovani che si vedono offrire un posto da tirocinanti. Dunque si va sempre più verso contratti atipici e si vedono sempre meno contratti a tempo determinato
Altro dato interessante è che la ricerca e la selezione dei candidati dura sempre meno. Secondo i dati dell'indagine, infatti, una buona parte delle selezioni vengono chiuse in meno di un mese. Il motivo? un numero più corposo di candidature rispetto al passato e l'alta qualificazione dei curriculum che vengono presentati e l'alto numero di persone disposte ad accettare un lavoro
Il bacino cui attingono le imprese sono sempre piú gli uffici di placement universitari, ritenuti anche gli strumenti più efficenti. Mentre tra i titoli universitari preferiti troviamo che per la metà delle imprese cerca ingegneri ed economisti, che sebbene comincino a subire una crisi, restano i titoli di studio più spendibili sul mercato. Seguono informatica e giurisprudenza
Tra i requisiti che colpiscono l'attenzione dei datori di lavoro c'è soprattutto la conoscenza delle lingue straniere e uan carta di disponibilità alla mobilità territoriale. La motivazione resta, invece, il dato di maggior peso tra gli aspetti psicologici
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