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Cedolare secca, niente controlli

Quando si verifica e quando no. Il decreto sul federalismo prevede che all'accertamento della nuova imposta sostitutiva, ossia la cedolare secca sugli affitti, si applichino le stesse disposizioni di verifica che si applicano all'imposta sul reddito. Il che significa: niente accertamenti se il reddito del fabbricato locato supera il 10% dell'immobile

Ma questo non basta. Il decreto aggiunge che il reddito derivante dai contratti, non può essere, comunque, inferiore al reddito medio ordinario, quello determinato sulla base delle tariffe d'estimo. Quindi, nell'ipotesi dell'affitto, si dovrà dichiarare l'importo del canone di locazione forfettariamente ridotto del 15 o del 25%, solo se lo stesso risulti superiore alla rendita catastale rivalutata

Questo significa che: il canone da assoggetare all'imposta sustitutiva non potrà mai essere inferiore all'importo della rendita catastale rivalutata

Quindi, il proprietario che deciderà di assoggettare il reddito derivante dalla locazione di un immobile alla cedolare secca del 20% non potrà subire accertamenti o richieste di chiarimenti sul reddito se questo risulti non inferiore al 10% del valore catastale dell'immobile

 

 

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12 Agosto 2010, 12:17

Ma dai! strano per una legge che favorisce i ricchi, no? chi se l'aspettava!

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