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Obama ci riprova, piano d'emergenza contro la disoccupazione

Le grandi opere e la ricerca sono gli strumenti che il presidente obama vuole usare per uscire dal tunnel della crisi. Un piano da 150 miliardi di dollari cercherà quindi di porre un freno alla perdita di posti di lavoro che continua imperterrita a prodursi negli stati uniti. La popolarità del presidente non è mai stata così bassa ed ora ha deciso di dare una scossa ripartendo dai lavoratori

Cinquanta miliardi di dollari in sei anni per le infrastrutture e sconti fiscali per 100 miliardi di dollari in 10 anni alle aziende che investono in ricerca. Ma da subito un grande piano d'infrastrutture, per 50 miliardi di dollari in sei anni, allo scopo di rilanciare il settore del trasporto su terra, in particolare l'alta velocità. Una pioggia di dollari pubblici per spronare l'economia statunitense ancora in crisi e soprattutto creare immediatamente nuovi posti di lavoro

Obama ha annunciato grandi progetti, per recuperare il ruolo degli stati uniti, che molti analisti vedono in pericolo "nei prossimi sei anni costruiremo 150mila miglia di strade, pari a sei volte l'equatore. Rinnoveremo 4.000 miglia di linea ferroviaria, la stessa distanza che divide l'est dall'ovest e rimetteremo a posto 150 miglia di piste aeroportuali, in modo da ridurre i disagi e i ritardi". Quindi annuncia la creazione di una nuova banca per le infrastrutture in grado di fare il lavoro di almeno 100 uffici federali. Così si ridurranno i tempi e si taglieranno i costi della burocrazia"

Resta l'incognita immobiliare sull'economia degli stati uniti (vedi notizia)

 

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