
Come abbiamo scritto ieri l'istat conferma la ripresa delle compravendite e dell'erogazione di mutui nel primo semestre 2010 (vedi notizia). Adesso la banca d'Italia entra nello specifico e ci spiega che il totale dell'erogato registra un incremento del 21,8% rispetto al primo semestre 2009. Ma le surroghe giocano un ruolo decisivo e rappresentano il 30% del totale
Da un lato dunque la banca d'Italia conferma l'aumento delle erogazioni rispetto all'anno scorso, con quasi 30 miliardi di mutui concessi. Un valore in ogni caso ancora lontano dai 31 miliardi del 2007, l'anno dell'approvazione della legge bersani sulla portabilità del mutuo. Ciò vuol dire che, oltre ad indicare un giro d'affari superiore, il 2007 presentava dati "puliti", senza cioè le surroghe, che si cominciano a notare dal 2008 ed esplodono nel 2009-2010
La surroga, ricordiamo, è il trasferimento del mutuo da una banca ad un'altra, in teoria a zero costi, che si effettua per ottenere condizioni migliori. In questi ultimi 15 mesi di bassi tassi di interesse è stata una tentazione per molti. Secondo un calcolo di mutui online le surroghe rappresentano il 30% del totale
Si ottiene dunque un dato ben inferiore a quello inizialmente indicato dalla banca d'Italia, a riprova che, sebbene una lieve ripresa dell'erogazione del credito ci sia, la si può constatatare solo rispetto al 2009, l'anno nero del mercato immobiliare
La realtà è dunque quella di un settore bancario prudente e di un mercato dei mutui decisamente più selettivo rispetto agli anni del boom 2000-2007
20 Commenti:
Sarebbe interessante sapere oltre alle surroghe quanti mutui vengono fatti per finanziamento e per ristrutturazioni in modo da avere un dato precisi sui mutui per nuovi acquisti
Ahh ecco dove arrivano gli aumenti dei mutui.
Condivido e aggiungo che lo sospettavo.
Quello che non mi spiego è questa irresistibile voglia, da parte di media, istituzioni e vari altri, di raccontarci di una ripresa del mercato immobiliare, che non si vede da nessuna parte, se non forzando i dati, come in questo caso.
Perchè lo fanno? Che motivo c'è?
Qualcuno saprebbe rispondermi?
Perchè viviamo nel magico paese delle belle notizie dove 80% è proprietario di casa.
Pensa quale tracollo emotivo fargli sapere che la sua amata casetta vale la metà di quello che pensava, per non parlare di tutti quelli che stanno pagando un mutuo per tutta la vita
Massimo, il motivo è semplicissimo!
L'Italia è il paese delle capre, uno fa una cosa e tutti gli vanno appresso.
Evidentemente è chiaro che chi fa studi seri sul mercato immobiliare e sull'economia con dati alla mano, sa benissimo che esistono tante persone che hanno delle liquidità interessanti (sono quelle che non hanno comprato fino ad ora, puoi vedere infatti che in uno dei più recenti articoli sull'affitto, su questo sito, si ammette, ed era ora, che una parte sempre crescente degli affittuari sono coloro che, non ritenendo l'investimento immobiliare un investimento che porta guadagno, preferisce vivere in affitto ed investire i propri soldi in modo vero, cioè tale da far fruttare altri soldi e non spese) e per questo si cerca attraverso proclami strillati a gran voce ma senza alcun dettaglio, di ottenere lo stesso effetto gregge che ha permesso a tanti furbacchioni di arricchirsi a danno di tanti fessi.
Mi sembra un pò di vedere l'orchestrina del titanic che suona allegra mentre la nave affonda
Ovviamente gli unici furbi in questo paese sono coloro i quali stanno in affitto. Quelli che comprano sono (testualmente) dei cretini o (più bonariamente) dei polli. Dei polli scioccamente attratti dalle immobiliari lusinghe di imprecisate feudatarie famiglie.
Ovviamente chi scrive queste stupidaggini sono esclusivamente coloro quali non vedono l'ora di ingrossarne le fila. Però vorrebbero farlo a metà prezzo.
Non è proprio così. l'89% di proprietari si è formato, per la quasi totalità, in epoche in cui la casa costava l'equivalente di 5-6 anni di retribuzione e non 10-12 come oggi (almeno a Roma). Poi sono venuti i figli di quelle famiglie che negli anni appati hanno potuto comprare la seconda casa o quelli che hanno ereditato, gente che magari vende e ricompra. Ma pensi a un dipendente pubblico (e lo dico perchè prima ho fatto riferimento a Roma) che non ha una casa di famiglia da vendere, secondo lei è nelle stesse condizioni di quelli che compravano negli anni '60, '70, '80 e '90? secondo me no
Che discorsi! niente è come negli anni '60, '70, '80 e '90! cosi come niente di oggi sarà come nel 2030, 2040, 2050, e 2060! che ci piaccia o meno, questo è il capitalismo, questo è il mercato. Il quale per definizione è crudele e illogico.
L'aiuto a chi non può permettersi di comprare casa è un carico sociale non privato.
Cercavo solo di dirti che oggi il mercato non sostiene più i prezzi degli anni scorsi. Che ci piaccia o meno. E infatti il mercato ristagna, alla faccia dei proclami che ogni tanto qualche esperto o qualche giornale lancia.
"Non esistono i fatti ma le interpretazioni"
Da venditore attento (quindi da prossimo potenziale acquirente) sono perfettamente consapevole di un mercato non molto dinamico. La cosa, peraltro, mi appare come una logica conseguenza del brutto momento che si sta vivendo. Di quì, a prender per buono un imminentissimo crollo del mercato, ce ne passa.
Aggiungo solo che tutti 'sti "proclami" io..io non li ho sentiti. Ma forse, come sottolineato in calce, non esistono i fatti ma le interpretazioni!
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