Non solo fuga dei cervelli, l'Italia resta un paese attraente in cui lavorare per il 73% degli stranieri. Soprattutto per i professionisti, laureati in economia, ingegneria, legge e scienze sociali, provenienti da 213 universitá internazionali di 89 nazioni
Gli studenti, che hanno partecipato alla scuola estiva dell'istituto di studi economici e per l'occupazione, iseo, infatti hanno parlato dell'Italia come un mercato del lavoro interessante per giovani stranieri. Anche se piú per i ragazzi (85%) che per le ragazze (60%)
Tra i piú entusiasti ci sono i giovani sudamericani, seguono gli europei che peró sembrano molto più indecisi. I due scogli più grandi? la scarsa crescita professionale e la maggiore attrattivitá di altri paesi. Questi i motivi che bloccano gli studenti al momento di fare un'esperienza lavorativa nel nostro paese. Altri ostacoli sono anche l'elevata tassazione e il basso livello di remunerazione
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