Rischio stagnazione e una ripresa per lo più ancora lontana per il mercato immobiliare italiano nel primo semestre del 2011, secondo il rapporto di nomisma. Con qualche leggera variazione a seconda delle città esaminate. Sulle 13 principali analizzate da nomisma, Milano, Torino, Napoli e Roma presentano un mercato immobiliare ancora debole o che appenena si stabilizza. Ecco i dettagli delle maggiori città
Milano
Il mercato immobiliare milanese, secondo i dati nomisma, sta attraversando una nuova fase di debolezza, anche se di entità inferiore rispetto alla precedente. La modestia della domanda, che caratterizza in maniera pressochè uniforme tutti i comparti, mantiene le attività di scambio in prossimità dei livelli minimi dell'ultimo decennio e differisce ulteriormente le prospettive di ripresa. Complici l'ampliamento dei temi di vendita e locazione, lo sconto praticato in sede di trattativa e il vacancy, il mercato milanese si conferma per la sua fragilità e alimenta i dubbi circa la capacità di assorbimento dell'ingente mole di offerta tuttora in fase di sviluppo
La rigidità dimostrata ancora una volta dai prezzi, poi, ha finito per precludere la possibilità all'accesso al mercato di una parte consistente della domanda abitativa potenziale. Rispetto alle locazioni, invece, secondo nomisma niente ha potuto neanche la cedolare secca, per ripristinare le condizioni che migliorassero l'accessibilità al settore
Le uniche modeste eccezioni alla stabilità hanno riguardato uffici e negozi nelle locazioni centrali. Le previsioni per la seconda parte dell'anno inducono a non considerare esaurita la fase di debolezza tuttora in atto
Napoli:
Nel primo semestre il mercato immobiliare napoletano segna una importante stazionarietà, per quanto riguarda le quantità offerte in vendita e domandare per l'acquisto. In generale, però, è in contrazione il volume di scambi per acquisto, ad eccezione dei box e garage. Nonisma segnala anche una stabilità dei prezzi per le abitazioni e i box
In generale, dunque, il mercato di Napoli sembra aver interrotto la sua flessione, anche se non si può giudicare "guarito", da una certa lentezza e mancanza di dinamicità. I tempi medi di vendita infatti sono in flessione, ma pur sempre superiori alla media, ma soprattutto è il divario tra prezzo richiesto e quello effettivamente corrisposto evidenzia ancora la necessità di applicare sconti elevati perchè le transazioni vadano a buon esito
Nei prossimi mesi nomisma prevede che non ci saranno variazioni particolarmente significative nè per quanto riguarda i prezzi, nè per le compravendite
Roma:
Continua la fase di debolezza del mercato immobilare capitolino, il cui momento congiunturale induce, da un lato, a ritenere archiviata la crisi più acuta, dall'altro a prospettare una fase di stabilizzazione della durata incerta
Nel primo semestre, infatti, secondo nomisma non emergono particolari segni di flessione, ma non si manifestano neanche le condizioni per presagire una ripresa di un nuovo ciclo positivo, che quindi si deve rimandare all'anno prossimo
Per quanto riguarda, infatti, l'ambito delle transazioni, a fronte dei timidi segnali di ripresa, restano le difficoltà di reperimento del credito che pregiudicano l'accesso alla domanda potenziale. Tuttavia, l'elevato valore d'ingresso dei prezzi immobiliari e la modesta redditività lorda hanno spinto gli investitori ad un atteggiamento attendista
Quindi per tornare a parlare di crescita bisogna attendere, secondo nomisma, l'anno prossimo, mentre per il prossimo semestre si prevede una stabilità sia delle transazioni che dei prezzi
Torino:
Nei primi mesi del 2011, il mercato immobiliare torinese continua a presentare segnali di fragilità anche se l'andamento dei prezzi e dei canoni non evidenzia contrazioni evidenti che avrebbero potuto aggravare l'attuale fase critica, secondo il rapporto nomisma
Ad eccezione del comparto box e garage, nel quale le quotazioni sono aumentate di un punto e mezzo percentuale su base annua, gli altri segmenti hanno segnato variazioni che oscillano intorno allo 0 o 1
La debolezza del mercato sabaudo è evidente anche dall'allungamento dei tempi di vendita, secondo nomisma, con la sola eccezione dei negozi
Il mercato torinese resta ancora rigido e riflessivo con una conseguenza inevitabile di una domanda ancora in calo che riscontra sempre più problemi all'accesso al credito
Il calo della domanda porta ad una contrazione delle attività di transazione e nonostante l'offerta resti invariata, non riesce ad assorbire il costruito presente sul mercato
Per i prossimi mesi si prevede una tenuta dei prezzi ed un continuo calo dei canoni, con la sola esclusione degli spazi destinati a parcheggio
Se ti ha intessato questa notizia, leggi anche: immobili, nomisma rivede a ribasso le previsioni, di male in peggio (tabelle)
Immobile, stabile lo sconto medio e si allungano i tempi di vendita (tabelle)
29 Commenti:
Oggi Unicredit vale circa 1 euro, prima della crisi circa 11 euro, la ricchezza era apparente ed i prezzi delle case hanno seguito il mercato nella ascesa, forse ora dovrebbero seguirlo nella normalizzazione? e gli immobili non aumentano o mantengono sempre il loro valore, basta ricordare i periodi bellici: titoli di stato al 15% e case in caduta negli anni '80, oggi parliamo con un termine asettico di "pericolo default" dei pigs ma anche degli usa ... vedete voi!
Individui il proprietario immobilaire in uno speculatore... mentre è uno che ha fatto sacrifici che mette la costanza di 15-20-25 anni di regolare vita attraverso un mutuo, per non pesare sulle casse dello stato. Non fare confusione, il proprietario dell'immobile in cui vivo non lo definisco certo speculatore,se vuoi un po' idiota, perchè e' stato carnefice, della situazione in cui si è messo. E' la gente che ha ha voluto comprare a tutti i costi con mutui al 100% 120% che ha creato questa situazione, e se permetti se adesso si trovino in difficoltà non mi interessa per niente. D'altronde come si dice chi è causa del suo male pianga se stesso.
Molto stupidi perche' perdono tempo a scrivere idiozie al posto di lavorare per guadagnare i soldi per comprare questa benedetta casa (cosi' poi la smetteranno di ammazzarsi di invidia/seghe mentali/sogni irrealizzabili e diventeranno come tutti gli altri che la casa ce l' hanno e non rompono le scatole al prossimo) molto giovani perche' altrimenti saprebbero che chi eredita una casa oggi in una citta' come Milano/Roma/Bologna/Firenze/etc. Eredita un patrimonio che vale mediamente il 200% in piu' del valore che aveva venticinque anni fa chi invece spera ancora nella speculazione immobiliare, è cosi' stupido da non sapere che ogni ciclo economico è per definizione ciclico quindi ha alti e bassi, adesso siamo ancora nel bel mezzo del ciclo basso, è cosi' stupido e mentalmente vecchio da pensare che usare un minuto internet per replicare a un post vooglia dire non lavorare o non darsi da fare. E' cosi' idiota da non sapere che se avesse messo i suoi soldi in BOT o cct li avrebbe oltre che raddoppiati. Lasciate il lavoro degli speculatori immobiliari a chi ci sa fare, voi è meglio che ci state alla larga.
Nonostante siam entrambi precari non siamo per lo stato sufficientemente poveri da ambire ad una graduatoria per case popolari!!! che devo fare se non sperare che il mercato cali? sperare che intervenga qualcuno a tutelare il diritto ad una prima casa?! con questa situazione immobiliare un diritto è negato per pura e semplice speculazione..lo trovo abominevole..rispetto chi fa dell'edilizia un ambito di arricchimento (bravo lui) ma si dovrebbe separare il mercato della prima casa da quello più legato a investimenti economici..saluti! non pensare di trovare consolazione in questo forum, per loro (chi vende) tu sei solo un pezzente senza soldi che non merita certo un tetto sopra la testa.
Chi invece spera ancora nella speculazione immobiliare, è cosi' stupido da non sapere che ogni ciclo economico è per definizione ciclico quindi ha alti e bassi, adesso siamo ancora nel bel mezzo del ciclo basso, è cosi' stupido e mentalmente vecchio da pensare che usare un minuto internet per replicare a un post vooglia dire non lavorare o non darsi da fare. E' cosi' idiota da non sapere che se avesse messo i suoi soldi in bot o cct li avrebbe oltre che raddoppiati. Lasciate il lavoro degli speculatori immobiliari a chi ci sa fare, voi è meglio che ci state alla larga
Si, va bene, continua a trastullarti con i cicli economici, io continuo ad affittare le case che ho comprato e che valgono tre volte tanto (senza contare il reddito da locazione)
Siamo tutti scemi e sei intelligente solo tu
Chiunque abbia un minimo di cervello sa che la casa è un bene che non perde il suo valore, può solo aumentarlo. Indipendentemente da fluttuazioni del mercato o crisi economiche di grande entità!! eh si la leggenda de "il mattone non cala mai" continua la sua salita, non bastano i dati alla mano, gli esperti che dicono il contrario. A proposito lo sai che babbo natale non esiste? Se vendi qualcosa fammelo sapere, ti faccio una delle mie propostine da infarto. Il mercato immobiliare perde o acquista valore come tutti gli altri mercati, poi se tu sei disposto ad aspettare 20 anni per avere quello che chiedi puoi farlo, ma questo non vuole certo dire che la tua catapecchia non ha perso di valore anzi.
E' veramente comico come qualcuno continui a dire stupidaggini su immobili a prezzi di saldo quando la realta' (ripeto la realta') parla una lingua completamente diversa e chi compra casa lo sa bene
Forse le cose sono diverse nei paesini di campagna o nelle periferie degradate
E' invece triste l' acredine che, da sempre, contraddistingue in questo blog le voci degli invidiosi cronici - quelli che tanto sono sempre invidiosi di qualcosa che gli altri hanno e loro no: una casa, una donna, un' auto, etc.
.......... brutta malattia quella......
E' VERAMENTE COMICO COME QUALCUNO CONTINUI A DIRE STUPIDAGGINI scusami tanto: qui secondo te tutti quelli che parlano o scrivono di mercati in crisi dicono fregnacce. Quindi secondo te il mercato immobiliare gode di ottima salute e tutti vendono al prezzo iniziale. Di quanto sarebbe più basso un prezzo di vendita rispetto a quello iniziale per considerare un prezzo come "prezzo di saldo"? e se qualcuno, come tanti me ne sono capitati, provasse a vendere il suo appartamento ad un prezzo al metro quadrato superiore del 50% rispetto a quello medio di vendita della zona, chi è il comico? quello che gli offre, giustamente, il 33% in meno o il venditore che, tra le risate di quelli che vanno a vedere il suo appartamento, cerca qualcuno a cui rifilare la sua casa?
Intantoio comprato nel 2008 a 150k trovato pollo che ha acquistato a 195k, non male come gain.
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