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Soloaffitti-nomisma: nel 2013 affitti giù del 4,5%, ma si va verso la stabilizzazione dei canoni

La casa non è un bene come gli altri, perché da qualche parte si deve pur vivere. Ecco quindi che gli italiani, abituati negli ultimi trent'anni a puntare tutto sull'acquisto, di fronte alla crisi dei mutui e alla precarietà lavorativa tornano a rivolgersi al mercato degli affitti. Oberati dall'imu, o impossibilitati a vendere, anche molti proprietari hanno bisogno di mettere a reddito i propri immobili. Ecco dunque che domanda e offerta si possono incontrare

Ogni anno nel nostro paese si formano circa 300mila nuove famiglie. La maggior parte di esse, se non ha degli appoggi familiari, difficilmente ottiene un mutuo. A questi bisogna aggiungere altre categorie che, volenti o nolenti, scelgono l'affitto. I single, i trasfertisti, gli stranieri, ma anche degli affittuari di ritorno, come i separati o chi ha dovuto vendere casa a causa di difficoltà economiche

Non è dunque solo una congiuntura, ma un vero e proprio cambiamento della mentalità, legato a fattori lavorativi e sociali. Se il posto fisso è ormai una chimera, l'affitto rende più liberi di spostarsi in funzione delle offerte di lavoro

I prezzi degli affitti

Possiamo considerare il 2012 come un anno di prova di una tendenza in ascesa. Tanto più che i canoni sono scesi, come ovvia conseguenza di vari fattori:

- Maggiore offerta

- Situazione economica generale, con i redditi fermi o in diminuzione

- Discesa dei prezzi di compravendita

Il tanto temuto effetto imu, quindi, non c'è stato, per una semplice ragione: i proprietari sanno che se aumentano i canoni rischiano di tenere l'alloggio sfitto. È meglio un buon inquilino che paga 100 euro in meno, di uno che non può pagare. In alcune città, inoltre, i sindaci hanno deciso una riduzione dell'aliquota imu per i contratti con affitto a canone concordato, già premiato dalla cedolare secca con una riduzione d'imposta

Come far fruttare un immobile in affitto

Innanzitutto offrendo un appartamento in buone condizioni e fidelizzando il proprio inquilino. Lo stesso vale per le seconde case al mare o in montagna: metterle in buone condizioni non è una gran spesa, ma soprattutto bisogna promuoverle nel giusto modo e sfruttarne al massimo la redditività

Se il mercato del lavoro e la società cambiano bisogna inoltre saper intercettare la domanda, con formule come l'affitto breve, che può rendere anche il 20% in più di una normale locazione. Non sono solo più gli studenti ad affittare monolocali e stanze: la formazione continua, i grandi eventi, i festival, il nuovo turismo urbano, possono generare una domanda decisamente interessante 

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2 Commenti:

31 Dicembre 2012, 13:31

Ahahah...e pensare che qualche fessacchiotto si illudeva che gli affitti potessero salire!!!!
I canoni sono in picchiata dappertutto,questa è la verità!
I prossimi due anni saranno storici per l'immobiliare in Italia,scenderanno sia i prezzi degli affitti sia quelli di vendita.
Una volta si collezionavano immobili ora c'è il panico di non riuscire a disfarsene.
Unica voce al rialzo del settore...? le tasse!!!!!!
E speriamo che non introducano anche una patrimoniale immobiliare se no la situazione diventerà tragica!

6 Febbraio 2013, 15:59

Per risolvere questo problema basterà non eleggere monti che pensa solo alle banche. MPS per me potrebbe anche chiudere e mantenere il personale in servizio piazzandolo in altri istituti di credito tanto sono tutti uguali in questo momento vogliono soltanto i nostri soldi e non erogare neanche un euro. Del resto alle banche conviene che la gente venda gli immobili perchè il ricavato andrà depositato in qualche conto corrente.

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