Secondo il gruppo tecnocasa il 2013 sarà per il mattone una sostanziale fotocopia del grigio 2012: compravendite al di sotto della norma e prezzi in discesa, ma senza veri crolli in stile Spagna o Irlanda. Secondo il gruppo immobiliare a soffrire saranno soprattutto le nuove abitazioni invendute, ma in generale riguarderà tutti i settori, con effetti collaterali sul mercato degli affitti
Queste le previsioni sui prezzi per le grandi città, in cui risalta la pessima performance che potrebbe offire la capitale, soprattutto come conseguenza del deprezzamento delle zone periferiche o con meno qualità
Città | Diminuzione |
Bari | 7-5% |
Bologna | 6-4% |
Firenze | 4-2% |
Genova | 4-2% |
Milano | 4-2% |
Napoli | 5-3% |
Palermo | 5-3% |
Roma | 6-4% |
Torino | 3-1% |
Verona | 3-1% |
Le compravendite si manterranno sotto le 500mila, con pochi investimenti immobiliari e il ristagno del comparto delle case vacanza. I più avvantaggiati saranno i potenziali acquirenti che dispongono del capitale, che stanno aspettando un'ulteriore discesa dei prezzi per uscire allo scoperto
Riuscirà a vendere casa solo chi comprenderà la situazione, soprattutto nel mercato di sostituzione: se vendo a meno, compro a meno, dovrebbe essere la regola. Ma bisognerà vedere chi avrà il coraggio di fare il primo passo
41 Commenti:
Se vendo a meno, compro a meno Finalmente lo abbiamo capito. Finchè non si vede il meno in acquisto non ci sarà mai il meno in vendita. È logica non studi universitari alla bocconi
Io e la mia famiglia ci stavamo apprestando a cambiare casa, ma con il nuovo redditometro abbiamo purtroppo scoperto che l'acquisto di una nuova casa, ci avrebbe fatto sforare abbondantemente il 20% del nostro reddito annuale limite previsto dalla legge come margine massimo, per cui avremmo nell'anno successivo l'accertamento automatico da parte dell'agenzia delle entrate. Ci siamo quindi informati più approfonditamente e purtroppo tutti i nostri sospetti corrispondevano a verità, e quindi noi casa nuova non la compriamo credo quindi che le previsioni sul futuro del mercato immobiliare saranno tutte fortemente condizionate dal redditometro e dalla guardia di finanza e rendendo quindi anche le vostre previsioni completamente fuori della realtà, che sarà a mio avviso molto più dura. Ma anche tutto il mercato in generale, perchè mi è stato spiegato con una certa arroganza, che noi dovremo dare giustificazione a tutti i movimenti del nostro conto corrente, e se non siamo in grado di farlo verremo automaticamente considerati evasori e quindi o si paga subito o possiamo al massimo rivolgerci alla commissione tributaria. Quindi credo che appena gli italiani scopriranno l'assurdo regime del redditometro on la spenderanno molto meno per beni mobili ed immobili con la paura di sforare il 20%. Io e la mia famiglia stiamo prendendo seriamente in considerazione l'ipotesi di andare via dall'Italia e di andare a vivere in un altro paese europeo (francia o austria), perchè in un paese dove lo stato ha in mano il tuo conto corrente e ti chiede spiegazione se hai dato 100 euro a tuo figlio, la democrazia non esiste più, ma anche perchè temiamo che in Italia con questi sistemi in futuro l'aria diventerà molto molto pesante e la convivenza democratica sempre più difficile. In altra occasione mi sarei firmato con il mio nome, ma già oggi permettersi di criticare il redditometro e l'agenzia delle entrate in pubblico mi potrebbe costare caro io sono un cittadino onesto, sono un pensionato e quindi non sono un evasore, e allora perchè un funzionario senza titoli di legge deve avere in mano il mio conto corrente e sapere tutti fatti della mia vita, perchè io debbo essere sottoposto ad una indagine ed essere trattato come un delinquente se non ho fatto nulla e oltretutto per finire questa follia giuridica e costituzionale debbo essere io a discolparmi, questa non si chiama democrazia, ma ha un altro nome
Concordo in pieno, è la fine della democrazia in Italia con questi sistemi da servizi di controspionaggio russo...
Chi non ha nulla da temere è veramente onesto... vuol dire che c'è qualcosa sotto!
Al post #3:
Mi scusi, mi domando.. Perchè uno si dovrebbe preoccupare del redditometro anche se sfora il 20%, se è in grado di spiegare, in caso di richiesta, la provenienza dei soldi..??
Dei 140/150 miliardi stimati di evesione fiscale italiana il 70% sono da addebitarsi alle attività illecite di mafia e malavita organizzata, il 30% rimanente, cioè tutto il resto dei cittadini italiani,
Evade quindi per 45 miliardi, questa cifra è nettamente inferiore alla evasione fiscale 2012 della germania che è stata di 65 miliardi. Essendo il redditometro rivolto non contro la mafia, che continuerà ad evadere tranquillamente, ma contro il resto dei cittadini per cercare di spillare soldi ai cittadini onesti che però non sono sempre in grado di dimostrare attraverso documentazione tutti i suoi movimenti bancari. Quindi lo stato non potendo lottare la mafia fà diventare evasori i cittadini onesti attaccandosi a tutti i cavilli giuridici e fiscali pur di fare cassa.
Questa tattica ormai comincia a diventare sempre più Chiara a tutti, ma è una strada che rischia di annullare il mercato ma anche la democrazia
2/4% a Milano? Solo...ma che hanno cominciato ad assumere massivamente a 2500 euro al mese? aspetta un po' che provo a cercare lavoro??? :d
Tutto molto buffo. Me ne resto felicemente in Germania finche' la situazione non cambiata....stato di scimpanze ormai!!!
Ecco bravo, resta in Germania e non rompere le palle a noi.
Sono un operatore del settore immobiliare sulla piazza di Milano; mi permetto di sottolineare che la situazione più difficile riguarda gli immobili di nuova costruzione rimasti invenduti soprattutto nelle zone semi periferiche e periferiche. In questi casi posso evidenziare un calo dei prezzi superiore al 5%. Ovviamente queste vendite sono aggrvate ulteriormente dall'aspetto fiscale: l'iva al 4 o al 10% sul prezzo di vendita e non sulla rendita, incide molto e pregiudica ulteriormente le trattative.
Corretto. In periferia (anche se non tutte in modo identico) il calo è decisamente più evidente. In alcuni casi anche fino al 20%, soprattutto in quelle zone dove si era registrato un aumento assolutamente incomprensibile. Negli ultimi dieci anni i prezzi di molte zone intorno al centro si erano avvicinate a quelli del centro (all'interno della circonvallazione per capirci) e questo aumento, a parte rari casi di zone riqualificate, era ingiustificato. I prezzi del centro e delle zone pregiate scendono meno, in primo luogo perché questa è una dinamica di prezzi che si è sempre verificata ed è anche ovvia dato che gli acquirenti di queste zone sono molto meno influenzati dall'andamento dell'economia, in secondo luogo perché qui i prezzi spesso sono aumentati meno che in zone meno pregiate.
Adesso tutto sta lentamente tornando alla normalità, e la cosa è più evidente nelle periferie.
La stessa logica vale per l'hinterland. Ci sono cittadine da sempre abitate da un certo tipo di popolazione, molto vicine a Milano e da sempre considerate al di sopra della media per qualità in generale (segrate, peschiera Borromeo, san donato milanese), che tengono o registrano assestamenti. In Altre realtà, che non sono mai state particolarmente attrattive (corsico, rho, vituone) e dove i prezzi erano aumentati senza motivo, è ovvio che la discesa è più evidente. In alcuni casi la,situazione è resa peggiore dal fatto che si è costruito senza limiti (rho in particolare, da quando è arrivata la fermata della metropolitana, fermata che però non ha cambiato lo "status" della cittadina, ha visto una esplosione di palazzoni oggi in gran parte invenduti).
Vale invece in senso assoluto la,considerazione sulla difficoltà di piazzare appartamenti di nuova costruzione, che a fronte di innegabili vantaggi (ma attenzione, non tutti sono costruiti in modo eccelso ed il risparmio in costi di gestione non sempre è cosi incredibile) scontano una tassazione all'acquisto che, soprattutto nel caso della seconda casa, fa perdere ogni tipo di vantaggio economico rispetto all'usato.
Se compro un appartamento da 400mila euro e devo pagarne 40mila di imposte/IVA (invece di 6\8mila sull'usato) è ovvio che ci penso mille volte. Anche con il risparmio sui costi de gestione, prima di recuperare più di 30mila euro ....
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