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Come negare l'evidenza: la ripresa del mercato immobiliare non avverrà con la propaganda

Come sta il mercato immobiliare? chi opera nel settore sa che le cose non vanno per nulla bene, eppure nelle ultime settimane abbiamo letto titoli sui giornali di segno opposto. Ripresa, ripresina o rilancio delle compravendite, che, almeno stando ai dati, proprio non si vedono

Dalla pubblicazione del rapporto dell'agenzia del territorio relativo al primo trimestre 2013 è cominciato questo curioso siparietto. Il calo delle compravendite da gennaio a marzo 2013, rispetto allo stesso periodo del 2012, è stato del 13,8%. In termini di transazioni nette si tratta del peggiore trimestre degli ultimi 25 anni. Eppure, nella nota che accompagnava il rapporto omi (osservatorio mercato immobiliare) si leggeva:

I numeri "mostrano una decelerazione del trend negativo rispetto alla serie dei tassi tendenziali che nel 2012 avevano mostrato riduzioni più accentuate"

Effettivamente il calo interannuale nel 1q 2012 era stato del 17%. In quel momento cominciò infatti il crollo del mattone italiano. Ma una discesa ulteriore del 13% su quel crollo non è certo una buona notizia, sebbene le cifre, a confronto, possano creare questo miraggio. Significa che se nel 2011 ho venduto 117, nel 2012 ho venduto 100 e nel 2013 87. L'attenuarsi tendenziale della diminuzione c'è, ma i dati netti sono tremendi

Con i dati del secondo trimestre i commenti sono stati ancora più spinti, perché la diminuzione del 2013 sul 2013 è stata "solo" del 7,7%, rispetto al meno 24% dello scorso anno. In base a questi "straordinari" dati sono fioccati i comunicati positivi

Leggiamo per esempio sull'ansa: "Milano: aumentano compravendite case e diminuiscono i prezzi". Il formidabile titolo fa riferimento alla contrazione del 2% delle compravendite nel capoluogo meneghino, che siccome è inferiore alla caduta dello scorso anno, fa parlare incredibilmente di un aumento. Ricordiamo invece che si tratta di due diminuzioni, che si sommano rispetto alle compravendite del 2011 (che già di per sé fu un anno fiacco)

Stessa cosa succede a Piacenza, dove la fiaip parla di ripresa del mercato immobiliare. Anche qui conviene ricordare che se caduto di meno, sei caduto lo stesso, non ti sei certo rialzato

Detto questo alcuni segnali positivi ci sono:

- L'aumento della domanda di mutui

- La diminuzione dello spread sui mutui

- Una domanda sempre desiderosa di comprare casa

- Il piano casa e la soprressione dell'imu sulla prima abitazione, temi questi tuttavia legati alla congiuntura politica non facile

Ad ogni modo non sarà la propaganda a far riprendere il mercato, ma una realtà fatta di occupazione, ripresa economica e riattivazione dei mutui. Oltre naturalmente all'allineamento dei prezzi sulle reali possibilità d'acquisto degli italiani

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26 Commenti:

3 Ottobre 2013, 16:09

In termini di tempi, prima deve ripartire il numero di copravendite e solo dopo, molto dopo (almento due anni dopo) i prezzi cominceranno un poco a risalire.

Ma di tutto ciò non c'è traccia visto che nel 2013, battendo tuttii records negativi, si venderanno meno case che nel già disastroso 2012

Caro idaelista per quanto cerchi di sembrare realista non c'è modo di compiacere i mattonari senza fare disinformazione

3 Ottobre 2013, 16:11

Da notare il libro verde: visual c++ :d

4 Ottobre 2013, 8:55

L'unica cosa che hanno ripreso gli operatori immobiliari è ad alzare il gomito....ma d'altronde la calce e il vino alla fine cementano anche i neuroni e fanno parlare di ripresa.....

4 Ottobre 2013, 10:38

Le case non le vuole più nessuno!!!

4 Ottobre 2013, 10:56

Che stoccata ai mattonari....

4 Ottobre 2013, 11:53

A.i. Di Milano.
Positivo il fatto che la tendenza al ribasso nel numero Disabato compravendite abbia rallentato.
Detto questo, è ridicolo parlare di ripresa. La situazione è totalmente ingessata. Oggi Disabato vendono solo case i cui proprietari hanno capito che la musica è cambiata. Spesso soprattutto nella zona centro e semicentro Disabato Milano non significa svendere ma rivedere le pretese Del 10/20%. Comunque pochissimo per tutti quelli che hanno beneficiato Di aumenti nell'ordine del 100% dal 2000 in poi.
Eppure la gran parte Di questi signori crede ancora in una ripresa nel breve periodo.
Non si tornerA mai più ai livelli di prezzi e compravendite del 2007, per mille motivi, si rassegnino.
Io ho una mia semplice teoria sulla ripresa delle compravendite. Ripartiranno alla grande quando i prezzi saranno calati di un 20/50% (a seconda delle zone) e permetteranno a molti Disabato acquistare senza mutuo o con un mutuo molto limitato. Cambieranno le cose quando il ricorso alle banche tornerà nella norma sia come importi che come percentuali Disabato erogato sul prezzo Disabato vendita.
Prima noi a.i., tutti, faremo capire ai venditori che che si devono rassegnare, e meglio sarà per tutti. A.i. Compresi

4 Ottobre 2013, 12:10

In reply to by anonimo (not verified)

I prezzi delle abitazioni in Italia sono ancora troppo alti. Si attende una diminuzione nell'arco dei prossimi tre anni di circa il 25% rispetto ai valori attuali.

4 Ottobre 2013, 16:36

In reply to by anonimo (not verified)

Il mago otelma ...

5 Ottobre 2013, 0:24

In reply to by anonimo (not verified)

Rispetto al 2006 sono gia' diminuiti del 35 per cento circa! Se si cintinua cosi si tornera' ai prezzi prima dell'euro del 2001

5 Ottobre 2013, 0:27

In reply to by anonimo (not verified)

Rispetto al 2006 sono gia' diminuiti del 35 per cento circa! Se si cintinua cosi si tornera' ai prezzi prima dell'euro del 2001

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