Le riunioni di condominio non sono mai state amate. Ma se un tempo a suscitare più di un mal di pancia era la scarsa simpatia tra i condomìni, oggi è la paura di dover sostenere spese impreviste per lavori straordinari. Così sono sempre più frequenti le assemblee mandate a monte per non aver raggiunto il quorum
L'allarme arriva dall'anammi, associazione nazional-europea degli amministratori d'immobili, in seguito alle numerose segnalazioni giunte dai suoi iscritti. La fotografia scattata dall'associazione è quella di un paese diviso, dove al nord-ovest la situazione è rimasta simile a quella dei livelli pre-crisi, mentre al centro-sud è notevolmente cambiata, registrando una vera e propria impennata del fenomeno
Come riportato dal secolo xix, il presidente dell'anammi, Giuseppe bica, ha spiegato che "la tendenza dell'assenteismo in assemblea condominiale non è un semplice fatto di colore, ma un escamotage sempre più utilizzato per fuggire la possibilità di spese di un certo importo"
A spaventare sono i lavori di manutenzione straordinaria, ossia quelli che non rientrano nei lavori previsti annualmente e ricompresi nella quota condominiale. A tal proposito, bica ha detto: "proprio perché impossibili da prevedere questi interventi possono rappresentare spese importanti e, in tempi di crisi, sempre più spesso la soluzione dell'italiano medio è quella di sottrarsi alla spesa non partecipando all'assemblea"
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