
Il 16 dicembre saranno chiamati a versare il saldo Tasi 2015 gli inquilini delle case in affitto. Sebbene la parte maggiore dell'importo spetti al proprietario di casa, l'affittuario dovrà corrispondere una quota tra il 10% e il 30%, a seconda delle decisioni dei Comuni.
La legge prevede che quando un immobile è dato in locazione o in comdato, una quota della Tasi sia dovuta da chi abita nell'appartamento, a patto che il contratto abbia una durata di più di sei mesi nel corso dell'anno. La quota dovuta dall'inquilino varia tra il 10 e il 30 per cento e viene stabilita dal comune.
Tasi, solidarietà proprietario e inquilino
Proprietario e inquilino sono responsabili ciascuno per la propria quota e non esiste "solidarietà" tra i due. Questo vuol dire che se l'inquilino non paga non può essere chiesto nulla al proprietario e viceversa. La regola vale anche per gli immobili non a uso abitativo
Tasi comodato gratuito
Se l'immobile è in comodato ai familiari e assimiliato a prima casa, il versamento della Tasi è a carico del proprietario e non dei familiari.
Tasi inquilino, come si paga
Il procedimento per calcolare la quota inquilino della Tasi è simile a quello per calcolare la quota del proprietario. Prima di tutto si base dalla rendita catastale, che va rivalutata al 5%. La rendita catastale rivalutata si moltiplica per un coefficiente che per le abitazioni civili è pari a 160. Infine si moltiplica la base imponibile per l'aliquota comunale. L'importo così ottenuto si distribuisce tra inquilino e proprietario.
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