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Milano, solo 1 inquilino su 10 si affida al canone concordato
GTRES

 I milanesi conoscono il canone concordato, ma a utilizzarlo sono ancora in pochi, stando a quanto emerge da un’indagine  condotta da  Milano Abitare e Idealista (idealista) sugli affitti a canone concordato.

Il 62,8% dei rispondenti afferma di conoscere il canone concordato, associandolo per lo più ai vantaggi fiscali, ma poco più del 10% del campione ha scelto di utilizzarlo. 

Perché gli utenti prediligono ancora il canone libero? Sempre secondo il sondaggio il primo fattore disincentivante all’utilizzo del canone concordato sarebbe il basso importo del canone di locazione (66,7% dei rispondenti). Un’idea che resiste nonostante oggi i canoni imposti dal vecchio accordo territoriale siano stati revisionati da un nuovo Accordo, con valori decisamente più vantaggiosi per il proprietario.

Permane un certo scetticismo tra i proprietari  e questo comporta la scarsità di offerta di affitti sostenibili a fronte di una forte interesse da parte dei potenziali inquilini. Minore incidenza sembrano avere invece l'incertezza legislativa (16,7%) e la complessità della normativa contrattuale (16,6%).

I risultati del sondaggio lasciano pensare che vi sia un deficit informativo sui temi del canone concordato (molti dichiarano di non conoscerlo). Inoltre dalle risposte dei cittadini si evince l’assenza di un punto di riferimento atto a orientare gli interessati verso questa categoria contrattuale. 

Secondo Vincenzo De Tommaso, dell’ufficio studi di idealista: “l’indagine evidenzia ancora forti resistenze da parte dei proprietari, convinti che il canone concordato non sia conveniente, e questo rappresenta il principale ostacolo alla diffusione di questa formula, nonostante a Milano il disagio abitativo sia crescente”.

Secondo Vincenzo De Tommaso, dell'ufficio studi di idealista “l’indagine evidenzia come, nonostante a Milano il disagio abitativo sia crescente, il principale ostacolo alla diffusione del canone concordato è la forte resistenza dei proprietari, convinti che questa formula non sia conveniente".

Se livello nazionale il ricorso al canone concordato  è in continua ascesa, a Milano il fenomeno stenta a decollare. Eppure l’argomento è quanto mai attuale:  la Legge di stabilità 2016 ha introdotto misure volte ad incentivare i proprietari che locano il proprio immobile a canone concordato, con uno sconto sull'Imu e Tasi. Nella capitale lombarda, l’Agenzia Sociale “Milano Abitare” mette a disposizione dei cittadini importanti risorse economiche tra cui il Fondo di garanzia, il Microcredito e il Contributo ai proprietari

Sono questi alcuni dati e riflessioni che verranno presentate oggi nell’ambito del convegno “MILANO ABITARE PROMUOVE IL CANONE CONCORDATO, Affitti casa, ricevi incentivi, ottieni sgravi fiscali e sei tutelato”, promosso da Fondazione Welfare Ambrosiano in collaborazione con TeMa - Territorio Mercati e Ambiente (Società della Camera di Commercio di Milano) e il portale di annunci immobiliari, idealista. L’incontro sarà l’occasione per presentare alla cittadinanza il progetto Milano Abitare, i vantaggi offerti dall’Agenzia, le novità fiscali introdotte dalla legge di stabilità per il 2016. Verranno  inoltre resi noti i risultati del sondaggio sul mercato degli affitti a Milano a cura del media partner dell’iniziativa. 

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