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Duro colpo al sistema degli affitti brevi inaugurato da Airbnb. Secondo la Corte di giustizia europea, infatti, i Comuni hanno il diritto di imporre un "regime di autorizzazione", regolarizzando il mercato.

La pronuncia appoggia di fatto la normativa francese, secondo la quale nei Comuni con oltre 200mila abitanti e in tre dipartimenti limitrofi di Parigi, i locali destinati agli affitti brevi devono essere soggetti a un'autorizzazione preventiva. In questo modo si cerca di tutelare le locazioni di lunga durata, spesso insufficienti a reggere la domanda rispetto al grande patrimonio di immobili destinati all'affitto breve.

"La Corte ha rilevato che la normativa in questione mira a stabilire un dispositivo per far fronte alla scarsità di alloggi destinati alla locazione di lunga durata, con l’obiettivo di rispondere al peggioramento delle condizioni di accesso agli alloggi e all'esacerbarsi delle tensioni nei mercati immobiliari, il che costituisce un motivo imperativo di interesse generale”, spiega la Corte di Giustizia dell’UE in un comunicato.

Una mossa che di fatto potrebbe ostacolare il sito di homesharing Airbnb, che fonda il suo business proprio sull'affitto a breve termine.

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