Novità per gli alloggi universitari. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha fatto sapere che sono stati assegnati circa 500 milioni di euro per la realizzazione di 5.400 nuovi posti letto destinati agli studenti e finanziati dal Mur attraverso il V bando della legge sugli alloggi universitari, la 338/2000. La cifra assegnata, oltre alla creazione di nuovi posti, permetterà anche di recuperare, riqualificare, ampliare ed efficientare strutture residenziali già esistenti.
Come spiegato dal Mur, la valutazione degli immobili da ammettere al finanziamento è stata fatta tenendo conto anche della capacità del progetto di raggiungere gli obiettivi assegnati nei tempi indicati dal cronoprogramma e con il minimo consumo possibile di risorse. Tra i criteri anche l’utilità del progetto, intesa come la convenienza per la “comunità” di riferimento, comprensiva del numero di studenti fuori sede, e la sostenibilità nel tempo e nelle successive fasi di gestione ed attuazione.
Il ministro Anna Maria Bernini ha spiegato: “Confermiamo la priorità della tutela del diritto allo studio. Con l’assegnazione di questi 500 milioni facciamo un altro passo avanti che ci permetterà di avere 5.400 posti letto in più che vanno ad aggiungersi agli 8.500 che abbiamo già realizzato nell’ultimo anno. Si tratta di risorse che ha messo a disposizione il Governo e che consentiranno di avere anche edifici più moderni e più attenti all’ambiente. Lavoriamo con l’obiettivo di risultati concreti per trasformare una criticità mai risolta in tutti questi anni, in una grande opportunità”.
Di alloggi universitari ha parlato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, partecipando alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2023/2024 dell’Università degli Studi Federico II di Napoli. Mattarella ha sottolineato che gli alloggi per gli studenti fuori sede rappresentano “una questione di primaria importanza, ma anche antica”. Il presidente della Repubblica ha poi aggiunto: “Il rettore ha ricordato che Federico II disponeva alloggi a prezzi calmierati per gli studenti”. E rivolgendosi al ministro Bernini ha detto: “Ministro, è vero che Federico II aveva strumenti di maggior efficacia e persuasione, ma anche su questo tema abbiamo molto da apprendere dal passato”.
Parole subito commentate dall’Unione degli Universitari, che tramite una nota ha fatto sapere: “Ringraziamo il presidente delle Repubblica, Sergio Mattarella, per il richiamo alla centralità degli alloggi universitari, contenuta nel discorso pronunciato a Napoli. Si tratta di un messaggio forte che condividiamo. Per noi universitari, il diritto alla casa significa diritto allo studio. Non è un caso se oggi abbiamo soltanto 40mila posti in tutta Italia dedicati al diritto allo studio, ma l’esito di gravi responsabilità e mancanze delle istituzioni”.
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