
“La casa per noi è un diritto fondamentale”. A dirlo il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, parlando a margine della sua partecipazione alla Festa dell’Unità. Non solo. Il primo cittadino ha sottolineato l’intenzione di implementare le abitazioni di Edilizia residenziale pubblica (Erp) e di Edilizia residenziale sociale (Ers), con l’obiettivo di arrivare alle medie delle grandi capitali europee.
Ecco, nello specifico, le parole di Gualtieri: “Un’altra grande priorità è quella della casa. Noi abbiamo un target alto di 30mila case di Edilizia residenziale pubblica. Quelle attuali sono troppo poche. Vogliamo arrivare alle medie delle grandi capitali europee, che hanno una percentuale di case pubbliche molto più alta. Si è detto per venti anni ‘vendere, vendere, vendere’, invece noi le case le compriamo e le vogliamo realizzare”.
Il sindaco di Roma ha poi aggiunto: “Per arrivare ai numeri che vogliamo c’è bisogno di un po’ di anni perché adesso ne compriamo 2.000 o 3.000, ma noi ne vogliamo comprare 20mila di Erp e 30mila di Ers. La casa per noi è un diritto fondamentale”.
Il tema delle case di Edilizia residenziale pubblica e di Edilizia residenziale sociale sembra essere molto sentito nella Capitale. Di recente, in Assemblea capitolina è stata approvata la delibera rivolta alla fascia della popolazione esclusa dall’accesso al libero mercato della casa con particolare riferimento al segmento “a rischio” o “intermedio”. L’obiettivo è quello di destinare a questi soggetti 31.815 alloggi.
E proprio a proposito dell’Edilizia residenziale sociale, l’assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative di Roma Capitale, Tobia Zevi, intervistato da idealista/news ha spiegato: “A Roma, sempre più famiglie che fino a qualche anno fa riuscivano a cavarsela oggi faticano a sostenere l’affitto o ad acquistare casa”. E ha affermato: “L’obiettivo è costruire una politica strutturale e non emergenziale. L’Ers non può essere un progetto una tantum: deve diventare una delle colonne portanti delle politiche abitative romane”.
Sottolineando poi: “Con il sindaco Roberto Gualtieri, abbiamo deciso che la casa non può essere un lusso, né un bene lasciato esclusivamente alle dinamiche del mercato. Non ci rassegniamo all’idea che la città debba diventare un luogo per pochi. Stiamo costruendo una mappa del fabbisogno abitativo decennale e al tempo stesso una nuova stagione di investimenti pubblici. Ma è chiaro che per farlo servono risorse adeguate: non bastano quelle comunali. Per questo chiediamo con forza un impegno nazionale – a partire da un Piano Casa strutturato – e risorse europee dedicate. La casa è un diritto, ma anche un tema di tenuta democratica delle città: dove si rompe l’equilibrio abitativo, si indebolisce la coesione sociale”.
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