La decisione delle due compagnie telefoniche tim e vodafone di far pagare i servizi sms "chiama ora" e "recall" non è piaciuta all'antitrust e all'agcom. La prima ha avviato un'istruttoria per accertare il presunto carattere scorretto delle condotte con cui sono state modificate le condizioni degli avvisi di chiamata e la seconda ha avviato una verifica per accertare che l'introduzione di un costo per i servizi di chiamata di tim e vodafone avvenga senza arrecare pregiudizio agli utenti
L'antitrust ha circa cinque mesi di tempo per chiudere l'istruttoria e valutare se sanzionare le aziende, l'agcom ha invece fatto sapere di aver "chiesto ed ottenuto l'adozione, da parte dei due operatori, di misure aggiuntive di trasparenza a tutela degli utenti". Gli operatori hanno preso tre impegni: il richiamo dell'informativa sullo stop alla gratuità dei servizi nella homepage dei siti web; una nuova pubblicazione su quotidiani di rilevanza nazionale per informare sullo stop alla gratuità per i servizi di notifica di chiamata; una modifica del "messaggio informativo inviato ad ogni fruizione del servizio informativo di chiamata, per renderne più Chiara l'onerosità"
Ma andiamo a vedere come sono cambiati i servizi sms. Dal 21 luglio i clienti privati vodafone pagano 6 centesimi per ogni giorno in cui utilizzeranno il servizio "chiamami" e "recall", che può essere disdetto chiamando il numero 42070. Dall'11 agosto gli avvisi di chiamata "losai" e "chiamaora" di tim costano 1,90 euro ogni 4 mesi, per i clienti in abbonamento il servizio rimane gratuito fino al 6 settembre, poi saranno addebitati 0,48 euro al mese o 0,96 euro al bimestre, a seconda del piano tariffario. Il servizio può essere disdetto chiamando il numero 40920
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