Tante le iniziative da Nord a Sud del Paese
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Accoglienza dei profughi ucraini: dagli hotel alle abitazioni private, l'Italia si attiva
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L'Italia si attiva per dare accoglienza ai profughi ucraini. Dagli hotel alle abitazioni private, dal Nord al Sud del nostro Paese, si è messa in moto una significativa rete di solidarietà. Secondo le stime dell'associazione Italia-Ucraina, si attendono 800.000 persone bisognose di assistenza. Il dato del Ministero dell'Interno, aggiornato alle ore 8 di domenica 6 marzo 2022, parla di 14.237 cittadini ucraini entrati in Italia finora: 7.052 donne, 1.459 uomini e  5.726 minori. Le principali destinazioni risultano essere Roma, Milano, Bologna e Napoli, dove vengono raggiunti familiari e conoscenti già presenti in Italia.

Secondo quanto previsto dall'Ordinanza della Protezione Civile che disciplina l'accoglienza della popolazione ucraina, "le Prefetture - Uffici territoriali del governo, nel caso di indisponibilità dei posti nei centri, ovvero in caso di massiccio afflusso o di particolari criticità numeriche conclamate o previste, possono provvedere al reperimento di idonee strutture ricettive". E ancora: "Le Prefetture - Uffici territoriali del governo possono rappresentare specifiche esigenze ai Commissari delegati per l'alloggiamento temporaneo o l'assistenza ai cittadini ucraini, anche solo in transito sul territorio di propria competenza".

Ma quali sono le strutture pronte a dare accoglienza ai profughi ucraini? Le iniziative sono moltissime e si snodano lungo l'intero Stivale. Si va dalle associazioni alle amministrazioni locali. Tutti in prima linea per fornire aiuto ai profughi in fuga dalla guerra in Ucraina.

Accoglienza dei profughi ucraini: dagli hotel alle abitazioni private, l'Italia si attiva
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Accoglienza dei profughi ucraini a Milano

Il Comune di Milano, come si legge sul suo sito, è impegnato a organizzare le risposte più adeguate per fronteggiare l'emergenza umanitaria, conseguenza della guerra in Ucraina. Il Consolato ucraino ha attivato un ufficio per raccogliere le segnalazioni di tutte le persone provenienti dall'Ucraina arrivate a Milano, in modo anche da raccordare i servizi di accoglienza con la Prefettura e il Comune, e la segnalazione alle autorità preposte. 

L'Amministrazione comunale sta ospitando le prime famiglie nei centri già attivi per l'emergenza abitativa. Il Comune sta inoltre attivando collaborazioni con il Terzo settore per mettere insieme le disponibilità della città. Da subito Refugees welcome Italia mette a disposizione la propria piattaforma per raccogliere l'offerta delle famiglie che vogliono ospitare i rifugiati nelle proprie case.

La Caritas ambrosiana sta promuovendo la raccolta di disponibilità alloggiativa nella rete delle parrocchie di tutta la Diocesi di Milano. Anche Emergency sta raccogliendo le disponibilità tra i propri volontari per metterle a disposizione dei servizi competenti. L'ufficio scolastico territoriale è disponibile a lavorare per supportare le famiglie dei minori ucraini arrivati a Milano in un percorso di inserimento scolastico.

Accoglienza dei profughi ucraini a Bologna

Il Comune di Bologna ha istituito una task force per affrontare l'emergenza in Ucraina. L'obiettivo è favorire il coordinamento tra il livello politico amministrativo e il livello tecnico gestionale per adottare con tempestività misure di risposta alla richiesta di accoglienza. 

Accoglienza dei profughi ucraini a Roma

A Roma è entrato in funzione l'hub della task force per l'emergenza Ucraina, costituita dal sindaco Roberto Gualtieri. La sede risponderà al numero verde 800.93.88.73 e all'indirizzo e-mail emergenza.ucraina@comune.roma.it. Diversi i problemi affrontati, dall'ospitalità e dall'accoglienza diffusa alla mediazione linguistica.

L'assessora alle Politiche Sociali, Barbara Funari, ha spiegato: "I posti del circuito di accoglienza verranno ampliati, prediligendo spazi adatti ai nuclei familiari attraverso diverse modalità: la disponibilità degli alberghi, l'aumento dell'offerta con 200 posti aggiuntivi del Sai (Sistema Accoglienza e Integrazione) e la disponibilità di alloggi che stiamo già ricevendo dai singoli cittadini".

Tante poi le iniziative attivate nei singoli Municipi.

Accoglienza dei profughi ucraini a Napoli

A Napoli il sindaco Gaetano Manfredi e l'assessore alle Politiche Sociali Luca Trapanese, come si legge sul sito del Comune, "nell'accogliere gli inviti e le sollecitazioni che stanno pervenendo in gran numero da parte di associazioni, residenti e professionisti, invitano i cittadini a comunicare liberamente la propria disponibilità a fornire aiuti concreti alla popolazione ucraina in difficoltà, mediante la compilazione del form sottostante".

Come fatto sapere dall'assessore Trapanese, al 2 marzo 2022 "con l'apertura del form di 'richiesta aiuto', sono pervenute oltre 600 mail con le quali si offrono circa 580 posti di cui la metà in case ad uso esclusivo. Circa 100 psicologi, 150 mediatori e 180 offerte di medicinali". 

Gli agriturismi

Ci sono poi le strutture agrituristiche presenti sul territorio italiano che si sono messe a disposizione. Cia-Agricoltori, con Turismo Verde Associazione e l'organizzazione no profit di riferimento ASeS-Agricoltori Solidarietà e Sviluppo, di concerto con la Caritas Italiana ha attivato una rete di solidarietà rispondendo all'appello umanitario e coinvolgendo proprio gli agriturismi presenti sul nostro territorio.

Gli hotel

All'appello poi non mancano gli hotel. Si va dai Covid hotel, messi ora a disposizione proprio dei profughi in fuga dall'Ucraina, ai tradizionali hotel, che hanno deciso di dare accoglienza ai profughi ucraini. Nei giorni scorsi, si è ad esempio parlato di alcuni alberghi stagionali della Romagna aperti proprio per dare accoglienza attraverso il coordinamento dell'associazione Riviera Sicura. E agli strutture alberghiere si stanno aggiungendo anche le seconde case.
 

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