Commenti: 0
giornali
Statista

Ogni anno, il Reuters Institute for the Study of Journalism pubblica un rapporto sul consumo di notizie digitali. L'ultima edizione, basata su indagini condotte su più di 93.000 persone in 46 paesi, documenta come la fiducia complessiva nelle notizie sia scesa di due punti percentuali nell'ultimo anno. Circa quattro persone su dieci nel campione totale affermano di fidarsi maggiormente delle notizie per la maggior parte del tempo. Tra i paesi esaminati, la Finlandia rimane il paese con il più alto livello di fiducia (69 percento), mentre la Grecia (19 percento) ha il livello più basso. L'Italia si piazza invece al 34 per cento. 

La quota di cittadini in tutti i paesi esaminati che sono "molto" o "estremamente" interessati alle notizie e le consumano regolarmente è scesa dal 51 percento nel 2022 al 48 percento nel 2023. Molte persone scelgono di razionare o limitare sempre di più la loro esposizione alle notizie, o almeno a certi tipi di notizie. Le notizie troppo ripetitive o considerate "emotivamente pesanti" vengono spesso trascurate in favore di qualcosa di più incoraggiante.

Secondo il rapporto, con l'abbondanza di canali ora disponibili, "non sorprende che i consumatori di notizie si sentano sempre più sopraffatti e confusi, e molti si stiano allontanando temporaneamente o permanentemente. L'evitamento selettivo delle notizie e la stanchezza delle notizie sono stati exacerbati dai tempi difficili in cui viviamo". Come rivela lo studio, i social network che si basano maggiormente sui video come TikTok, Instagram o YouTube stanno diventando sempre più importanti per le notizie.

A tal proposito, gli autori aggiungono: "è evidente che la maggior parte dei consumatori non cerca più notizie, ma cerca le notizie che sembrano più rilevanti per loro e che li aiutano a dare un senso alle complesse questioni che affrontiamo. La nuova interruzione tecnologica dell'intelligenza artificiale è imminente, minacciando di scatenare una nuova ondata di contenuti personalizzati, ma potenzialmente non affidabili".

È importante notare qui che questi dati si basano sulle percezioni dei cittadini sulla fiducia nei media o nei marchi di notizie e che questi punteggi sono aggregati di opinioni soggettive. Gli analisti sottolineano che ciò significa che i cambiamenti nel tempo sono spesso influenzati in modo significativo "da fattori politici e sociali così come dalle notizie stesse".

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account