La presenza di una guardiola adibita per il portiere rappresenta un vero e proprio bene comune per tutti i condomini.
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La figura del portiere in un condominio ha storicamente rivestito un ruolo cruciale per la sicurezza e la gestione delle piccole incombenze quotidiane. Tuttavia, con il passare del tempo, l'uso della guardiola condominiale è diminuito, sollevando questioni legali e pratiche riguardo al destino dell'alloggio del portiere e alla gestione degli spazi comuni. Ad oggi il significato, le funzioni e le implicazioni legali legate alla guardiola del portiere nel contesto condominiale sono molto diversi dal passato.

Che significa guardiola del portiere, ovvero l’ufficio del custode

La guardiola del portiere è uno spazio dedicato all'interno di un condominio dove il portiere svolge le sue mansioni quotidiane. Tradizionalmente, questa area serviva come punto di controllo per l'accesso all'edificio, in modo da migliorare la sicurezza per tutti i residenti. La figura del portiere gestisce anche compiti amministrativi, come la ricezione di posta e pacchi, e può offrire assistenza con problemi tecnici o emergenze minori.

Per quanto riguarda il suo significato letterale, il termine "guardiola" deriva dal verbo "guardare" e rappresenta simbolicamente il ruolo di sorveglianza e protezione svolto dal portiere. Questo spazio non è solo un ufficio, ma spesso include un piccolo alloggio dove il portiere può risiedere, facilitando una presenza continua e pronta all'azione in caso di necessità.

appartamenti di un condominio
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La guardiola del portiere in condominio è un bene comune

Secondo la normativa italiana, la guardiola del custode è considerata una parte comune del condominio. Questo significa che, in assenza di clausole specifiche nel regolamento condominiale, l'alloggio del portiere è di proprietà di tutti i condomini, in proporzione alle loro quote millesimali. La gestione di questo spazio è quindi soggetta alle decisioni dell'assemblea condominiale, che può deliberare in merito alla sua destinazione d'uso.

Cosa accade alla guardiola condominiale in caso di cessazione di servizio?

Quando il rapporto di lavoro con il portiere termina, per pensionamento, licenziamento o decesso, sorge la questione del destino dell'alloggio. La Corte di Cassazione, con l'ordinanza 16083/2024, ha stabilito che in questi casi l'alloggio torna nella disponibilità del condominio. L'alloggio, quindi, non può essere rivendicato dagli eredi del portiere o da altri soggetti, a meno che non vi siano clausole contrattuali specifiche che dispongano diversamente.

Questo perché il contratto collettivo che riguarda i portieri indica che questi ultimi abbiano diritto alla guardiola, ai servizi igienici e, infine, anche ad alloggio, a meno che non venga espressamente indicato altrimenti nel contratto di lavoro. Nel momento in cui il contratto di lavoro cessa, con esso vengono a mancare i diritti del lavoratore di fruire dell’alloggio adibito per il portiere.

Stesso discorso per la guardiola, specie se separata dall’alloggio e considerata agli occhi del lavoratore come un proprio e vero ufficio. Chiunque verrà impiegato come portiere avrà il diritto di lavorare e avere a disposizione la guardiola condominiale. In altri casi, se il condominio decide di non avvalersi più del servizio di portierato, l'assemblea condominiale può deliberare un nuovo uso per la guardiola, sempre rispettando le norme vigenti e i diritti di tutti i condomini.

edificio in mattoni condominiale
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Portiere del condominio con alloggio? Un vantaggio per i residenti

La presenza di un custode con alloggio all'interno del condominio rappresenta un vantaggio significativo per i residenti. Un custode residente è in grado di offrire un livello di sorveglianza e assistenza superiore, grazie alla sua disponibilità continua. Questa sistemazione, però, comporta anche una serie di responsabilità per il condominio, che deve garantire condizioni di abitabilità e sicurezza per il custode.

La guardiola del portiere in un condominio è molto più di uno spazio fisico; rappresenta un punto cruciale per la sicurezza e la gestione dell'edificio. La sua gestione e il suo destino, in caso di cessazione del servizio, sono regolati da norme precise che garantiscono il rispetto dei diritti di tutti i condomini. La presenza di un portiere con alloggio può offrire numerosi vantaggi, ma richiede anche una gestione attenta e conforme alle leggi. La Corte di Cassazione ha chiarito molti aspetti legali legati a questo tema, fornendo linee guida importanti per i condomini e i proprietari immobiliari.

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