Quando si tratta di buttare i medicinali scaduti, non bisogna dimenticare i foglietti illustrativi, noti anche come "bugiardini". Questi piccoli documenti forniscono informazioni importanti sui farmaci, ma devono essere smaltiti correttamente per garantire una raccolta differenziata efficace. Ecco dove si buttano i bugiardini. Scopriamo come assicurarsi che anche questi piccoli fogli illustrativi possano essere riciclati in modo appropriato.
Dove gettare i bugiardini per smaltirli correttamente
I bugiardini, ovvero i foglietti illustrativi che accompagnano i farmaci, sono fatti di carta e, come tali, devono essere smaltiti correttamente. Dopo aver terminato una cura o se il farmaco è scaduto, è importante separare i vari componenti della confezione. Il bugiardino, insieme alla scatola di cartone che lo contiene, va gettato nel bidone per la raccolta della carta.
Questa semplice azione consente di riciclare questi materiali, permettendo loro di essere riutilizzati in nuovi prodotti di carta. Ogni anno, scatole e foglietti illustrativi circolano nelle nostre case, e smaltirli nel modo giusto contribuisce a ridurre lo spreco di risorse e l'impatto ambientale.
L'importanza di tenere alcuni bugiardini, invece di buttarli
Conservare i foglietti illustrativi di alcuni farmaci può essere molto utile, specialmente per quelli che usiamo in modo ricorrente o per trattamenti a lungo termine. Ecco alcuni motivi per cui potrebbe essere saggio tenere alcuni bugiardini, invece di gettarli:
- anche se si è abituati a usare un farmaco, può essere utile rileggere il bugiardino per rinfrescare la memoria su dosaggi corretti o modalità d'uso, che possono variare a seconda della situazione (ad esempio, per età o condizioni particolari).
- Gli effetti collaterali di un farmaco possono cambiare o manifestarsi in modo diverso nel tempo. Avere a portata di mano il bugiardino consente di controllare rapidamente se un sintomo è previsto e cosa fare in caso di reazioni avverse.
- Se si assumono più farmaci, il bugiardino può aiutare a identificare potenziali interazioni con altri trattamenti che si potrebbero iniziare. In caso di dubbi, è sempre meglio consultare un medico, ma avere il foglietto illustrativo può fornire un primo chiarimento.
- Alcuni farmaci richiedono particolari condizioni di conservazione o hanno indicazioni precise su come gestirli dopo l’apertura. Tenere il bugiardino permette di essere sicuri di conservare il farmaco in modo corretto, evitando di comprometterne l'efficacia.
- In caso di emergenza o dubbi improvvisi, avere il bugiardino a portata di mano permette di fare una consultazione rapida quindi di avere subito le informazioni principali a disposizione, evitando di dover cercare online o consultare altre fonti.
Per questi motivi, può essere utile conservare i bugiardini dei farmaci usati frequentemente o di quelli che richiedono una gestione attenta. Quando il farmaco non serve più, si può procedere con lo smaltimento appropriato, bugiardino incluso!
Perché il foglietto illustrativo dei farmaci viene chiamato bugiardino?
Il termine "bugiardino" per riferirsi al foglietto illustrativo dei farmaci ha origini piuttosto interessanti, secondo l'Accademia della Crusca. Il nome deriva dall'aggettivo "bugiardo", con l'aggiunta del suffisso diminutivo "-ino". Questa formazione linguistica serve a dare un senso di diminuzione e, al contempo, un tocco ironico. Il foglietto, infatti, è piccolo e talvolta è visto come poco affidabile o incompleto, suggerendo che possa contenere informazioni non del tutto veritiere o che tralasci alcune cose importanti.
L'Accademia della Crusca spiega che il termine "bugiardino" è nato da un uso dell'aggettivo "bugiardo" che, in origine, era riferito solo agli esseri umani capaci di dire bugie. Successivamente, questo termine è passato a designare un oggetto che contiene un testo, specificamente un testo informativo come quello di un foglietto illustrativo. In passato, questi foglietti tendevano a enfatizzare i benefici del farmaco e minimizzare o omettere i potenziali effetti collaterali, rendendo così il nome "bugiardino" una sorta di critica ironica alla parzialità delle informazioni fornite.
Inoltre, c'è un'ipotesi che il termine possa essere derivato dal linguaggio giornalistico. In Toscana, per esempio, "bugiardo" era usato per riferirsi ai manifesti dei quotidiani, e riducendo le dimensioni di questi fogli, il termine potrebbe essere stato adattato per il piccolo foglio dei medicinali. Un'altra spiegazione è legata ad un uso storico del termine in ambito giornalistico per indicare pubblicazioni di dubbia veridicità.
Nonostante oggi i foglietti illustrativi siano sottoposti a normative più severe e contengano informazioni più complete e accurate, il termine "bugiardino" è rimasto in uso. Questo perché, nonostante i miglioramenti, i foglietti possono ancora risultare difficili da comprendere per i non specialisti e, in alcuni casi, possono sembrare ancora incompleti. Di conseguenza, il nome "bugiardino" continua a riflettere una certa sfiducia o scetticismo verso la completezza e la chiarezza delle informazioni fornite.
Il corretto smaltimento di tutte le altre componenti dei farmaci
Molti non sanno che oltre ai bugiardini anche tutte le altre componenti dei farmaci devono essere separate e gettate in contenitori differenti. Per smaltire correttamente i farmaci, bisogna separare blister, scatole, bugiardini, flaconi e liquidi, e conferire ogni componente nel suo rispettivo contenitore di raccolta differenziata.
- Blister delle medicine e confezioni di plastica o metallo sono contenitori che spesso tengono le pillole, devono essere smaltiti nei bidoni della plastica o del metallo, a seconda del materiale. Bisogna separare attentamente il blister dal resto della confezione e buttare le parti giuste nel contenitore appropriato.
- Oltre ai bugiardini anche le scatole di carta e cartone che contengono i farmaci devono essere gettati nel bidone per la raccolta della carta.
- Se i flaconi di vetro, usati per sciroppi o gocce, sono vuoti, possono essere buttati nelle campane per il vetro. È importante che siano completamente vuoti prima dello smaltimento.
È comunque sempre bene fare riferimento alle linee guida del proprio comune di riferimento così da essere a conoscenza di eventuali modifiche alle regole di raccolta differenziata. Bisogna infine tenere in considerazione che se rimangono farmaci all'interno del blister o dei flaconi, o se c'è del liquido residuo, è necessario portarli negli appositi contenitori per medicinali scaduti, che si trovano comunemente nelle farmacie. Non vanno mai gettati nell'indifferenziata, perché le sostanze chimiche potrebbero inquinare.
Segui tutte le notizie del settore immobiliare rimanendo aggiornato tramite la nostra newsletter quotidiana e settimanale. Puoi anche restare aggiornato sul mercato immobiliare di lusso con il nostro bollettino mensile dedicato al tema.
per commentare devi effettuare il login con il tuo account