Il presidente di Confedilizia ha commentato con idealista/news i temi di attualità immobiliare che in questi ultimi giorni hanno acceso il dibattito: bonus casa, occupazione abusiva di immobili, polizze catastrofali obbligatorie
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Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia
Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia Confedilizia

Dallo stop alle agevolazioni per ristrutturare la seconda e la terza casa, all'introduzione del reato di occupazione arbitraria, passando per l'ipotesi di rendere obbligatorie le polizze assicurative contro le calamità anche per le abitazioni private. Sono tanti i temi di attualità immobiliare che in questi ultimi giorni hanno acceso il dibattito e di cui si sta discutendo. idealista/news ne ha parlato con il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.

Stop al bonus seconda e terza casa, le parole di Giorgia Meloni

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo all’assemblea di Confindustria ha detto che è finita la stagione dei bonus e ha annunciato lo stop alle agevolazioni per ristrutturare la seconda e la terza casa. Parole che non sono passate inosservate e che su X sono state così commentate dal presidente di Confedilizia: “Basta che si sia consapevoli che fra le ‘seconde e terze case’ ci sono le case date in affitto (che sono le ‘prime case’ degli inquilini). E basta che non si chieda ai relativi proprietari di fare interventi per renderle ‘green’”.

Presidente Spaziani Testa, può spiegare meglio qual è il suo pensiero e quali sono a suo avviso i possibili rischi di uno stop ai bonus edilizi per seconde e terze case?

“Spiego molto volentieri, perché la questione è importante. L’espressione ‘seconde case’ è da sempre foriera di equivoci. Chi la sente pensa subito alla villa al mare della famiglia benestante (che – sia chiaro – a mio avviso andrebbe protetta quanto la casa di abitazione), mentre l’intento di chi la usa, e comunque il suo effetto, è di riferirsi a tutti gli immobili diversi dalla ‘prima casa’.

E quindi l’esempio che facevo sui social, vale a dire quello delle case date in locazione, ma anche di quelle che si sta tentando – magari attendendo anni per assenza di domanda – di vendere o locare, quelle ereditate nel paesino sperduto che rischiano di cadere a pezzi, i locali commerciali sempre più spesso sfitti ecc.

Almeno da un quarto di secolo a questa parte, dall’avvio della detrazione per le ristrutturazioni nel 1997 e con le più diverse maggioranze politiche, non si sono fatte distinzioni fra tipi di immobili. Iniziare ora sarebbe sbagliato per tanti motivi, non ultimo quello di creare caos nei condominii, dove spesso convivono ‘prime case’ e ‘seconde case’, per usare la terminologia (sbagliata) in voga”.

Bonus edilizi, gli interventi auspicati

A fine anno scadranno diverse agevolazioni per la casa. In che modo, a parer suo, il governo dovrebbe intervenire con la prossima legge di Bilancio sul fronte dei bonus edilizi?

“Secondo noi, il Governo dovrebbe evitare di avvicinarsi al tema incentivi con una logica meramente ragionieristica e procedere invece a una analisi approfondita di tutte le numerosissime norme in essere per poi decidere quali detrazioni mantenere, quali eliminare e quali ridurre.

Ognuna di esse è stata introdotta con una finalità di interesse pubblico: emersione del sommerso, riqualificazione edilizia, sicurezza antisismica, efficientamento energetico ecc.

Si individuino delle priorità – per noi, la prima dovrebbe essere quella degli interventi di miglioramento sismico – e poi si provveda a destinare le risorse pubbliche in coerenza con la scelta effettuata.

Il timore, invece, è che la sbornia da superbonus condizioni le decisioni del Governo in modo negativo”.

L’occupazione abusiva di immobili e le novità del ddl Sicurezza

Il ddl Sicurezza ha introdotto il reato di occupazione arbitraria, che prevede una pena da due a sette anni per chi occupa o detiene senza titolo un immobile destinato a domicilio altrui o ne impedisce l’accesso al legittimo proprietario.

Qual è la sua opinione sulle nuove norme per le occupazioni abusive?

“La vera novità, positiva, del disegno di legge del Governo non è – a mio avviso – quella del nuovo, specifico reato di occupazione arbitraria di domicilio altrui, che si aggiunge a quello, in essere da un secolo, di occupazione arbitraria di immobili (in genere) altrui.

La svolta importante è data da un’altra disposizione contenuta nell’articolo 10 del ddl:

quella che introduce un procedimento accelerato che prevede, se l’immobile occupato è l’‘unica abitazione effettiva del denunciante’, l’intervento immediato degli ufficiali di polizia giudiziaria e consente a questi ultimi, ‘in caso di diniego all’accesso, resistenza, rifiuto di eseguire l’ordine di rilascio o assenza dell'occupante’, ove sussistano fondati motivi per ritenere l’arbitrarietà dell’occupazione, di disporre coattivamente il rilascio dell’immobile e di reintegrare il denunciante nel possesso, previa autorizzazione (anche orale) del pubblico ministero’”.

Ci sono altri interventi da voi auspicati?

“È necessario velocizzare anche le procedure di restituzione ai proprietari degli immobili anche degli immobili locati. Il problema si crea in molti casi nella fase esecutiva, quindi al termine dell’iter giudiziario. Si deve comprendere che più è certo e rapido il rientro in possesso del bene, maggiore sarà l’offerta di immobili in locazione.

Anche a seguito del lunghissimo blocco degli sfratti disposto con la pandemia, molti proprietari hanno perso qualsiasi fiducia nello Stato e hanno rinunciato a dare in locazione i propri immobili (o si sono rifugiati, quando e dove possibile, negli affitti brevi). Bisogna restituire loro sicurezza, così favorendo l’immissione sul mercato di nuove abitazioni: con maggiori garanzie sulle esecuzioni, ma anche attraverso la leva fiscale, abbattendo l’Imu in caso di utilizzo di contratti a canone concordato ed estendendo la cedolare secca del 10% a tutta Italia”.

Polizze catastrofali obbligatorie anche per le case?

È scontro sull’ipotesi di introdurre un’assicurazione obbligatoria sulla casa per i danni da maltempo e gli eventi sismici. Proprio in seguito all’ondata di maltempo che nei giorni scorsi ha colpito l’Emilia-Romagna – e che poi è arrivata anche in Toscana – il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha riacceso i riflettori su un tema di cui in passato, con l’intensificarsi dei fenomeni meteorologici estremi, si è già parlato: l’obbligo di polizze assicurative per le abitazioni private sugli eventi atmosferici.

Qual è la posizione di Confedilizia?

“Siamo nettamente contrari. Di fronte a un apparato pubblico (fatto di Stato, Regioni, Comuni, Consorzi di bonifica) che costa centinaia di miliardi di euro ai contribuenti italiani, ma che non riesce a effettuare le minime opere di tutela e protezione del territorio, è inaccettabile che la risposta sia quella di scaricare sui cittadini l’onere di questa inefficienza.

Anche i due vicepresidenti del Consiglio – uno, Salvini, al nostro convegno del 21 settembre a Piacenza – si sono dichiarati contrari all’idea. Occorre chiarire se quest’ultima – come ci auguriamo – sia la posizione definitiva del Governo: sull’economia non hanno effetto solo i provvedimenti normativi, ma anche gli annunci”.

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