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La cedolare secca si fa in due

Prima ancora di nascere, l'imposta unica sugli affitti già si fa in due. Due aliquote: una per i contratti a canone concordato del 20% e una per quelli a canone libero al 23%. Come funzionerebbe e a cosa serve quel 3% in più?

Potrebbe essere la soluzione alla perplessità del partito democratico e futuro e libertà che non avevano salutato di buon occhio un'aliquota unica imponibile a tutti. In più in questo modo - messo sul tavolo della discussione dal ministro della semplificazione Roberto calderoli - si conta di limitare le perdite di getto

Il 3% in più imponibile a coloro che affittano ad un canone non concordato, in più, servirebbe a finanziare le detrazioni per gli inqulini con figli a carico ipotizzate dal governo per accogliere le richieste di quoziente familiare dell'udc

Lo sdoppiamento dell'aliquota servirebbe anche a risolvere il conflitto tra proprietari ed inquilini caro al futurista mario baldassarri

Calderoli ha anche proposto che la tassazione sulla locazione entri nel calcolo del reddito lordo irpef da utilizzare per l'accesso ad altri sgravi fiscali

Se ti ha interessato questa notizia, leggi anche: casa, ecco il piano anti-furbi di calderoli

Con la cedolare i proprietari pagheranno 1 mld di tasse in meno

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18 Commenti:

12 Gennaio 2011, 11:43

A me sembra la solita stupida legge all'italiana. Tra un canone concordato e uno libero, di solito ci sono almeno un bel 30% di differenza. Allora penso a due ipotesi: uno che dà in affitto in nero continuerà a farlo e dice all'inquilino: l'affitto costerebbe 1000 euro,ma in nero te lo faccio a 850, secondo voi l'inquilino sceglie il 3% o il 15%? altra ipotesi: chi dovrebbe pagarci il 33/43% di tasse che cosa fa? Lo dichiara certamente. Soprattutto coloro i quali hanno più appartamenti e un reddito alto. Ma chi invece ne ha solo uno/due e un basso reddito e ci ha sempre pagato il 23/27% di tasse, cosa ci guadagna...niente. O in nero o dichiarato non ci guadagnerà nulla. Per cui questa è l'ennesima legge fatta per dare ai ricchi e togliere ai poveri. La soluzione è fare controlli seri,dalle città alle zone turistiche! e il vero incentivo agli inquilini passa attraverso una legge severa che punisce gli evasori. Per esempio: un inquilino denuncia il proprietario e per premio lo stato dà all'inquilino l'agevolazione di pagare il 50% del canone per 5 anni, e l'altro 50%? lo paga il proprietario evasore come multa. Chi affitterebbe in nero con un sistema del genere? chiaramente questa legge severa dovrebbe essere accompagnata da sgravi fiscali,ma sempre a scaglioni,e cioè, chi più guadagna più paga e non uguale per tutti. Oppure una cedolare secca con due aliquote. Redditi bassi il 18% quelli alti il 30%. Che senso ha far pagare a berlusconi o a una grossa immobiliare che affitta tanti appartamenti, il 20% di tasse come le pagherei io affittando un piccolo monolocale e un reddito basso. Come si fa a creare crescita e consumi con queste leggi da mentecatti e a risolvere veramente il problema degli affitti?

12 Gennaio 2011, 12:53

@ Post n. 1

1 - se il canone di mercato è 1.000 al locatore non conviene darlo al nero a 850. Gli conviene darlo con contratto a 1.000 e pagare 230 di irperf (come da articolo qui sopra)

2 - per i contratti al nero sono, le nuove norme in cantiere prevedono conseguenze gravissime, di cui pare lei non sia al corrente.
Quando viene scoperto un affitto al nero (anche tramite denuncia dell'inquilino) viene registrato d'ufficio un contratto 4+4 a 3 volte il valore del reddito catastale.
Il che, in una grossa città significa, anche 80% in meno del canone di mercato.
Chi è quel pazzo proprietario che rischia una cosa simile?!

3 - berlusconi e tutti i grandi proprietarii affittano tramite le loro società e pertanto per loro nulla cambia nemmeno con la nuova legge, che riguarda l'irperf e non l'irpeg.

Spero di esserle stato d'aiuto. Saluti

12 Gennaio 2011, 12:59

E nei comuni dove non è consentito fare i canoni concordati perchè questi accordi non esistono, e già si è penalizzati, bisogna pagare di più? la storia dell'inquilino che denuncia, però, è assurda... e se l'inquilino, per pagare un canone più basso, si inventa che il suo contratto non è interamente registrato e invece lo è? come si può provare che l'inquilino sta mentendo?? poi, giustmente distinguerei tra aliquota più bassa per i privati e aliquota più alta per le società, visto che per un privato magari l'affitto è un arrotondamento della pensione, per una società è un guadagno reale, e la società ha già delle agevolazioni che i privati non hanno

15 Gennaio 2011, 13:44

In reply to by giuseppe (not verified)

Farsi pagare possibilmente con bonifico bancario o con assegno può essere un modo per rendere trASPARENTi i pagamenti effettuati dall'inquilino.
L'inquilino, per denunciare il proprietario, dovrebbe sostenere il falso, cioè che paga parzialmente in banca e parzialmente in contanti, ma deve ANChe dimostrare questo passaggio in nero.
Lo so che non è una soluzione, io comunque ho ancora fiducia nella magistratura e, se mai il mio inquilino (che sta pagando fino all'ultima lira con bonifico bancario, tutto registrato e denunciato ai fini IRPEF secondo le norme di legge), dovesse denunciare inesistenti reati fiscali da parte mia, non esiterei a difendermi con i denti.
Quello che non funziona ancora sono le spese enormi (rispetto al capitale investito e al reddito) che gravano su un immobile e che l'inquilino non paga, perchè la legge prevede che paghi il proprietario: iCI, messa a norma degli impianti, manutenzione ordinariA e straordinaria dell'immobile, rischio di non essere pagato, spese legali, morosità protratta e occupazione oltre i termini contrattuali. Inoltre i danni all'immobile, che non sono una regola ma non dovrebbero essere tollerati neppure come eccezione.
Se tutto va bene, con inquilino che paga, non fa danni e lascia l'immobile libero a scadenza contratto, rimane meno del 50% dell'affitto, su cui però si pagane le tasse per intero. Se si valuta quanto è il rapporto fra valore dell'immobile e reddito lordo, viene da pensare che è migliore e meno rischioso altro tipo di investimento.
Lf -Torino

12 Gennaio 2011, 13:05

Il mercato immobiliare è ingessato oramai da tre anni per le eccessive pretese dei venditori, migliaia di posti di lavoro persi nell'indotto delle costruzioni e ristrutturazioni. Intanto il governo continua a non far niente e tampona le emergenze facendo aumentare il debito pubblico. Il 2011 sarà l'anno della bancarotta.

12 Gennaio 2011, 13:10

L'affitto costerebbe 1000 euro,ma in nero te lo faccio a 850, secondo voi l'inquilino sceglie il 3% o il 15%? magari trovassi un locatore che mi fa un contratto in nero, se non è uno con il pelo , che ti sbatte fuori casa a calci nel culo , rimani senza pagare l'affitto per tutto il tempo che ti pare.

12 Gennaio 2011, 16:49

*****E se l'inquilino, per pagare un canone più basso, si inventa che il suo contratto non è interamente registrato e invece lo è? come si può provare che l'inquilino sta mentendo??***** signor Giuseppe, la fattispecie da lei ipotizzata non ha alcuna possibilità di concretizzarsi. Fortunatamente, non tocca all'accusato dimostrare che l'accusatore dice il falso, bensì è l'accusatore che deve dimostrare (con prove inequivocabili!) che dice il vero. E, una semplice dichiarazione, non è certo prova! si rischia anche una querela per calunnia (se non addirittura per estorsione o truffa, in quanto detta calunnia avrebbe come scopo quella di ottenere un beneficio illecito)

12 Gennaio 2011, 19:31

Grazie per la spiegazione da parte del ragazzo dell'europa! rimane il fatto che chi affitta anche con contratto alcuni appartamenti e ha già anche un reddito di 40/50 mila euro all'anno oltre i canoni, pagherà come uno che guadagna 20 mila euro all'anno oltre ai canoni...e questo non mi sembra nemmeno costituzionale. Io se stiamo alla costituzione, pretendo che chi più guadagna più paghi irpef o irpeg che sia, non mi interessa molto. Punto e a capo! saluti a tutti, aspetto altri contributi e idee grazie.

12 Gennaio 2011, 21:54

@ Post n.8

Lei ne fa un motivo di ordine etico, e forse non ha tutti torti.

Tuttavia c'è da risolvere i problema degli affitti in nero e delle case vuote, che sono in parte giustificati dall'alta tassazione attuale sugli affitti in quanto legati all'imponibile irperf.

Sono certo che "l'eticità" della tassazione verrà ottenuta diversamente.

Calderoli ha lasciato intendere qualcosa in merito.

13 Gennaio 2011, 11:58

Tuttavia c'è da risolvere i problema degli affitti in nero e delle case vuote, che sono in parte giustificati dall'alta tassazione attuale sugli affitti in quanto legati all'imponibile irperf. Anche a mio parere la cedolare secca e' un modo per agevolare le classi piu' ricche o almeno con redditi dichiarati maggiori quindi iniquo e senza per questo avere delle agevolazioni per l'inquilino. Un fattore di maggiore equità e utilità per locatore(legato all'irpef) e locatario potrebbe essere quella di mantenere l'aliquota attuale ma poter dedurre dall'affito le spese di manutenzione e miglioramento. Se spendo per rifare gli infissi questi devono poter essere dedotti direttamente dalla percentuale di affitto tassata. Quindi se pendo 10.000 euro per rifare gli infissi per un appartamento da cui ho una locazione di 6000 euro all'anno lordi allora i 6000 euro non vengono tassati. Se avro' un reddito basso il risparmio Sara' del 23% se invece alto il risparmio Sara del 41%.I 4000 euro avanzati verrano calcolati sull'anno successivo. A parte questo pero' trovo sia davvero difficile avere delle iniziative il cui effetto sia certo. Un paese dove l'affitto sembra funzionare molto bene e' la Germania. Il 50% della popolazione vive in affitto e non mi sembra siano scontenti o visti come persone che vivono ai limiti inferiori dei ceti sociali. Nei casi estremi di persone che hanno la sventura di non riuscire nè ad avere una casa nè ad avere un lavoro ci sono soluzioni come il fuggerei. L'affito mensile e' pari ad 1 euro.

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