
Prima ancora di nascere, l'imposta unica sugli affitti già si fa in due. Due aliquote: una per i contratti a canone concordato del 20% e una per quelli a canone libero al 23%. Come funzionerebbe e a cosa serve quel 3% in più?
Potrebbe essere la soluzione alla perplessità del partito democratico e futuro e libertà che non avevano salutato di buon occhio un'aliquota unica imponibile a tutti. In più in questo modo - messo sul tavolo della discussione dal ministro della semplificazione Roberto calderoli - si conta di limitare le perdite di getto
Il 3% in più imponibile a coloro che affittano ad un canone non concordato, in più, servirebbe a finanziare le detrazioni per gli inqulini con figli a carico ipotizzate dal governo per accogliere le richieste di quoziente familiare dell'udc
Lo sdoppiamento dell'aliquota servirebbe anche a risolvere il conflitto tra proprietari ed inquilini caro al futurista mario baldassarri
Calderoli ha anche proposto che la tassazione sulla locazione entri nel calcolo del reddito lordo irpef da utilizzare per l'accesso ad altri sgravi fiscali
Se ti ha interessato questa notizia, leggi anche: casa, ecco il piano anti-furbi di calderoli
Con la cedolare i proprietari pagheranno 1 mld di tasse in meno
18 Commenti:
****Un paese dove l'affitto sembra funzionare molto bene e' la Germania. Il 50% della popolazione vive in affitto e non mi sembra siano scontenti o visti come persone che vivono ai limiti inferiori dei ceti sociali.**** questo dovrebbe entrare in testa a quei troll che circolano in questo forum che ritengono gli inquilini tutti dei pezzenti.
Scusate volevo aggiungere due cose all'ultimo mio post.
1)il fuggerei e' in funzione dal 1500 e l'ho personalmente visitato.E' perfetto pulitissimo e in centro citta.
2)per mantenere l'aliquota intendo mantenere il sistema progressivo di aliquote di tassazione sull'irpef.
3)Conoscere meglio la politica abitativa tedesca ci dovrebbe dare qualche idea costruttiva in piu'.
Tanto la legge non la fanno passare
A me non sembra che in questo forum qualcuno consideri gli inquilini dei pezzenti. Comunque,in Germania funziona,perché la gente ha la garanzia di una casa e chi affitta, la garanzia di un affitto pagato,sicuramente gli inquilini pagano meno in germania che in Italia. Lo stato in germania a una famiglia di 5 persone garantisce circa 3000 euro al mese per vivere anche se sono disoccupati. Qui la fanno da padrone i mascalzoni in generale. Per me comunque in Italia la colpa è dello stato che non aiuta gli inquilini e i proprietari onesti. Io gli ultimi tre anni del canone d'affitto li ho spesi per la ristrutturazione dello stabile. I duecento mila euro del valore dell'immobile invece al 3% su un investimento decennale mi avrebbe reso circa 18 mila auro in tre anni invece di zero. Ma io sono un piccolo proprietario e nell'immobile ci sono i sacrifici di 40 anni di lavoro e un immobile mi dà più sicurezza anche se ormai non rende più niente. Spero che facciano una legge equa e che dia la possibilità a chi cerca casa in affitto di pagare meno.ma solo scovando gli evasori in generale e risparmiando sulla politica che potremo sperare in qualcosa di buono
Allora lasciamo solo il 23% tanto anche con un affitto concordato converrebbe!!!
Avrete tutti ragione ma...io sono una 55enne ancora senza pensione (ho lavorato avendo come dipendente 28 anni), l'unica entrata è l'affitto du due piccoli alloggi. Oggi uno è sfitto in attesa di trovare un inquilino con garanzie per poter pagare regolarmente l'affitto dal momento che con il precedente ci ho rimesso tantissimo ed ho dovuto ricorrere allo sfratto esecutivo... i contratti di affitto li ho sempre registrati, pago le relative tasse ma a cosa serve? Se l'inquilino non mi paga per poter rientrare in possesso della mia proprietà devo pagare un legale e aspettare i tempi della burocrazia italiana che, comunque, garantisce sempre l'inquilino. Non conosco la legge tedesca in merito, ma ci vorrebbe tanto poco a migliorare la nostra. Se con la registrazione del contratto ci fosse subito la possibilità di sfrattare l'inquilino moroso (che non ha i soldi per l'affitto ma per un mese di ferie sì) e si potessero fare contratti di un anno, sicuramente tante case non rimarrebbero sfitte. L'unico impegno attuale dell'inquilino se vuole risolvere prima il contratto è di avvisare con 6 mesi di anticipo. Ma chi vogliamo prendere in giro? Se si è fortunati ti dice: non posso più pagare, me ne vado subito (ma quando mai? Se no, l'inquilino resta e non paga e tu non puoi fare nulla e se hai la possibilità di chiudergli l'erogazione dell'acqua potabile per farlo decidere ad andarsene, ti fa convocare dai carabinieri... beh, concludo: a me non importa se i più ricchi ci guadagnano pure lora da una legge, la legge mi va bene se io ci guadagno qualcosa per il mio vivere quotidiano. Scusate se sono stato prolisso.
****ICI, messa a norma degli impianti, manutenzione ordinariA e straordinaria dell'immobile, rischio di non essere pagato, spese legali, morosità protratta e occupazione oltre i termini contrattuali.**** Non solo queste spese, ma anche tutte le altre spese che paga lei, di fatto le paga l'inquilino, perché sono comprese nel canone d'affitto. I maggior benefici li hanno quei proprietari che hanno inquilini onesti e che pertanto incassano da loro quella quota di "rischio" che non esiste nel loro caso. Quando lei beve un caffè al bar, paga 1 euro che comprende tutte le spese che il barista deve affrontare per servirle quel caffè, più il proprio guadagno. E questo vale per qualsiasi bene in vendita: dal caffè al transatlantico. I locatori sono l'unica categoria che vorrebbero le spese pagate due volte: la prima inglobata nel canone, la seconda a parte. Non si meraviglierebbe lei se, al prossimo caffè al bar, le chiedessero 2 euro invece di 1 perché l'avventore precedente è uscito senza pagare il caffè?! oppure perché si è fulminata la lampadina del bagno?! oppure perché il garzone si è fregato una bottiglia di vodka?! oppure perché lei ha preso una multa per la spazzatura lasciata fuori posto?! etc. Etc. ... certo che sì... vero?! e direbbe al proprietario che dette spese e detti rischi sono incorporati, in proporzione al costo, in tutto ciò che si vende al bar. E così è per il canone d'affitto a mercato libero! se no... mi dica lei: come giustifica 800/1000 euro di canone per un bilocale a Milano?!
Se no... mi dica lei: come giustifica 800/1000 euro di canone per un bilocale a Milano?
Si giustifica con la legge della domanda e dell'offerta, che fa comprendereanche come la cedolare secca non risolverà il problema dell'affitto in nero. Dal lato domanda entrano nel mercato affitti persone marginali economicamente,che devono fare enormi sacrifici per ottenere un bene primario come la casa. Vediamoli: studenti universitari, pagano un letto 500 e.,quasi sempre in nero, dovrebbero essere tutti nei pensionati universitari, ma si sono distrutti quelli esistenti e mai se ne costruirebbero di nuovi, vorrebbe dire solo a Milano circa 12.000 affitti in meno. Lavoratori in trasferta o trasferiti, a basso reddito, senza famiglia o famiglia di due persone, alimentano il mercato dei monolocali e bilocali, sono strozzati, ma non c'è alternativa, casealbergo nemmeno a parlarne come c'erano a Milano negli anni 70/80, e case degli enti pubblici ed ex IACP tutte vendute. Neo famiglie senza possibilità di avere mutui, molte,monolocali e bilocali a prezzi esosi, o dormire sotto i ponti. Immigrati, pagare o sotto i ponti. Si tengono fuori dal mercato dell'offerta molte case, tanto si rivalutano da se, inutile affittarle se non si ha bisogno.E non tutti vogliono fare gli affittacamere. Finchè ci sarà la possibilità di sfruttare i marginali, la poca offerta dominerà, forse la paura delle multe farà emergere qualcosa, ma di più l'obbligo ventilato di fare un 4+4 all'inquilino denunciante. Per far smettere questo stato di cose, si dovrebbero costruire case popolari casealbergo e pensionati universitari, ma nessun politico sano di mente lo farà mai. I proprietari italiani sbranerrebbero non solo elettoralmente chi ci provasse a far calare la domanda per i puzzolenti posto letto negli stabili fatiscenti, che l'Italia affitta agli studenti che sarebbero poi il domani di questo paese
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