Nel centro storico di Palermo, tra vicoli antichi e palazzi monumentali, si trova Palazzo Mirto, una dimora che custodisce la storia della città attraverso i suoi arredi, le architetture e le memorie familiari al suo interno. L’eleganza degli interni, la ricchezza dei dettagli e la stratificazione di epoche diverse offrono uno spaccato autentico della vita aristocratica siciliana. Uno scenario in cui ogni stanza diventa documento, ogni oggetto testimonianza di un passato che ha saputo resistere al tempo, trasformando Palazzo Mirto in un luogo da visitare.
Origini e storia di Palazzo Mirto
La storia di Palazzo Mirto inizia nel settecento come edificio patrizio. È tra il XVIII e il XIX secolo che si presenta però il suo periodo di maggior splendore. In questo lasso di tempo viene infatti trasformato in una residenza di straordinario prestigio grazie all’intervento della famiglia Lanza Branciforte, nota per le profonde radici aristocratiche e per il ruolo sociale nel contesto cittadino.
La sua importanza è destinata a crescere durante tutto l’Ottocento. Le sale si arricchirono di affreschi, mobili di pregio, opere d’arte e collezioni che hanno il compito di riflettere il potere e il gusto dei suoi proprietari.
Infine, il palazzo venne donato negli anni Ottanta del Novecento dagli eredi alla Regione Sicilia. Ed è proprio questo che ha permesso di conservarne l’aspetto originario, trasformandolo in museo e custode dell’identità storica.
Com'è Palazzo Mirto e cosa c'è all'interno
Poche residenze storiche riescono ad unire con naturale eleganza stili, arredi e decorazioni che raccontano il fascino del barocco e del neoclassico in Sicilia come Palazzo Mirto. In particolare la disposizione degli ambienti crea un percorso armonioso, ricco di scorci e dettagli sorprendenti.
Dal piano terra - un tempo dedicato alla rappresentanza - ai piani nobili, ogni sala rivela un frammento della vita e delle abitudini dell’aristocrazia palermitana. E in questa armonia degli spazi mobili d’epoca, affreschi raffinati, oggetti preziosi e documenti storici si intrecciano in un racconto coerente e vitale.
Piano terra
La scoperta di Palazzo Mirto non può che iniziare dal piano terra. Qui infatti si trovano gli ingressi principali che alternano portali in pietra locale a elementi lignei finemente lavorati. Le sale aperte accolgono con un fascino di elegante familiarità:
- da un lato un salotto con mobili da conversazione, lampade a stelo e soprammobili in porcellana;
- dall’altro, uno spazio destinato alla servitù e alla gestione domestica, che offre uno sguardo alla struttura funzionale dell’abitazione.
A rendere l’insieme ancora più prezioso si aggiungono alcuni particolari come i pavimenti in marmo policromo, tappeti tessuti a mano e pareti decorate con specchi dorati e stucchi. Tutti elementi che nel loro insieme raccontano un’epoca in cui l’ostentazione raffinata definiva lo status sociale di una famiglia.
Questo piano era anche quello dedicato alla ricezione formale degli ospiti. Per questo motivo gli arredi eleganti e l’illuminazione soffusa vanno a creare un’atmosfera intima e solenne al tempo stesso. Alcune stanze del piano terra conservano ancora dei ritratti di antenati vestiti con abiti d’epoca.
Primo piano
Il primo piano di Palazzo Mirto, o piano nobile, è il cuore della residenza. Entrando nelle sale da ricevimento si viene accolti da soffitti affrescati e stucchi elaborati. Qui doppi saloni si affacciano su balconi interni le cui ampie finestre filtrano una luce calda che mette in risalto i mobili in stile Luigi XV, i tappeti orientali, i candelabri in bronzo e le sedute imbottite ricamate.
Un lunghissimo corridoio collega delle stanze dedicate ai momenti di conversazione privata, o cabinet con librerie originali. Per quanto riguarda le decorazioni sono presenti in questo piano specchi veneziani, lampadari pendenti in vetro soffiato e motivi floreali che conferiscono leggerezza e movimento.
In uno degli ambienti principali spicca uno studio con scrivania, documenti e cartine a raccontare l’impegno intellettuale e la vita quotidiana dell’aristocrazia. Il tutto è completato da tendaggi in tessuto damascato con colori pastello, che creano un ambiente sofisticato e raccolto, espressione della raffinata convivialità del periodo.
Secondo piano
Nel secondo piano di Palazzo Mirto è possibile trovare gli ambienti più riservati, ossia quelli destinati alla vita privata dei membri della famiglia e che accendono maggiormente la curiosità e l’interesse dei visitatori. In particolare, le camere da letto si caratterizzano per letti a baldacchino, testiere intagliate e drappeggi in seta, con palette cromatiche discrete e armoniche.
Alcuni spazi ospitano ancora cassapanche, toelettes e specchiere dal design sobrio ma elegantemente cesellato. Le pareti invece sono decorate con carte parietarie storiche, disegnate con motivi floreali e pastelli tenui, che rafforzano l’intimità degli ambienti.
In un locale secondario, forse riservato alle ancelle o al guardaroba, sono conservati armadi in noce e piani d’appoggio con vasi e contenitori in maiolica. Anche qui il pavimento in legno scuro contribuisce a una sensazione accogliente e riservata.
Poi, in un angolo sono raccolte delle testimonianze della vita quotidiana, come fotografie, lettere e oggetti personali, che aggiungono una dimensione umana e privata alla storia del palazzo. Nel complesso dunque questo piano restituisce il lato intimo e domestico dell’aristocrazia, lontano dagli sfarzi del piano nobile ma ugualmente significativo per comprendere l’abitare dell’epoca.
Dove si trova Palazzo Mirto a Palermo?
Palazzo Mirto sorge nel centro storico di Palermo, in via Merlo, angolo via Alloro, vicino al giardino Garibaldi nel dedalo di viuzze del quartiere Kalsa che collegano Via Vittorio Emanuele alla stazione centrale. La zona, ricca di antichi edifici, botteghe artigiane e scorci caratteristici, pone la dimora in un contesto vivo, dove passato e presente convivono, favorendo la scoperta da parte dei visitatori.
Come raggiungerlo e visitarlo
Palazzo Mirto è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici del centro storico di Palermo. In particolare gli autobus 101, 107, 230 e 237 fermano a circa 2 minuti a piedi, mentre la stazione ferroviaria Palermo Centrale dista solo 10 minuti di passeggiata.
Per quanto riguarda le visite e gli orari, Palazzo Mirto è aperto dal martedì al sabato, dalle 9:00 alle 19:00, con ultimo ingresso alle 18:30. La domenica e nei giorni festivi invece l’orario è ridotto (9:00–13:30) mentre il lunedì rimane chiuso. Il biglietto intero ha un costo di € 6, ridotto € 3, con tariffe agevolate per studenti, over 65 e categorie convenzionate.
Cosa vedere alla Kalsa a Palermo, vicino Palazzo Mirto
Palazzo Mirto non è il solo gioiello prezioso del centro storico del capoluogo della Sicilia. Nelle sue vicinanze ci sono dei luoghi imperdibili da vedere al quartiere Kalsa di Palermo e nei quartieri adiacenti. Questi i più importanti per godere pienamente della vita e della storia della città:
- Teatro Massimo, un maestoso esempio di architettura neoclassica e tempio della lirica.
- Mercato della Vucciria, vivace e pittoresco, ricco di colori, profumi e street food.
- Piazza Pretoria: celebre per la fontana marmorea cinquecentesca, la Fontana della Vergogna.
- Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria: capolavoro barocco con interni riccamente decorati.
- Cattedrale di Palermo, un'affascinante fusione di stili architettonici.
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