Sono una risposta naturale a una condizione di stress e, se lasciati crescere liberi, potrebbero danneggiare la pianta.
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succhioni delle piante
CSIRO, CC BY 3.0 Wikimedia commons

Su molti alberi è frequente vedere dei piccoli rami che compaiono e crescono velocemente. C’è chi li elimina sistematicamente e chi, invece, li sfrutta per rinnovare la chioma. Per questo bisogna capire quando i succhioni delle piante sono un problema e quando possono diventare una risorsa, soprattutto in ottica della potatura della pianta.

Come riconoscere i succhioni e a cosa servono?

Riconoscere subito i succhioni delle piante permette di intervenire prima che lignifichino e si trasformino in rami problematici o difficili da gestire. Non sono infatti normali germogli, ma si definiscono getti vigorosi, ricchi di linfa, che la pianta emette per reagire a stress o potature troppo drastiche. Per riconoscerli a colpo d’occhio bisogna fare attenzione a queste caratteristiche:

  • Crescita verticale e molto rapida
  • Internodi lunghi e poche ramificazioni laterali
  • Foglie grandi, sottili, di colore verde intenso
  • Nascita vicino a tagli grossi o in zone con molta luce
  • Molto fragili rispetto al vento, e soprattutto inclini a piegarsi.
succhioni delle piante
Freepik

I succhioni, tuttavia, non compaiono su tutte le specie di alberi. Alcune sono più propense a generarli, specie dopo grandi potature o grandinate che danneggiano l’albero. In particolare, potrai trovare i succhioni su:

  • Limoni e agrumi: si mostrano con foglie lucide e spine più evidenti su alcuni getti. La crescita è molto accentuata nelle stagioni calde.
  • Olivo: crescono verso l’alto a partire dai rami principali dopo capitozzature, ovvero potature particolarmente aggressive.
  • Melo: i succhioni sono utili se piegati per creare rami fruttiferi, diventano invece dannosi se lasciati crescere liberamente.
  • Albicocco: emette succhioni dopo cimature aggressive, ferite o gelate.

I succhioni delle piante, quindi, sono un meccanismo di sopravvivenza: la pianta “investe” in legno giovane per ricostruire rapidamente la chioma, ripristinare fotosintesi e ombreggiamento del tronco, e proteggere i tessuti da scottature. Tuttavia, se si selezionano alcuni di questi e vengono piegati a 45–60° diventano ottimi rami produttivi negli anni successivi. 

succhioni delle piante
Cabrils, CC BY-SA 4.0 Wikimedia commons

Quando vanno tolti i succhioni

La regola maestra è intervenire presto, quando i getti sono ancora erbacei, oppure programmare il taglio in un periodo fisiologicamente favorevole alla cicatrizzazione dell’albero. In particolare, conviene fare una “potatura verde” tra fine primavera e metà estate, rimuovendo i succhioni giovani con uno strappo netto alla base o con forbici affilate. In alternativa, una rifinitura delle piante a fine inverno consente di ripulire i residui che, nel frattempo, sono lignificati. 

succhioni delle piante
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Che differenza c'è tra polloni e succhioni?

Nell’uso comune spesso si confondono, ma polloni e succhioni non sono la stessa cosa. Conoscere l’origine del getto è fondamentale per evitare ulteriori errori durante la potatura. In particolare, queste sono le principali differenze:

SucchioniPolloni
Nascono da gemme latenti sul tronco e sul legno vecchioNascono dal colletto, dalle base o dalle radici
Si trovano sulla chioma, spesso vicino a tagli o zone molto luminoseSi trovano sulla base della pianta o dal terreno attorno al fusto
Molto vigorosi, verticaliEstremamente vigorosi, fitti e numerosi
Poveri di gemme a fiore, sono utili se piegatiSpesso inutili o dannosi
Si possono gestire rimuovendo o selezionando quelli produttiviVanno rimossi alla base il prima possibile, senza esitazioni
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