
Su molti alberi è frequente vedere dei piccoli rami che compaiono e crescono velocemente. C’è chi li elimina sistematicamente e chi, invece, li sfrutta per rinnovare la chioma. Per questo bisogna capire quando i succhioni delle piante sono un problema e quando possono diventare una risorsa, soprattutto in ottica della potatura della pianta.
Come riconoscere i succhioni e a cosa servono?
Riconoscere subito i succhioni delle piante permette di intervenire prima che lignifichino e si trasformino in rami problematici o difficili da gestire. Non sono infatti normali germogli, ma si definiscono getti vigorosi, ricchi di linfa, che la pianta emette per reagire a stress o potature troppo drastiche. Per riconoscerli a colpo d’occhio bisogna fare attenzione a queste caratteristiche:
- Crescita verticale e molto rapida
- Internodi lunghi e poche ramificazioni laterali
- Foglie grandi, sottili, di colore verde intenso
- Nascita vicino a tagli grossi o in zone con molta luce
- Molto fragili rispetto al vento, e soprattutto inclini a piegarsi.

I succhioni, tuttavia, non compaiono su tutte le specie di alberi. Alcune sono più propense a generarli, specie dopo grandi potature o grandinate che danneggiano l’albero. In particolare, potrai trovare i succhioni su:
- Limoni e agrumi: si mostrano con foglie lucide e spine più evidenti su alcuni getti. La crescita è molto accentuata nelle stagioni calde.
- Olivo: crescono verso l’alto a partire dai rami principali dopo capitozzature, ovvero potature particolarmente aggressive.
- Melo: i succhioni sono utili se piegati per creare rami fruttiferi, diventano invece dannosi se lasciati crescere liberamente.
- Albicocco: emette succhioni dopo cimature aggressive, ferite o gelate.
I succhioni delle piante, quindi, sono un meccanismo di sopravvivenza: la pianta “investe” in legno giovane per ricostruire rapidamente la chioma, ripristinare fotosintesi e ombreggiamento del tronco, e proteggere i tessuti da scottature. Tuttavia, se si selezionano alcuni di questi e vengono piegati a 45–60° diventano ottimi rami produttivi negli anni successivi.

Quando vanno tolti i succhioni
La regola maestra è intervenire presto, quando i getti sono ancora erbacei, oppure programmare il taglio in un periodo fisiologicamente favorevole alla cicatrizzazione dell’albero. In particolare, conviene fare una “potatura verde” tra fine primavera e metà estate, rimuovendo i succhioni giovani con uno strappo netto alla base o con forbici affilate. In alternativa, una rifinitura delle piante a fine inverno consente di ripulire i residui che, nel frattempo, sono lignificati.

Che differenza c'è tra polloni e succhioni?
Nell’uso comune spesso si confondono, ma polloni e succhioni non sono la stessa cosa. Conoscere l’origine del getto è fondamentale per evitare ulteriori errori durante la potatura. In particolare, queste sono le principali differenze:
Succhioni | Polloni |
Nascono da gemme latenti sul tronco e sul legno vecchio | Nascono dal colletto, dalle base o dalle radici |
Si trovano sulla chioma, spesso vicino a tagli o zone molto luminose | Si trovano sulla base della pianta o dal terreno attorno al fusto |
Molto vigorosi, verticali | Estremamente vigorosi, fitti e numerosi |
Poveri di gemme a fiore, sono utili se piegati | Spesso inutili o dannosi |
Si possono gestire rimuovendo o selezionando quelli produttivi | Vanno rimossi alla base il prima possibile, senza esitazioni |
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