Se il perito chiamato a valutare un immobile da mettere all'asta sbaglia la stima dell'immobile venduto non si può escludere la responsabilità nè il perito può eccepire che il bene è stato comprato in sostanza ad un prezzo inferiore a quello di mercato. Il danno al compratore può derivare anche dal guadagnare meno in caso voglia rivendere l'immobile a terzi
A dirlo è la cassazione nella sentenza 2359/10 con cui ha bocciato, contro le conclusioni del pm, la sentenza che negava l'obbligo di risarcimento da parte del professionista che - nominato come perito - non aveva ispezionato davvero gli immobili da vendere all'asta fornendo così misurazioni sbagliate
Il giudice in questo caso ha escluso il danno per l'acquirente al momento dell'asta, dal momento che questa si sa, è un'occasione di acquisto sulla base di un meccanismo particolare. Ma il danno l'ha riscontrato ad un altro livello: nel momento in cui il compratore voglia rivendere a terzi l'immobile a terzi. In questo caso, infatti, può lamentare la perdita di guadagno costituito dalla minore differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita. Insomma, peritio che sbaglia, paga
3 Commenti:
E i cocci sono suoi?
No i nostri come sempre
Anche a me è successo che la perizia risulta che la casa sia 140 metri quadri e dopo aver fatto lo sfratto e mi risulta 100 metri quadri. Cosa devo fare?? percio non la voglio piu tenerla e la vendo causa la dimensione è cosi ridotta da quando abbiamo previsto..
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