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Indice idealista 2t 2013: scopri la variazione dei prezzi delle case nella tua città

Secondo trimestre ancora all’insegna dei ribassi diffusi nelle città capoluogo italiane, dove i prezzi delle case sperimentano ulteriori riduzioni in 39 dei 52 centri monitorati

È quanto rileva l'ultima rapporto del portale immobiliare idealista.it, che ha osservato l'andamento dei prezzi di 50.715 immobili presenti nel database del portale tra aprile e giugno. Ecco cosa succede nella tua provincia

La primavera ha confermato le difficoltà dell’inizio del 2013, non solo la stretta creditizia, ma anche i tempi di reazione lenti dei proprietari hanno prodotto lo stallo delle compravendite.
A partire dall’estate scorsa però i prezzi di listino degli immobili hanno preso una decisa china discendente diffondendosi nel 75% dei mercati analizzati, mentre lo scorso anno i ribassi riguardavano il 61% delle città campione

I cali trimestrali oscillano tra il 7,5% di Brescia fino allo 0,2% di Firenze, in questa ampia forbice si collocano in pratica 3 città su 4 fra quelle monitorate

Tra i grandi mercati è Roma a soffrire più di tutti. La capitale segna un'accelerazione a ribasso nel secondo trimestre (2,9%) e accumula una caduta nell'ordine del 9,9% anno su anno, seguita da Milano (-2,1%) e Napoli (-0,8%), apparentemente la città con i listini più stabili dei grandi centri

Per quel che riguarda le principali città capoluogo, svalutazioni maggiori a Palermo (-3,9%) e Bari (3,2%); lieve flessione per Bologna (-0,7%), Torino (-0,6) e Firenze (-0,2); diverso il trend per Venezia (1,1%) e Catania (3% ), tornate in terreno positivo 

Nonostante la serie di ribassi Roma, con i suoi 4.095 euro al metro quadro si conferma città più cara d’Italia, seguita da Milano (3.963 euro/m2) e Firenze (3.609 euro/m2). Nella parte opposta della tavola c’è Biella, l’unica città con prezzi sotto i mille euro,  con i suoi 905 euro/m²

Secondo Vincenzo de Tommaso, ufficio studi idealista.it: “il mercato è combattuto tra due opposte tendenze, chi vuole vendere e chi ci vuole provare. Fino a ieri tra i venditori è prevalsa una certa rigidità, per questo il mercato immobiliare italiano non ha corretto quanto ci si potesse aspettare in tempi di recessione, anche in relazione ai dati macroeconomici e a quanto avvenuto in altri paesi. I prezzi sono ancora troppo alti, mentre la domanda è improntata al sano realismo, per questo il mercato ristagna. L’imu ha aumentato le case in vendita e questo probabilmente si tradurrà con un numero maggiore di proprietari intenzionati a vendere rivedendo le loro pretese. Tuttavia per seconda parte dell’anno ci aspettiamo un atterraggio morbido delle quotazioni facilitato dall’impignorabilità della prima casa e dall’interesse delle banche a scongiurare una bolla immobiliare per pilotare l’uscita dalla crisi nella maniera meno traumatica possibile”

Indice idealista 2t 2013: scopri la variazione dei prezzi delle case nella tua città

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Le principali città

Roma accelera la corsa a ribasso delle quotazioni registrata soprattutto nella seconda parte del 2012 attenuandosi nel primo trimestre di quest’anno. Durante i mesi primaverili i proprietari hanno operato una nuova drastica sforbiciata ai prezzi delle case nella capitale, calati ancora di un 2,9%.
Dopo questo arretramento ulteriore il prezzo medio delle case nella capitale si attesta a 4.095 euro al metro quadro

Anche a Milano una tendenza decisamente ribassista nel secondo trimestre dell’anno
Manifesta la difficile situazione del mattone sul fronte delle quotazioni, che segnano un meno 2,1% portando il prezzo sotto i 4mila euro, a 3.963 euro al metro quadro

Scopri il rapporto completo su Milano, i suoi quartieri e i paesi dell'hinterland

Dei grandi mercati Napoli è quello che ha attenuato maggiormente la caduta, a un ritmo dello 0,8% nel trimestre appena trascorso. Ora acquistare casa nel capoluogo partenopeo costa in media 3.164 euro/m², solo il 2,8% in meno dello stesso periodo dell’anno scorso
La capitale del sud tuttavia non ha invertito il ciclo negativo, con ribassi che si estendono a 8 delle 10 aree cittadine investendo quelle di maggior pregio come il lungomare (5.555 euro/m², -4,5%) che segna il peggiore andamento trimestrale

Dopo la primavera comprare casa costa meno anche negli altri quartieri di maggiore interesse per i napoletani: Fuorigrotta (3.126 euro/m²; -3,5%), Vomero (4.559 euro/m²; -3%) e Centro Storico (2.575 euro/m²; -2%) abbassano la media in un mercato estremamente polarizzato tra aree molto care e zone popolari dove le quattro mura costano intorno ai 2 mila euro al metro quadro
 
Il calo delle quotazioni può attendere per i proprietari di Torino, Bologna e Firenze tutte città dove lo sbocco sull’affitto è più facile per differenti ragioni che riguardano i singoli mercati. Il secondo trimestre per queste importanti piazze immobiliari è trascorso all’insegna della stabilità sul fronte dei prezzi anche se la dinamica nel dettaglio dei quartieri offre una visione meno appiattita della realtà

A livello generale comunque sia il mercato torinese che quello bolognese sembrano dominati da una Chiara tendenza ribassista, mentre Firenze appare ancora in bilico tra due opposti orientamenti

I ribassi a Torino e a Firenze hanno toccato punte fino al 4,4% - rispettivamente per il periferico santa rita-lingotto-mirafiori e porta romana-giardino di boboli-due strade -, a Bologna il picco più basso si ha nel quartiere saragozza, che segna un meno 7,5%

Intanto in attesa che arrivino tempi migliori, per gli immobili residenziali in vendita nel capoluogo sabaudo a giugno sono stati richiesti in media 2.268 euro al metro quadro, a Bologna 2.857 euro al metro quadro, mentre a Firenze la il valore sale a 3.609  euro al metro quadro. Tutti valori non lontani da quelli di inizio anno
 
L’indice dei prezzi degli immobili di idealista.it

Il portale immobiliare idealista.it è attualmente una delle pagine web più utilizzate in Italia da privati e professionisti immobiliari per la vendita, l’acquisto e l’affitto di immobili. Con una base dati di migliaia di immobili attualmente in vendita sul portale, la divisione studi idealista.it realizza le analisi relative al prezzo degli immobili dal 2007. Dopo cinque anni di attività idealista.it è attualmente una fonte autorevole del mercato per altri uffici studi, entità bancarie e media

Nota metodologica

Per la realizzazione di quest’indice sono stati analizzati i dati di 50.715 annunci immobiliari pubblicati su idealista.it tra il 1° aprile e il 30 giugno del 2013. Per assicurare l’esattezza dei dati, sono sistematicamente escluse dal rilevamento le case i cui prezzi indicati dagli utenti risultano chiaramente sproporzionati rispetto al valore di mercato e le case con giardino, perché provocherebbero una distorsione nella rilevazione dei prezzi di una determinata zona. Per permettere una sufficiente standardizzazione dei risultati inoltre vengono scartati quei comuni che presentano un numero inferiore a 100 immobili. L’indice immobiliare di idealista è elaborato con i prezzi di offerta sui metri quadrati costruiti (a corpo)

L’indice immobiliare di idealista è stato elaborato sui prezzi di offerta, non sul prezzo di vendita; vale a dire , che tutti i valori dell’analisi non coincidono con il prezzo finale dell’operazione di compravendita che può essere più basso di quello inizialmente proposto dal venditore

 

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16 Commenti:

3 Luglio 2013, 8:59

Ancora una volta c'è confusione sul decreto che prevede l'impignorabilità della prima casa. Questa norma riguarda i debiti fiscali e non i debiti ipotecari contratti con le banche. Per i mutui, quindi, non cambia assolutamente nulla: se non paghi, la banca ti porta via la casa e la vende per rientrare del credito. Quindi non vedo come questo decreto possa modificare l'andamento del mercato per le prime case: è il trend dei mutui a fare la differenza, non equitalia, e questo decreto non ha alcuna influenza sui mutui.
Piantiamola di scrivere fesserie.

3 Luglio 2013, 11:58

A Roma, nel quartiere che seguo io, i cali sono a dir poco ridicoli!

3 Luglio 2013, 12:10

In reply to by anonimo (not verified)

Tieni conto che le agenzie sanno benissimo che in fase di trattativa si può scendere anche del 20%... quindi alle richieste in vetrina devi fare una bella tara!

3 Luglio 2013, 12:14

Sai quanta gente ha problemi col fisco in Italia?

3 Luglio 2013, 12:25

Cali degni di nota non ce ne sono

3 Luglio 2013, 12:45

Vi porto la mia esperienza: ho venduto a novembre a un prezzo nominalmente più basso solo del 15% rispetto al 2008 quando avevo provato a vendere, senza successo, la prima volta. Alla fine sono soddisfatto, ma tra tasse e inflazione (quella vera mica l'Istat che è sempre un moooolto ottimistica) la verità è che ci ho perso almeno un 30%.

Il semplice fatto che che tre anni i prezzi siano in leggerissima discesa, sommato all'inflazione e agli sconti (ormai conclamati) in trattativa rende evidente che i prezzi di oggi sono un 40% più bassi del 2008.

Mia madre voleva tenere la casa fino a che non si fosse venduta a quanto voleva lei... quando le ho fatto capire che vendere nel 2020 allo stesso prezzo di oggi voleva dire rimetterci un botto di denaro ha cambiato idea...

Certo se il mercato ora riprendesse alla grande ci avrei perso, ma tutto sommato non credo che succederà.

Scommessa vincente? Perdente?

3 Luglio 2013, 14:19

Le banche per non mandare gli immobili all'asta dove hanno consolidato forti perdite, stanno formando una loro rete di vendita, vedere unicredit, intesanpaolo e ubi. Se ci sono meno immobili all'asta, il prezzo di mercato si stabilizza e anche il numero di compravendite. Poi se qualcuno per godimento personale continua a sperare nell'imporimento degli altri per poter emergere è un'inetto.

4 Luglio 2013, 2:18

Già a fanculo sti pezzentoni!! Andate a cagare

4 Luglio 2013, 7:28

Io sarei un pezzentone? fatta offerta sopravvalutando l'immobile per l'equivalente di un affitto medio per 3 anni. Rifiutata offerta distante 1,78% dalla proposta!!!! 25% del totale disponibile e disponibile ad accollo m. Residuo!!!!
A fronte di un immobile finito nel primo semestre 2010. Mai venduto.
Località anonima e di scarso pregio salvo la 'relativa' calma serale.
Il venditore faceva riferimento ad un presunto alto valore dato dalla banca nel 2008. Ps le banche sopravvalutavano del 25% tutti gli immobili a quella data.
Poi. Sei imprenditore vero? allora questo è il 'tuo cosiddetto 'libero mercato' devi accettarne le regole. Ed un less value è sempre meglio di un more debt.
Altrimenti sei un 'mediocre imprenditore' attaccato alla mammella della pubblica amministrazione. E me fai ride'

4 Luglio 2013, 16:24

Lascia parlare questi animali di mattonari, la verità è che si vende al -40% rispetto al 2008, ho appena comprato un discretio immobile in provincia di Milano ultimo piano con ascensero servito da metro immobile di 30anni circa ben tenuto e parzialmente ristrutturato. Il ridicolo mattonaro aveva ricevuto un'offerta a 270K 5 anni fa rifiuto' come un demente perchè non aveva bisogno di vendere.
Ebbene nel 2013 ha venduto a 185k, e penso di averlo anche strapagato. I prezzi del 2008 ormai sono lontanissimi, i cali vanno già ben oltre il 30%.

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