La casa-museo, sottoposta al vincolo del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali, sta attualmente ospitando una mostra allestita in occasione del ventennale della scomparsa dell'attore
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Casa Alberto Sordi
Fondazione Museo Alberto Sordi

La Villa di Alberto Sordi, il celebre e amato attore italiano che ha recitato in quasi duecento film, è stata aperta al pubblico per la prima volta a settembre 2020. La casa dove l’artista ha vissuto dal 1954 al 2003, anno in cui è mancato, attualmente sta ospitando una mostra allestita in occasione del ventennale della sua scomparsa. La rassegna vede esposti materiali provenienti dall’Archivio Storico della Fondazione Museo Alberto Sordi e da altri tredici archivi fotografici pubblici e privati.

Con l'occasione sono stati aperti al pubblico il Grande Salone e il Teatro dove Sordi proiettava in anteprima le pellicole dei suoi film. Nel primo fine settimana di apertura, tante persone si sono messe in fila per poter accedere alla Villa e ammirare l'esposizione. Segno evidente del fatto che l'interesse e l'affetto nei confronti del grande interprete del nostro cinema non sono affatto sopiti. Per capire se ci sono altre novità in vista e se l’immobile tornerà ad essere visitabile, idealista/news ha contattato la Fondazione Museo Alberto Sordi.

Casa Alberto Sordi
idealista/news

Quando e perché è nata la Fondazione Museo Alberto Sordi? Di cosa si occupa?

“La Fondazione Museo Alberto Sordi nasce nel 2011 per volontà di Aurelia Sordi, erede universale e amata sorella del grande attore, con lo scopo di diffondere e valorizzare la storia artistica, umana e culturale di Alberto Sordi (1920-2003) e tutelarne la memoria.

La Fondazione Museo ha sede a Roma nella storica villa, adiacente alle Terme di Caracalla, dove l’attore visse dal 1958 al 2003, dichiarata nel 2015 di interesse culturale e sottoposta al vincolo del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali. Nella sede romana della Fondazione è conservata una ricca biblioteca personale e un vasto archivio databile fra il 1910 circa sino al 2003, anno della morte dell’artista. Strutturato in quattro macro-sezioni: Archivio privato, Archivio cinematografico, Archivio radiofonico e Biblioteca. Il Fondo è stato riconosciuto, nel 2015, di interesse storico particolarmente rilevante dalla Soprintendenza Archivistica del Lazio.

Casa Alberto Sordi
Fondazione Museo Alberto Sordi

La Fondazione ha avviato progetti di conservazione e restauro di pellicole e nastri audio-video e numerosi documenti cartacei ed album fotografici. L’archivio è stato interamente digitalizzato ed è consultabile online sul sito della Fondazione. Tra le iniziative più rilevanti, la digitalizzazione dell’unica copia esistente della storica antologia ‘Storia di un italiano’, realizzata da Sordi fra gli Anni ‘70 e gli Anni ‘80 e andata in onda in Rai.

La Fondazione Museo Alberto Sordi è un’istituzione no profit, completamente indipendente, le cui attività sono sostenute da proventi ricavati dal proprio patrimonio. In continuità con l’azione filantropica già avviata dall’attore quando ancora era in vita e proseguita dalla sorella Aurelia, la Fondazione Museo lavora in sinergia con la Fondazione Alberto Sordi per i Giovani, creata nel 2001, che ha lo scopo di promuovere tutte le attività connesse all’istruzione, alla formazione e all’inserimento nel mondo del lavoro di giovani disagiati”.

Casa Alberto Sordi
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Ci sono progetti all’orizzonte?

“Attualmente è stato istituito un bando per la realizzazione di una statua commemorativa in collaborazione con il V Municipio di Roma. Il concorso di idee è rivolto ad artisti under 35 e finalizzato alla realizzazione di una statua dedicata ad Alberto Sordi. Il progetto vincitore del concorso vedrà l’opera realizzata e collocata nel Parco di Villa De Sanctis, su via Casilina, entro la fine del 2024.

La scelta di un luogo che insiste nel V Municipio non è casuale: in queste zone, infatti, è ambientato il memorabile film ‘Un borghese piccolo piccolo’. La scadenza per la presentazione dei progetti è il 31 dicembre 2023. Tutte le informazioni sul bando sono reperibili sul sito della Fondazione Museo Alberto Sordi alla pagina Eventi”.

Casa Alberto Sordi
Fondazione Museo Alberto Sordi

La casa del grande artista ospita in questo momento la mostra “Alberto Sordi e il suo tempo. Omaggio al grande attore a vent’anni dalla scomparsa”. L’esposizione inaugurata il 22 settembre sarà aperta al pubblico fino al 26 novembre 2023. Che tipo di interesse state registrando?

“La mostra ‘Alberto Sordi e il suo tempo”, a cura di Alessandra Maria Sette, esplora la figura di Alberto Sordi con una chiave totalmente nuova, in ideale continuità con il progetto che l’attore condusse in Rai alla fine degli anni Settanta, dal titolo ‘Storia di un italiano’ in cui si faceva conduttore/narratore di un secolo di storia attraverso le molte maschere indossate nei suoi quasi duecento film. Un percorso in parallelo tra il cinema che ha fatto storia e la storia che ha fatto il cinema.

La mostra intreccia la carriera professionale di Alberto Sordi con le vicende del nostro Paese, dal 1920 al 2003. Il primo e secondo dopoguerra, il boom economico, gli anni di piombo, il referendum sul divorzio, l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, sono solo alcuni degli eventi storici del secolo scorso, in cui importanti conquiste si alternano a forti tensioni sociali. Un’Italia della ricostruzione e del cambiamento che Sordi interpreta attraverso una, cento, mille maschere in un cinema che ha fatto la storia.

La mostra sta riscuotendo un grande riscontro di pubblico. È aperta dal martedì alla domenica, dalle 16:00 alle 20:00, con ingresso gratuito senza prenotazione”.

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Quali sono i progetti della Fondazione per la casa-museo? Ci saranno in futuro nuove possibilità di visitare la villa?

“La Fondazione ha in progetto di aprire definitivamente al pubblico entro l’anno 2024”.

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Fondazione Museo Alberto Sordi

È vero che la villa è stata progettata negli anni Trenta dall’architetto Clemente Busiri Vici ed è stata acquistata da Alberto Sordi nel 1954 per 10 milioni di lire?

“La villa è stata progettata dall'Ing. Clemente Busiri Vici nel 1928 e il primo proprietario fu il ministro Alessandro Chiavolini; nel 1954 la acquistò Alberto Sordi per 10 milioni di lire”.

Qual è il futuro di questa casa museo?

“Ulteriori iniziative verranno messe in atto dalla Fondazione per continuare a diffondere la figura di Alberto Sordi”.

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