La stima completa dei conti economici trimestrali fornisce "una sostanziale conferma delle stime preliminari del Pil del secondo trimestre 2024, con una crescita congiunturale dello 0,2% e una crescita tendenziale dello 0,9%".
“Nel 2015 al lordo dell’operazione bonus Renzi, la pressione fiscale ufficiale in Italia è stata pari al 43,7 per cento. Tuttavia, il peso complessivo che il contribuente onesto sopporta è di fatto superiore ed è arrivato a toccare la quota record del 50,2 per cento”. A dirlo il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre, Paolo Zabeo. Ecco perché
Rallenta il prodotto interno lordo dell'area ocse nel terzo trimestre di quest'anno: la crescita rispetto ai tre mesi precedenti è stata dello 0,6%, contro il +0,9% del secondo trimestre. Ma si tratta comunque, precisa una nota della stessa ocse, della sesta crescita trimestrale consecutiva.
Il fondo monetario internazionale, la banca d'Italia e l'istat coincidono: in Italia la ripresa è debole e sarà più lenta che negli altri paesi europei. Le previsioni di crescita del governo per il 2011 sono infatti arenate ad un modesto 1,2% , ma secondo i vari istituti sono persino ottimistiche.
Il settore delle costruzioni vale l'11% del pil italiano, ma il suo stato di salute continua a peggiorare e il 2010 rischia di diventare l'anno nero del settore. Solo nel 2009 in Lombardia hanno perso il lavoro 22mila persone. In Piemonte hanno chiuso 448 aziende. Soltanto a Palermo 200.
Nel secondo trimestre il pil dell’area ocse è cresciuto del 2,8% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Nel primo trimestre la crescita tendenziale era stata del 2,4%.
Nel 2009 il Pil italiano è diminuito del 5,1%. Lo comunica l'Istat, precisando che si tratta del dato corretto per gli effetti di calendario. La stima preliminare diffusa a febbraio dava il pil a -4,9%. Il pil non corretto per effetti di calendario si attesta a -5,0%, come reso noto il primo marzo.
Il premio nobel (1999) per l'economia robert mundell ha dichiarato, in un'intervista concessa a bloomberg tv, che "sarebbe molto difficile riuscire a salvare l'Italia".
L'Italia chiude il 2009 con un Pil in calo del 4,9% sul 2008. Si tratta del calo peggiore dal 1980, data di inizio della serie storica.
Secondo la banca d'Italia la ripresa dell’economia nel prossimo biennio sarà debole, con una forte incertezza legata all’andamento della domanda mondiale e alla debolezza del mercato del lavoro.
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