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Prenotare le vacanze on line su Booking: da giugno stop agli annunci "manipolatori"
GTRES

Gli annunci di Booking.com che propongono “l’ultima camera disponibile” sono stati definiti truffaldini dalla Commissione Europea. Cosa è successo?

Capita spesso, anche tentando di prenotare molti mesi prima della partenza delle vacanze, che su Booking la camera dei nostri sogni risulti l’ultima disponibile, la sola a prezzo scontato. L’annuncio è allora accompagnato da formule perentorie quali “ultimo rimasto!”, “Affrettati per non perdere la camera!”, “sconto valido solo per oggi!”.

Ma tutto questo, pare, non è vero: l’Unione Europea ha infatti scoperto che molti di questi annunci non sono veritieri e che le camere in questione non sono affatto le ultime disponibili. Si tratta quindi sostanzialmente di un inganno ai danni dei clienti, una pratica che secondo gli inquirenti durava da almeno un anno. È stato quindi firmato un accordo lo scorso 20 dicembre con cui il sito di prenotazioni on line si è impegnato a dare solo informazioni veritiere, almeno a partire dal 6 giugno 2020 per essere operative entro luglio, data in cui dovranno essere abbandonate le tecniche “manipolatorie”.

Ecco cosa dovrà fare Booking per riguardo ai potenziali clienti:

  • chiarire che l’”ultima offerta disponibile” si riferisce solo alla disponibilità su Booking, non in assoluto;
  • non presentare come offerta a tempo limitato un prezzo che sarà disponibile anche in seguito;
  • rendere noti i criteri dell’ordine di comparsa degli annunci in seguito alla selezione del cliente;
  • Garantire che gli sconti siano reali rispetto agli standard;
  • Permettere di visualizzare il prezzo totale;
  • Indicare chiaramente se l’host è un privato o un professionista.

 

 

 

 

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