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A Milano apre MEET il primo centro internazionale di cultura digitale del nostro Paese
Carlo Ratti Associati

Ha aperto i battenti il 31 ottobre in Piazza Oberdan a Milano "MEET" il primo centro internazionale di cultura digitale del nostro Paese. Nato da un  progetto dello studio di architettura CRA (Carlo Ratti Associati) e da un'idea di Maria Grazia Mattei, il centro si trova nello storico Spazio Oberdan, ceduto nel 2008 dalla Città Metropolitana alla Fondazione Cariplo e sottoposto a un lavoro di ristrutturazione durato ben due anni.

Con una superficie di oltre  1.500 m2 distribuiti su tre piani, l'ex palazzo Oberdan ha il suo punto nevralgico in una una curiosa e spettacolare "Scala Vivente" alta 15 metri dai colori vivaci a forma di zigzag. In un certo senso, e da qui il suo nome, questa scala si configura come una sorta di quadrato verticale, poiché intorno ad essa le persone possono sostare in una serie di interruzioni asimmetriche, arricchite da un sistema di proiezioni multimediali. Questi spazi possono essere utilizzati per conferenze, installazioni, performance artistiche. Soprattutto, incoraggiano gli incontri casuali mentre le persone navigano nell'edificio.

Al primo piano ci sono altri elementi molto interessanti. La “Immersive Room”, dotata di 15 proiettori, offre immagini 4K estremamente luminose per una proiezione continua su tre pareti a 270º. C'è anche una cineteca da 200 posti con tre diversi schermi. Uno "Studio Creativo", dedicato al montaggio audio e video e la "Gallery", composta da uno showroom. Al secondo ed ultimo piano si trovano la "Area Attrezzature" e la "Area Laboratori", rispettivamente aree lavoro e formazione.

Una riflessione su un mondo digitalizzato

Il centro MEET nasce nel febbraio 2018 dall'evoluzione della piattaforma di pensieri, idee ed eventi incentrati su innovazione e tecnologia digitale 'Meet the Media Guru', in un processo di trasformazione che è stato sostenuto dalla Fondazione Cariplo. "MEET nasce con l'obiettivo di ridurre il digital divide italiano e sostenere la consapevolezza della tecnologia come risorsa per la creatività delle persone e il benessere dell'intera società", si legge sul loro sito web.  "Con il progetto MEET si vuol indagare il significato dello spazio fisico in un mondo sempre più digitalizzato", affermano dallo studio.

E il design di MEET mira a raggiungere questo obiettivo attraverso la capacità di qualsiasi spazio di ospitare contemporaneamente attività diverse. "Qual è il ruolo dello spazio fisico in un mondo digitale? Oggi continuiamo a vivere e lavorare in isolamento indotto dalla pandemia, dove quasi tutto può essere fatto online. In questo momento, è fondamentale utilizzare l'architettura per produrre momenti fortuiti e aiutare a promuovere nuove connessioni, proprio quelle che si verificano raramente sul web ", afferma Carlo Ratti, che, oltre ad essere un partner fondatore di CRA, è direttore del Senseable City Lab del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston “Un modo per raggiungere questo obiettivo è superare qualsiasi rigida divisione delle funzioni spaziali. Quando ogni luogo può servire a più scopi, riunisce più comunità, facilitando la generazione e la circolazione di nuove idee ", conclude Ratti.

 

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