I genovesi possono vantare una delle attrazioni più intriganti di tutta la Liguria: a poca distanza dal centro di Genova si trova infatti uno dei luoghi più affascinanti, ma meno conosciuti dai turisti: si tratta del Parco delle Mura di Genova, che permette di godersi la bellezza di un’area naturale protetta attraverso numerose attività. Il Parco unisce storia e natura per offrire uno spettacolo unico nel suo genere; ecco tutto quel che serve sapere sulla zona, da come arrivarci alle cose da vedere.
Dove si trova il Parco delle Mura a Genova?
L'area naturale di Parco delle Mura si trova a pochi chilometri di distanza dal centro di Genova, immersa in un’ampia fascia collinare che circonda la città. L’intera zona fa appunto parte di un’area naturale protetta che tutela oltre 600 ettari di boschi e colline tra la Val Bisagno e la Val Polcevera, le due valli più vicine al capoluogo.
Il Parco deve il suo nome alle Mura Nuove, fortificazioni costruite nel ‘600 per proteggere Genova e il suo porto. Questo insieme di strutture immerse nella natura si alterna per l’intera fascia collinare e rappresenta una delle fortificazioni più estese d’Europa.
Come arrivare al Parco
Partendo dal centro di Genova, è possibile raggiungere il Parco delle Mura in diversi modi.
- Si può arrivare in auto, percorrendo circa 8 km: basterà seguire le indicazioni per Trensasco o prendere l’uscita dall'autostrada a Genova Est o Genova Bolzaneto.
- In alternativa, si può optare per la storica ferrovia Genova-Casella, che permette di raggiungere la zona del Parco ammirando il paesaggio circostante (tramite la fermata di “Campi”).
- C'è anche la ferrovia a cremagliera Principe-Granarolo, che arriva fino al quartiere omonimo nella parte occidentale del Parco. La salita potrebbe risultare più faticosa, ma molto suggestiva.
- Si può raggiungere il Parco attraverso la funicolare Zecca-Righi, che in pochi minuti porta dal centro di Genova (nei pressi di Via Garibaldi) alle zone più alte della città, dove inizia la risalita a piedi.
Andare ai Forti di Genova: un po' di storia
Nel percorso per il Parco si va dunque alla scoperta dei Forti genovesi. Le Mura circondano Genova dall’alto e proteggono la città da secoli (cioè dal lontano ‘600): sono un vero monumento storico che caratterizza l’intero paesaggio, un punto di incontro tra urbanistica e natura (quasi) incontaminata.
Tra le mura si alternano diverse strutture risalenti invece al XVIII e al XIX secolo: i Forti di Genova hanno protetto la città dalle aggressioni nemiche e si sviluppano lungo i crinali montuosi intorno alla città.
Questa parte della regione è chiaramente influenzata dal contrasto tra l’Appennino e il mare, con diverse valli e poche zone pianeggianti. I percorsi, praticabili ancora oggi, permettono di visitare la maggior parte di questi luoghi con itinerari particolarmente interessanti per qualsiasi turista.
Cosa vedere nel Parco delle Mura a Genova
La zona del Parco delle Mura è ricca di attrazioni e percorsi: al suo interno si possono visitare monumenti storici, fare lunghe passeggiate o organizzare piccole avventure nella natura. È un’alternativa da aggiungere alle classiche visite alla Lanterna o all’Acquario, indubbiamente tra le cose da vedere a Genova. Tra gli elementi più interessanti da vedere nel Parco delle Mura:
- I Forti e le strutture storiche del Parco (torri, conventi, ville e cascine).
- Tracciati storici come la via Postumia romana e la Via del Sale, che collegavano Genova alla Pianura Padana.
- Antichi conventi e siti archeologici.
- L’acquedotto storico della città.
- L’osservatorio astronomico.
- Il parco Avventura, anche se aperto soltanto nei weekend.
Viste le diverse opzioni, si possono organizzare itinerari diversi in base al tempo a disposizione e ai propri interessi: dalle visite ai Forti alle semplici passeggiate, dall’esplorazione di sentieri naturalistici a escursioni ad alta quota. Di seguito i più interessanti nel dettaglio.
Da Righi a Forte Begato
Dal capolinea della funicolare Zecca-Righi (a 300 metri di quota) in Mura delle Chiappe si può salire verso le mura per raggiungere Forte Castellaccio, una struttura nascosta dal bosco. Qui spicca la Torre Specola, costruita tra il 1817 e il 1820. Lungo il percorso ci si può anche fermare all’Osservatorio astronomico per ammirare le stelle di notte.
In questa zona si trovano anche diversi percorsi attrezzati per fare ginnastica nel bosco e un Parco Avventura con diversi percorsi sugli alberi per i più temerari. Proseguendo la salita lungo via del Peralto (facendo attenzione a non seguire l’indicazione per “Baracche”) si raggiunge invece Forte Sperone, situato sul punto più alto delle Mura Nuove (a 450 metri dal livello del mare).
Dopo aver visitato questa struttura imponente si può infine tornare su via del Peralto per raggiungere il Forte Begato, che offre una vista bellissima sulla città e sul mare.
L’anello del Diamante
Se il primo percorso richiede all’incirca un paio d’ore per essere completato, per questo è necessario il doppio del tempo. Si tratta del percorso più lungo (ben 9 chilometri), ma anche di quello potenzialmente più affascinante. Proseguendo il percorso sotto le mura del Forte Sperone si possono infatti raggiungere zone panoramiche mozzafiato. Lungo la strada è possibile vedere le rovine dell’antico acquedotto di Genova.
Continuando il cammino sul crinale si raggiungono Forte Puin e l’altura dove sorgevano i forti dei Due Fratelli, ma è il Forte Diamante a rubare la scena: questa struttura imponente si erge a oltre 650 metri di altezza ed è il Forte più alto del Parco. La strada verso il Forte è ricca di fascino e la strada del ritorno è immersa in boschi da sogno.
Qui si possono trovare le neviere, dei buchi nel terreno in cui si conservava il ghiaccio, e il Sentiero delle farfalle (con tanto di cartelli che spiegano come riconoscerle).
Da Sampierdarena a Forte Begato
Questo percorso rappresenta un itinerario alternativo (6 chilometri per una durata di circa 3 ore): si parte dal mare, dal quartiere di Sampierdarena, per salire verso i forti in collina. La prima tappa è il Forte Belvedere, con un percorso che sale fino a un antico convento dove è stato costruito il Forte della Crocetta. Di seguito, quasi invisibile dal sentiero, c’è il Forte Tenaglia. Continuando la salita nel bosco ci si ricongiunge al percorso che porta a Forte Diamante.
La caratteristica più particolare di questo itinerario è che il percorso passa per alcuni paesi antichi molto caratteristici: il Garbo, dove si trova il museo di storia e cultura contadina, e Fregoso, situato probabilmente su un’antica via consolare romana (la via Postumia) e noto per le sue case colorate.
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