I cantoni italiani della Svizzera ospitano alcuni dei castelli più apprezzati al mondo. Ecco dove trovare i più interessanti.
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castelli svizzera italiana
H005, CC BY-SA 3.0 Wikimedia commons

I castelli sono ancora oggi tra le attrazioni più affascinanti da vedere: luoghi ricchi di storia che permettono a chi li visita di sentirsi trasportato indietro nel tempo, tra mura fortificate e paesaggi da ricordare. Spostandosi al di fuori del territorio italiano non serve percorrere molta strada per trovarne alcuni che vale la pena scoprire. La cosiddetta Svizzera italiana (che comprende il Canton Ticino e il Grigioni italiano) ha nei suoi castelli un patrimonio culturale di assoluto prestigio, spesso teatro di festival, spettacoli e rievocazioni storiche. Ecco quali sono i castelli della Svizzera italiana più belli e tutto ciò che serve sapere per visitarli. 

Castel Grande

Impossibile non partire dalla capitale del Ticino, Bellinzona: quest’area ospita una splendida cittadella fortificata, patrimonio mondiale dell’UNESCO, che comprende tre grandi castelli medievali. La più grande delle strutture che compongono, con la murata e le mura cittadine, è la Fortezza di Bellinzona che sorge su una collina abitata da oltre 7000 anni. Situato proprio sulla collina, Castel Grande è dotato di due alte torri e di una cinta merlata che si può percorrere parzialmente a piedi.

Il suo attuale aspetto è dovuto a dei recenti restauri, ma questo complesso fortificato era davvero invalicabile: si poteva accedere soltanto in possesso di un documento con sigillo ducale. Gli edifici meridionali ospitano oggi un museo che illustra la storia della città, diverse esposizioni temporanee e un ristorante. Nella Torre Nera si può anche giocare a una divertente Escape Room dedicata al Carnevale Rabadan, storica manifestazione di Bellinzona.

castel grande bellinzona
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Il castello di Montebello

Da Castel Grande si può raggiungere facilmente il castello di Montebello, situato sul colle di fronte, a una novantina di metri sopra il livello della città. Questo è, in ordine di tempo, il secondo castello di Bellinzona e tra le cose da vedere al Canton Ticino: è costituito da un nucleo primitivo (un recinto irregolare, suddiviso all’interno da più muri), un’ampia cinta muraria con torri angolari e un profondo fossato. 

Come nel caso di Castel Grande, anche per la rocca di Montebello sono stati fondamentali i lavori di ampliamento e consolidamento svolti nel corso dei secoli. I più importanti, risalenti al XV secolo, hanno portato alla costruzione di una seconda cinta muraria con torri a pianta arrotondata. Oggi il castello ospita un museo archeologico con un interessante percorso espositivo che permette di ripercorrere la storia del maniero.  

veduta del castello di Montebello
di Tilman2007, CC BY SA 4.0 / Wikimedia Commons

Castello di Sasso Corbaro

Il terzo castello da vedere nella Svizzera italiana è sempre situato a Bellinzona ed è una tipica fortezza sforzesca, con mura essenziali che circondano il mastio e la torre di vedetta. Sasso Corbaro è l’unico dei tre castelli ad avere una data di costruzione precisa: la rocca risale infatti al 1479 e fu realizzata dall’architetto Benedetto Ferrini per completare la barriera difensiva di Bellinzona. 

Gli interventi di restauro avvenuti nei primi anni del 2000 hanno permesso di valorizzare al massimo la struttura, esaltando il paesaggio circostante e ripristinando la rete di sentieri che si immergono nella natura. Sasso Corbaro è anche un ottimo punto panoramico: si trova a 230 metri sopra la città e permette di vedere quasi fino al bacino del Lago Maggiore.

castello di sasso corbaro
By Tilman2007 - Own work, CC BY-SA 4.0 / Wikimedia Commons

Il castello di Tarasp

Spostandosi verso il Canton Grigioni, si riconosce facilmente il castello di Tarasp. Si tratta di uno dei più importanti castelli medievali della zona, che sembra proteggere le valli della Bassa Engadina dalla cima di un piccolo promontorio. Questo territorio è conosciuto per i paesaggi caratteristici e i suoi borghi pittoreschi. 

Con i suoi quasi 1000 anni di storia, il castello è una meta escursionistica particolarmente apprezzata: gli ambienti interni, caldi e opulenti ospitano numerose opere d’arte e oggetti collezionati in diversi viaggi. 

Dopo esser caduto in disgrazia, il castello Tarasp fu acquistato da un imprenditore sassone agli inizi del Novecento. Nel 2016 è passato all’attuale proprietario, l’artista engadinese Not Vital.

castello di tarasp
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Il castello di Haldenstein

Ai piedi del monte Calanda si trova l’attrazione principale di Haldenstein: uno splendido castello che offre uno spettacolo unico nel suo genere quando le rose fioriscono in primavera nel suo giardino. Costruito nel XVI secolo, è una delle attrazioni più prestigiose della regione.

Il parco è delimitato da una cinta muraria coronata da merli e può essere visitato con l’aiuto di una guida, partendo dalle mura per arrivare al giardino. La rocca di Haldenstein ospita il festival dei giardini in primavera e l’opera a castello in estate, attirando numerosi visitatori. 

il castello di Sasso Corbaro
di Tilman2007, CC BY SA 4.0 / Wikimedia Commons

Il castello di Riom

Il castello Rätia Ampla di Riom è una delle più importanti fortezze dei Grigioni ed è un’opera protetta dal Cantone e dalla Confederazione svizzera. Fu costruito intorno al 1250 come luogo di riunione e carcere, ma rimase un ammasso di ruderi fino agli anni ’70 del secolo scorso, quando fu ricostruito il tetto. 

Dal 2006 il castello di Riom è un ambito spazio culturale e ospita il primo teatro professionale della storia della cultura romancia: l’Origen Festival Cultural è il più grande evento di teatro e cultura del Grigioni. Ad attirare diversi visitatori sono le possenti mura, all’interno delle quali nidifica la più alta colonia di taccole in Europa. 

castello di riom
By Capricorn4049 - Own work, CC BY-SA 4.0 / Wikimedia Commons

Rovine del castello di Mesocco

Su un grande sperone roccioso si trovano le rovine del castello di Mesocco. Questa struttura è una delle più imponenti fortificazioni da vedere in tutta la Svizzera, non solo la parte italiana, ed è stata il centro di controllo politico per l’intera valle della Mesolcina, almeno dal XIII secolo fino al 1526.

Il castello era considerato inespugnabile: infatti non fu mai conquistato. Poco sotto le rovine si trova ancora la chiesa di S. Maria del Castello, che ospita un ciclo di affreschi tardo-romanici ancora ben conservati. 

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