Si sa, la pasticceria siciliana è un tripudio di dolcezza, maestria, tradizione e colori. Gli ingredienti con cui vengono preparati i dolci tipici siciliani sono, nella maggior parte dei casi, a km 0, di grandissima qualità e veri simboli dell'arte pasticcera sicula. Ogni provincia custodisce ricette tramandate da generazioni, arricchite da ingredienti autoctoni come mandorle, pistacchi di Bronte, agrumi profumati, ricotta fresca e miele.
L'Iris palermitano
Tra i dolci tipici siciliani più buoni e golosi, l’iris occupa un posto speciale. Si tratta di una soffice bomba di pasta lievitata, panata e fritta, che racchiude un cuore di crema, spesso di ricotta dolce, oppure di cioccolato o crema pasticcera. Creato a Palermo nei primi del ‘900 dal pasticciere Antonio Lo Verso per omaggiare l’opera “Iris” di Mascagni, l’iris si è rapidamente diffuso in tutta la Sicilia, assumendo varianti locali in base alla farcitura.
La sua preparazione, apparentemente semplice, richiede grande maestria nell’equilibrio tra impasto e ripieno. Spesso gustato come colazione energica o come spuntino di metà mattina, l’iris resta oggi un must della pasticceria siciliana, anche se lentamente si sta rischiando di perderne la versione originale fra i giovani, tanto che molti lo inseriscono tra i dolci tipici siciliani dimenticati.
Il cannolo siciliano
Il cannolo è fra i dolci tipici siciliani antichi più celebri al mondo, emblema della pasticceria dell’isola e delle sue influenze arabe e normanne. La sua cialda croccante, fritta e riempita al momento di ricotta di pecora dolce – arricchita talvolta con gocce di cioccolato o scorza d’arancia candita – rappresenta la perfezione dei dolci siciliani con la ricotta.
Originario probabilmente del cuore della Sicilia rurale, sembra sia nato durante il periodo della dominazione araba. Oggi ne esistono numerose varianti a seconda della zona: dai cannoli grandi di Piana degli Albanesi a quelli mignon di Catania. A prescindere dalla forma, resta protagonista indiscusso nelle feste, nei banchetti e tra i dolci siciliani per Pasqua e Carnevale.
La cassata siciliana
La cassata è il simbolo stesso del trionfo di sapori e colori dell’isola. Riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale (PAT), la cassata tradizionale si compone di pan di Spagna, ricotta zuccherata, pasta reale (marzapane verde) e frutta candita, con una decorazione che la rende una piccola opera d’arte barocca.
Nata come dolce pasquale che celebrava la rinascita, oggi viene consumata in ogni occasione, mantenendo un legame speciale con la primavera e le festività. Le sue origini si perdono tra leggenda e storia: si pensa che la parola “cassata” derivi dall’arabo "qashatah".
Il bianco e nero messinese
Il “bianco e nero” è un piccolo capolavoro della pasticceria di Messina, presente nelle vetrine di quasi tutte le pasticcerie della città dello stretto. Questo dolce si compone di una morbida brioche tagliata a metà e farcita con abbondante panna fresca, spolverata con cacao amaro per creare il tipico contrasto cromatico.
Una ricetta solo in apparenza semplice, che esalta materie prime locali di altissima qualità. Il bianco e nero messinese sembra rappresentare perfettamente lo spirito del luogo: appariscente ma genuino.
La frutta martorana
Si tratta di piccoli dolci siciliani a forma di frutta, una meraviglia a base di pasta di mandorle finissima modellata e colorata a mano per imitare, con incredibile realismo, frutti di ogni genere. Questa tradizione risale al Medioevo e ha origine nelle cucine del convento della Martorana di Palermo, da cui prende il nome.
La frutta martorana rappresenta l’apoteosi dei dolci siciliani con le mandorle, amatissima durante la Festa dei Morti (2 novembre) quando viene donata ai bambini come simbolo di abbondanza e rinascita. Ancora oggi sorprende per la cura artigianale di ogni dettaglio, tanto che si contende il podio tra i dolci più belli e creativi.
La sfincia di San Giuseppe
Profondamente radicata nella tradizione palermitana, la sfincia è protagonista durante la festa del 19 marzo dedicata al santo patrono dei papà. Si tratta di una pasta morbida e soffice, simile a una frittella, ricoperta da una generosa crema di ricotta zuccherata e arricchita con pezzetti di cioccolato, pistacchio e scorza d’arancia candita.
La sfincia rientra di diritto tra i dolci siciliani più golosi. Secondo la leggenda, il nome deriverebbe dall’arabo “isfang”, che significa spugna, proprio per la consistenza ariosa di questo dolcetto che un tempo veniva realizzato solo con acqua e farina, e poi arricchito di ricotta dopo il Cinquecento.
Il buccellato
Il buccellato è un grande “ciambellone” farcito, tipico della provincia di Palermo e di alcuni centri del trapanese e catanese: è tipicamente annoverato tra i dolci siciliani natalizi. Questa grande ciambella ha origini antichissime, forse romane, ed è composto da pasta morbida e un ripieno ricchissimo di fichi secchi, uva passa, mandorle, nocciole, spezie, scorza d’arancia e, talora, cioccolato.
Ogni famiglia e ogni pasticciere custodisce una variante della ricetta, simbolo della convivialità natalizia e delle feste invernali. Il buccellato, con la sua decorazione lucida e colorata, rappresenta un perfetto esempio di quei dolci antichi che si tramandano con orgoglio e che sanno di casa, di memoria e di festa.
Vivere la Sicilia tra tradizione e dolcezza
Dalle ville storiche di Palermo agli appartamenti vista mare di Catania, passando per le realtà rurali delle campagne trapanesi, la Sicilia offre un larghissimo ventaglio di possibilità di vacanza e di vita, soluzioni per ogni esigenza, anche per investimento. Se sogni di vivere tra queste eccellenze enogastronomiche e borghi ricchi di storia, dai un’occhiata ai migliori annunci immobiliari di idealista:
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