In questo periodo di incertezze la crisi del mercato immobiliare sembra essere uno dei pochi punti fermi. La diagnosi è nota: gli italiani vorrebbero anche comprare, ma mercato del lavoro e mutui rendono tutto più complicato. Anche il centro studi gabetti certifica lo stallo, con discese dei prezzi significative, ma ancora insufficienti per sbloccare la situazione
Secondo i dati del rapporto di gabetti nel primo semestre i prezzi sono in lieve flessione nelle grandi città (tra -1 e -5%), mentre più accentuati sono i cali nei centri minori fino al 10%. Per il 2012 si prevede un calo complessivo delle compravendite. È quanto emerge dai dati gabetti, professionecasa e grimaldi
Il mercato immobiliare residenziale nel primo semestre del 2012 ha risentito in modo rilevante del contesto macroeconomico generale. Tra gli elementi più significativi la difficoltà di accesso al credito, che ha creato un gap tra la richiesta di abitazioni e l'effettiva capacità di acquisto. La domanda aggregata di mutui ipotecari ha subito infatti un sensibile calo
Secondo il barometro crif Le richieste di mutui sono calate del 44% Rispetto ai primi 6 mesi del 2011. Guardando invece al periodo 2008-2011 il numero di mutui concessi dalle banche per l’acquisto di abitazioni è diminuito complessivamente di oltre il 20% rispetto al quadriennio 2004-2007 (banca d’Italia)
La domanda di abitazioni, nonostante la nuova imposizione fiscale, si mantiene però elevata, a fronte dell'aumento di nuovi nuclei familiari, oltre 320mila. Tuttavia, per le cause citate, la flessione nel numero di compravendite è diffusa in tutte le aree geografiche: il sud e il centro hanno perso rispettivamente il 20,4% e il 20% delle transazioni, mentre il nord ha subito una contrazione del 18,9%
69 Commenti:
Con il mio posto fisso (lusso ottenuto dopo anni di precariato) non mi permetterebbe di pagare una rata di mutuo anche pesante per non parlare delle spese condominiali! in pratica, bisognerebbe avere almeno uno stipendio di 2.000 Euro per potersi permettere il mutuo, le spese, il gas, la luce, e poi... ogni tanto bisognerebbe anche mangiare qualcosina! scherzi a parte, Milano sta diventando ormai una città di anziani, di ricchi e di stranieri che vivono in 10 in un appartamento. Normale che un giovane se ne vada o rinunci a comprare. Non so... ma la vedo dura, molto dura!!
Qui non è questione di ricchi e poveri è questione che non si riesce ad acquistare neanche più un trilocale per mettere su famiglia, io ho un discreto stipendio e un lavoro fisso e così anche la mia ragazza ma i prezzi delle case sono fuori dalla nostra portata sopratutto per le spese iniziali (anticipo e oneri), siamo entrambi laureati, io vengo da una famiglia modesta lei no eppure siamo lo stesso al palo con la possibilità per comprare casa. Esatto, il problema è che negli ultimi decenni il rapporto stipendio/costo della casa è diventato semplicemente assurdo!!! se consideriamo che ai giovani vengono offerti solo lavori precari, che anche gli statali - pur avendo un posto fisso - hanno stipendi che non reggono il costo della vita, e così via, allora si comprende il disastro che si sta creando in questo paese. Stipendi bassi, speculazione sull'euro, lavori precari, più il valore delle case supergonfiato: cosa succederà? che ben pochi potranno permettersi di comprare casa. Se poi aggiungiamo anche che neppure i genitori, con qualche risparmio da parte, potranno più aiutare i figli, visto il costo della vita, le spese per le medicine, visite mediche, eventuali badanti, abbiamo un quadro completo. Solo una politica di social housing vivibili (non casermoni popolari fatiscenti!) oppure di affitti a prezzi moderati, potrà salvare questo paese.
SI ok ragazzi, però capiamo una cosa una volta per tutte, non è che se in un paese uno guadagna 500 euro mese perchè il governo lo affama, allora la casa deve per forza valere una cifra che gli permette di comprarsela. Oh, costruire una casa ha un costo e quel costo in Italia non è per niente basso. Stipendi, tasse sugli stipendi, materiali, tasse sui materiali, atti di mutuo e compravendita, tasse su atto di mutuo e compravendita, tasse per gli oneri di urbanizzazione, tasse per occupazione del suolo pubblico, tasse per i bolli su ogni pagina presentata in comune, normative di ogni genere che prevedono pagamenti di parcelle di professionisti che per non fare una mazza di chiedono migliaia di euro.....ohhhhhhhh, ma qualcuno di voi un quadro economico di un'operazione immobiliare lo ha mai fatto ??? eh, mi pare proprio di no...e allora cosa parlate a fare. Se comprare un terreno mi costa 5, copstruire mi costa 10, le tasse mi costano 5, spendo in tutto 20, cosa dovrei fare...vendere a 8 (perdendoci 12 e non ho messo dentro il guadagno che normalmente dovrei avere) perchè gli stipendo permettono di comprare ad 8 ??? huè gente, ripigliamoci un pò tutti, perchè qui sembra che noi costruttori vogliamo ammazare il mercato maaaaaaaa......sveglia neeeee......noi chiudiamo al ritmo di 2 imprese al giorno...secondo voi siamo contenti ??? secondo voi non abbasseremmo i prezzi delle case come volete voi se potessimo farlo ??? andate a dirlo al governo, che per farti costruire una palazzina di 6 appartamenti da 60mq ciascuno, ti chiede minimo minimo 70.000 euro solo di oneri primari e secondari...ed io quei 70.000 cosa faccio ve li regalo ??? In Italia i materiali da costruzione costano più che nel resto del pianeta...cosa dovremmo fare, andare in fallimento per soddisfare la vostra utopistica idea di comprare case a 1000 euro/mq...non è colpa nostra, è colpa dei costi...e dei grandissimi costruttori che vi inculano a sangue e poi spariscono. Cominciate a comprare dai piccoli, e vedrete che non avrete inculate e che i vostri soldi vi faranno contenti !!!
SI ok ragazzi, però capiamo una cosa una volta per tutte, non è che se in un paese uno guadagna 500 euro mese perchè il governo lo affama, allora la casa deve per forza valere una cifra che gli permette di comprarsela. Certo, però non lamentatevi se le case vi rimangono sul gobbone! In irlanda, le case nuove le distruggono con le ruspe, perché non riescono a venderle. Ergo.....
Ah ah ah ... sinceramente nel nord est Italia mi sembra che i prezzi non siano andati giu molto anzi siano rimasti inalterati ... comunque c'è da fare distinzione da caso a caso, da venditore/costruttore a venditore/costruttore. C'è chi costruisce case senza chiedere nulla alle banche ( e da questo mi viene da pensare su come abbia fatto a trovare tutta la liquidità per farlo) e chi no .... se proprio non avete un bisogno folle di acquistare aspettate ... se qualcuno non è d'accordo mi spieghi se vale ancora la legge domanda offerta o valeva solo qualche anno fa con i prezzi in salita ...
CAro Luca, io sono uno di quelli che costruisce con i propri soldi. Vuoi sapere come si fa senza essere pre forza berlusconi ??? bene, si prendono innanzituto solo operazioni per le quali il venditore accetta la permuta ossia il pagamento della cifra pattuita, non tramite cash "soldi" ma tramite "beni" nella fattispecie appartamenti del valore pattuito. E già cosi non devi tirare fuori le spese d'acquisto. Quelle di notaio e tasse devi avercele, ma non sono molto roba fortunatamente. Stesso discorso lo puoi fare con idraulici, elettricisti, fabbri etc...etc...(sempre che l'opera sia medio grande e l'importo lavoro dei professionisti sia ovviamente consistente) quindi li pagherai con dei monolocali piuttosto che con dei soldi. In fine, cerchi di creare un rapporto di estrema fiducia con i tuoi fornitori e ti fai fare i pagamenti a 120gg, magari anche dilazionati. Ora dovrai aneh fare i prezzi delle case in maniera onestissima in modo da poterli vendere velocemente e, con gli anticipi degli appartamenti venduti, salderai i vari fornitori e simili. Ora hai capito come si fa a costruire col metodo che tu chiameresti "facile, coi soldi degli altri è facile". Il dettaglio che non tieni in considerazione è che un sistema del genere, oltre ad essere una delicatissima serie di equilibri che non possono sballarsi tra loro nemmeno di una parte infinitesimale e devono quindi lavorare perfettamente all'unisono senza il benchè minimo sbalzo, hanno l'effetto collaterale che di notte non ci dormi (perchè la fiducia delle persone è un'attimo perderla), ce l'hai intesta 24 ore su 24 e lo stress derivante ti impone di imparare ad autocontrollarti con tutte le tecniche buddhiste conosciute e non per non fare la fine di un pazzo rinchiuso in un manicomio. Ricordatevi una csoa sempre e tutti che mi dice sempre mio padre "nessuno ti regalerà mai niente. Se vuoi una cosa devi prodigarti in modo da meritartela" ed aggiungo io "non fate come anonimo che avrà 45 anni ed è ancora a casa dei suoi genitori a sfiancare quella povera madre, mentre scrive qui su idealista che lui comprerà la villa di berlusconi a 50.000 euro perchè le case scendereanno di valore del 70%...è 3 anni che lo scrive...e sono 3 anniche se la prende ampiamente nel culo"
NOn ho letto tutti i post quindi magari qualcuno ne avrà già parlato, in questo caso chiedo scusa per la ripetizione.
Se invece così non fosse, vorrei dire la mia a proposito dell'aumento indiscriminato dei prezzi delle case e non solo. Come tutti sanno I prezzi sono raddoppiati dall'avvento dell'euro e non solo quelli delle case ma di qualunque cosa. Questo grazie a quell'intelligentone di prodi che ci ha fatto entrare nella moneta unica con un cambio a 2000 lire per un euro. Questa genialata ha provocato il raddoppio di tutti i prezzi ed anche quelli delle case. Naturalmente se prima andavamo al ristorante pagando 30.000 lire a testa ed ora paghiamo 30 euro ce ne rendiamo conto ma essendo una cosa soportabile ce ne facciamo una ragione, così anche per le scarpe, i capi di abbigliamento ecc. Quando invece cominciamo a parlare di una csa che costava 250,000,000 di lire che era una bella cifra ma che chiunque avesse un buon lavoro con l'aiuto di un mutuo poteva permettersi.
Invece la stessa casa da un giorno all'altro è passata da 250 milioni a 250 mila euro cioè (mezzo miliardo di lire) è chiaro che adesso anche una coppia con due buoni stipendi fa fatica ad acquistare una casa. Però il dramma non è stato causato solo dal raddoppio dei prezzi delle case ma dal raddoppio di tutto. Prendersela con i proprietari di casa è un eresia, loro non c'entrano. È come prendersela col ristoratore perchè la cena ora costa 30 euro mentre prima costava 30.000 lire. Il poveretto vi risponderà che tutto è raddoppiato e quindi lui non poteva applicare il cambio 30 mila lire = 15 euro perchè altrimenti avrebbe dovuto chiudere il ristorante. Ora è vero che la casa non è un ristorante, ma se uno vende perchè ha necessità del denaro per impiegarlo in qualche altra cosa. Quindi se tutto costa il doppio come fa a vendere alla metà per far contenti quelli che dicon di non potersi permettere la casa perchè troppo cara. Una volta la casa non era appannaggio di molti, la maggiorparte delle persone andava in affitto o subaffitto. Io ricordo che mio nonno affittava delle stanze con bagno in comune a impiegati di banca e non a operai. Ora si tornerà all'affitto finchè le cose non cambieranno. Non è un obbligo acquistare una casa se non si hanno i soldi per farlo. E non prendetevela con le banche... che non erogano i mutui è normale nella situazione in cui siamo non concedere mutui facili. Chi lo ha fatto ha creato la famosa bolla immobiliare che ha compromesso tutto il mercato e l'economia mondiale. Ricordate i mutui facili americani leman bros. Ecc.
Corriere della Sera > Economia > Grilli, riforma del catasto in 3 anni«Valutazione degli immobili iniqua»
Molto bene stanno arrivando le mazzate ............
Corriere della sera > economia > grilli, riforma del catasto in 3 anni«Valutazione degli immobili iniqua» Molto bene stanno arrivando le mazzate EEEEEVVVVVVVAAAAAAAIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Saranno grandi mazzate per i mattonari! E non potranno nemmeno parlare di aumenti di tasse, perché saranno semplicemente "adeguamenti" ai prezzi di mercato. Poveri mattonari!
Concordo con terry, capisco i costi di costruzione ma se la media degli stipendi diminuisce (se hai un lavoro beninteso) chi le compra le case? solo una minoranza della popolazione
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